In questi ultimi anni si parla molto dell’ HLA e della sua correlazione con la malattia celiaca.
Tuttavia, quello che ho notato è che si è fatta una gran confusione in merito al reale potenziale diagnostico di questo test.
Quando si ritirano le analisi spesso ci si trova di fronte la frase “positivo per la celiachia” o “negativo per la celiachia”, come se questo test fosse un esame risolutivo.
Dalle mie ricerche su internet, non sembra affatto essere così.
Vediamo allora (molto brevemente) cosa ho trovato.
HLA è un acronimo che sta per Human Leucocyte Antigens (antigeni umani leucocitari).
Se parliamo di HLA nella celiachia, parliamo di HLA DI CLASSE II che è, in sintesi, un sistema[1] di molecole che si trovano sulla superficie di alcune cellule immuno-competenti e che "aiuta" il sistema immunitario a riconoscere ciò che dovrebbe attaccare (ad es. i virus).
Queste molecole, si comportano come "antigeni", provocando, ad es. in caso di infezione, una reazione immunologica.
A seconda della sequenza molecolare che hanno infatti, sono o meno in grado di “legarsi” con il “nemico/invasore”, O PRESUNTO TALE, così da “presentarlo” ai meccanismi difensivi del sistema immunitario.
Purtroppo, in alcuni casi, invece di legarsi ai veri nemici, si legano per errore a molecole innocue, sia esterne (glutine) sia interne (cellule del nostro stesso organismo).
Pertanto le reazioni che provocano, se sono corrette saranno immuni, se invece sono sbagliate (contro lo stesso organismo) saranno auto-immuni.
Si è tentato perciò di effettuare una mappatura di queste molecole, in modo da riconoscere l’associazione fra la loro presenza nel DNA di un soggetto e la possibilità che questi possa contrarre una o più malattie autoimmuni.
L’idea era che, trovato un gene X che regolava la reazione autoimmune tipica di una determinata malattia Y, si sarebbe potuto a priori, scoprire se quell’individuo, sin dalla sua nascita, avrebbe in seguito sofferto di quella stessa malattia Y.
Poi però si è visto che era necessario che la genetica andasse più a fondo.
Non si riusciva cioè ad identificare un determinato gene ma alcuni alleli (parti del gene), poiché spesso si legano diversamente, formando più catene (eterodimeri).
All’inizio le ricerche hanno scatenato un forte entusiasmo.
Poi però si dovuto operare un ridimensionamento.
Dalle statistiche si è potuto dimostrare solo una maggior frequenza della presenza di alcuni eterodimeri e/o alleli in alcune malattie, e non una vera e propria mappa delle malattie correlate.
Per questo si parla di PREDISPOSIZIONE GENETICA, ma si sa per certo che la predisposizione non è la malattia e la mancata predisposizione non esclude la malattia stessa.
Il rapporto cioè non è di 1:1.
Per esempio, l’artite reumatoide sarebbe maggiormente associata statisticamente (parliamo di percentuali fino al 70%) di eterodimeri DR1 e/0 DR4[2]. La spondilite anchilosante con il B27, il lupus con B8, DR3 e DRw52[3]. Ma ci sono malati di queste patologie che non hanno queste caratteristiche e soggetti perfettamente sani che le posseggono.
Questo ha suggerito un approccio molto più cauto e l’utilizzo della genetica per un’indicazione statistica e non per uno strumento per diagnosi definitive.
Per la celiachia, all’inizio si parlò del DQ2 e poi è stata scoperta anche l’associazione con il DQ8.
Questi ultimi due eterodimeri hanno la cosidetta “affinità con la gliadina”, cioè i ricercatori hanno scoperto che tendono a legarsi con essa.
Ma, chiarito che avere la predisposizione non è avere la malattia (30% della popolazione predisposta NON E’ CELIACA poiché a scatenare la malattia intervengono anche altri fattori), quello che davvero fa pensare è l’altro caso; circa il 2-5% della popolazione celiaca NON PRESENTA NESSUNO DEI DUE ALLELI[4].
Se esiste ancora una percentuale di malati che non presenta le caratteristiche genetiche scoperte, o meglio, se ci fosse anche un solo malato che non le possiede ma ha la malattia, questo suggerisce che c’e ancora molto da scoprire.
Molto interessante è un articolo del 2006 della American Society for Clinical Investigation[5] che riporta una ricerca nata da una collaborazione europea per trovare il maggior numero possibile di celiaci che non presentano nè il DQ2 nè il DQ8.
Sono stati selezionati 1008 celiaci europei e 61 di questi pazienti non presentavano nè il DQ2 nè il DQ8.
Analizzando l'HLA di classe II di questi 61 casi, 50 avevano la metà dell'eterdimero DQ2, ma non il DQ2 completo. I restanti casi nemmeno quello.
Pertanto possiamo naturalmente dedurre che i casi di celiaci che non hanno nè il DQ2 nè il DQ8 sono rari, ma ci sono. E in quei casi, può esserci un DQ2 incompleto, che però basta a scatenare, insieme agli altri fattori, la malattia
Come si legge un Esame HLA di classe II per la celiachia
Ecco uno schema.
I due enterodimeri DQ2 e DQ8 in realtà corrispondono agli alleli:
DQ2 : DQB1*0201-DQA1*0501
DQ8: DQB1*0302-DQA1*0301
Pertanto gli aplotipi tipici sono:
DRB1*03-DQB1*0201-DQA1*0501 (DR3-DQ2)
OPPURE
DRB1*04-DQB1*0302-DQA1*0301 (DR4-DQ8)
Queste due sequenze da sole, sono considerate “ad alto rischio” cioè danno già la predisposizione genetica alla malattia (DQ2 e DQ8 COMPLETI).
Tuttavia ci sono altri 2 aplotipi cosiddetti “non classici” che sono:
DRB1*07-DQB1*0202-DQA1*0201 (DR7-DQ2)
DRB1*11-DQB1*0301-DQA1*0505 (DR5-DQ7)
Si ritiene che essi da soli abbiamo un rischio molto più basso, ma se si combinano con gli alleli tipici (il primo con DQB1*0201-DQA1*0501 , il secondo solo con DQB1*0201) AUMENTINO il loro rischio, arrivando ad essere predisponenti come quelli classici poichè si ha la combinazione del DQ2 completo.
Gli altri fattori di rischio per contrarre la celiachia sono:
- Deficit di IgA
- Elevata permeabilità intestinale
- Aver contratto il Rotavirus
- Sindrome di Down
- Parentela di 1 grado con un malato di malattie autoimmuni quali:
o Tiroidite autoimmune
o Diabete autoimmune (tipo I)
o Sindrome di sjogren
o Artite reumatoide (e altre..)
In ogni caso, è fondamentale che l'esame (è un semplice prelievo di sangue) sia "tipicizzazione completa HLA di CLASSE II".Se è di classe I, l'esame ANDRA' RIFATTO. L'esame si fa negli ospedali, con la ricetta, pagando il ticket e per i risultati spesso si attende una ventina di giorni.
[1] http://it.wikipedia.org/wiki/Complesso_maggiore_di_istocompatibilit%C3%A0
[2] http://it.wikipedia.org/wiki/Artrite_reumatoide
[3] http://www.lupus-italy.org/icaro/geni.html
[4] http://www.pediatria.univ.trieste.it/didattica/biotec/ppt/2001-7/boniotto.ppt#262,6,HLA e Celiachia
[5] http://www.sciencedirect.com/science?_ob=ArticleURL&_udi=B6T3B-4816W70-2&_user=10&_rdoc=1&_fmt=&_orig=search&_sort=d&view=c&_version=1&_urlVersion=0&_userid=10&md5=09e7089ad94402bd2cdff603e9eddd46
Tuttavia, quello che ho notato è che si è fatta una gran confusione in merito al reale potenziale diagnostico di questo test.
Quando si ritirano le analisi spesso ci si trova di fronte la frase “positivo per la celiachia” o “negativo per la celiachia”, come se questo test fosse un esame risolutivo.
Dalle mie ricerche su internet, non sembra affatto essere così.
Vediamo allora (molto brevemente) cosa ho trovato.
HLA è un acronimo che sta per Human Leucocyte Antigens (antigeni umani leucocitari).
Se parliamo di HLA nella celiachia, parliamo di HLA DI CLASSE II che è, in sintesi, un sistema[1] di molecole che si trovano sulla superficie di alcune cellule immuno-competenti e che "aiuta" il sistema immunitario a riconoscere ciò che dovrebbe attaccare (ad es. i virus).
Queste molecole, si comportano come "antigeni", provocando, ad es. in caso di infezione, una reazione immunologica.
A seconda della sequenza molecolare che hanno infatti, sono o meno in grado di “legarsi” con il “nemico/invasore”, O PRESUNTO TALE, così da “presentarlo” ai meccanismi difensivi del sistema immunitario.
Purtroppo, in alcuni casi, invece di legarsi ai veri nemici, si legano per errore a molecole innocue, sia esterne (glutine) sia interne (cellule del nostro stesso organismo).
Pertanto le reazioni che provocano, se sono corrette saranno immuni, se invece sono sbagliate (contro lo stesso organismo) saranno auto-immuni.
Si è tentato perciò di effettuare una mappatura di queste molecole, in modo da riconoscere l’associazione fra la loro presenza nel DNA di un soggetto e la possibilità che questi possa contrarre una o più malattie autoimmuni.
L’idea era che, trovato un gene X che regolava la reazione autoimmune tipica di una determinata malattia Y, si sarebbe potuto a priori, scoprire se quell’individuo, sin dalla sua nascita, avrebbe in seguito sofferto di quella stessa malattia Y.
Poi però si è visto che era necessario che la genetica andasse più a fondo.
Non si riusciva cioè ad identificare un determinato gene ma alcuni alleli (parti del gene), poiché spesso si legano diversamente, formando più catene (eterodimeri).
All’inizio le ricerche hanno scatenato un forte entusiasmo.
Poi però si dovuto operare un ridimensionamento.
Dalle statistiche si è potuto dimostrare solo una maggior frequenza della presenza di alcuni eterodimeri e/o alleli in alcune malattie, e non una vera e propria mappa delle malattie correlate.
Per questo si parla di PREDISPOSIZIONE GENETICA, ma si sa per certo che la predisposizione non è la malattia e la mancata predisposizione non esclude la malattia stessa.
Il rapporto cioè non è di 1:1.
Per esempio, l’artite reumatoide sarebbe maggiormente associata statisticamente (parliamo di percentuali fino al 70%) di eterodimeri DR1 e/0 DR4[2]. La spondilite anchilosante con il B27, il lupus con B8, DR3 e DRw52[3]. Ma ci sono malati di queste patologie che non hanno queste caratteristiche e soggetti perfettamente sani che le posseggono.
Questo ha suggerito un approccio molto più cauto e l’utilizzo della genetica per un’indicazione statistica e non per uno strumento per diagnosi definitive.
Per la celiachia, all’inizio si parlò del DQ2 e poi è stata scoperta anche l’associazione con il DQ8.
Questi ultimi due eterodimeri hanno la cosidetta “affinità con la gliadina”, cioè i ricercatori hanno scoperto che tendono a legarsi con essa.
Ma, chiarito che avere la predisposizione non è avere la malattia (30% della popolazione predisposta NON E’ CELIACA poiché a scatenare la malattia intervengono anche altri fattori), quello che davvero fa pensare è l’altro caso; circa il 2-5% della popolazione celiaca NON PRESENTA NESSUNO DEI DUE ALLELI[4].
Se esiste ancora una percentuale di malati che non presenta le caratteristiche genetiche scoperte, o meglio, se ci fosse anche un solo malato che non le possiede ma ha la malattia, questo suggerisce che c’e ancora molto da scoprire.
Molto interessante è un articolo del 2006 della American Society for Clinical Investigation[5] che riporta una ricerca nata da una collaborazione europea per trovare il maggior numero possibile di celiaci che non presentano nè il DQ2 nè il DQ8.
Sono stati selezionati 1008 celiaci europei e 61 di questi pazienti non presentavano nè il DQ2 nè il DQ8.
Analizzando l'HLA di classe II di questi 61 casi, 50 avevano la metà dell'eterdimero DQ2, ma non il DQ2 completo. I restanti casi nemmeno quello.
Pertanto possiamo naturalmente dedurre che i casi di celiaci che non hanno nè il DQ2 nè il DQ8 sono rari, ma ci sono. E in quei casi, può esserci un DQ2 incompleto, che però basta a scatenare, insieme agli altri fattori, la malattia
Come si legge un Esame HLA di classe II per la celiachia
Ecco uno schema.
I due enterodimeri DQ2 e DQ8 in realtà corrispondono agli alleli:
DQ2 : DQB1*0201-DQA1*0501
DQ8: DQB1*0302-DQA1*0301
Pertanto gli aplotipi tipici sono:
DRB1*03-DQB1*0201-DQA1*0501 (DR3-DQ2)
OPPURE
DRB1*04-DQB1*0302-DQA1*0301 (DR4-DQ8)
Queste due sequenze da sole, sono considerate “ad alto rischio” cioè danno già la predisposizione genetica alla malattia (DQ2 e DQ8 COMPLETI).
Tuttavia ci sono altri 2 aplotipi cosiddetti “non classici” che sono:
DRB1*07-DQB1*0202-DQA1*0201 (DR7-DQ2)
DRB1*11-DQB1*0301-DQA1*0505 (DR5-DQ7)
Si ritiene che essi da soli abbiamo un rischio molto più basso, ma se si combinano con gli alleli tipici (il primo con DQB1*0201-DQA1*0501 , il secondo solo con DQB1*0201) AUMENTINO il loro rischio, arrivando ad essere predisponenti come quelli classici poichè si ha la combinazione del DQ2 completo.
Gli altri fattori di rischio per contrarre la celiachia sono:
- Deficit di IgA
- Elevata permeabilità intestinale
- Aver contratto il Rotavirus
- Sindrome di Down
- Parentela di 1 grado con un malato di malattie autoimmuni quali:
o Tiroidite autoimmune
o Diabete autoimmune (tipo I)
o Sindrome di sjogren
o Artite reumatoide (e altre..)
In ogni caso, è fondamentale che l'esame (è un semplice prelievo di sangue) sia "tipicizzazione completa HLA di CLASSE II".Se è di classe I, l'esame ANDRA' RIFATTO. L'esame si fa negli ospedali, con la ricetta, pagando il ticket e per i risultati spesso si attende una ventina di giorni.
[1] http://it.wikipedia.org/wiki/Complesso_maggiore_di_istocompatibilit%C3%A0
[2] http://it.wikipedia.org/wiki/Artrite_reumatoide
[3] http://www.lupus-italy.org/icaro/geni.html
[4] http://www.pediatria.univ.trieste.it/didattica/biotec/ppt/2001-7/boniotto.ppt#262,6,HLA e Celiachia
[5] http://www.sciencedirect.com/science?_ob=ArticleURL&_udi=B6T3B-4816W70-2&_user=10&_rdoc=1&_fmt=&_orig=search&_sort=d&view=c&_version=1&_urlVersion=0&_userid=10&md5=09e7089ad94402bd2cdff603e9eddd46
Il problema dell'HLA è la confusione che deriva dalla nomenclatura sierologica e quella molecolare e dal fatto che è vero che ci sono degli aplotiopi che ricorrono ma è anche vero che in alcuni casi, per ricombinazione, delle combinazioni alleliche preferenziali si possono perdere. E allora è meglio andare a vedere solo a livello molecolare. La tipizzazione HLA a bassa/alta risoluzione dei geni DRB1, DQA1 e DQB1 fa proprio questo!
RispondiEliminaSalve dott.Patrizia ho un bimbo di 18 mesi e volevo chiederle se può darmi delucidazioni sulla lettura degli esami per celiachia effettuati perché nella mia famiglia ho due sorelle celiache...antitraslutaminasi igg 0.2 ,anticorpi anti gliadina deamidata: iga <2 igg 2.7 ,antitraslutaminasi iga 0.01 ,tipizzazione genomica: DQ2 DR7-DQ7 DR11 ..grazie in anticipo aspetto con ansia la sua risposta..
EliminaLa presenza del DQ2 in quella configurazione potrebbe far pensare ad una predisposizione (anche se bassa) per la malattia. Per le analisi, senza i valori di riferimento non è facile interpretarli perché spesso i kit di analisi hanno valori diversi, ma se si riferiscono al kit standard sembrerebbero negative. Ma, ripeto, bisogna guardare ai valori di riferimento. Se sono effettivamente negative, significa che il bimbo non ha la celiachia ma solo la predisposizione bassa ma possibile.
EliminaCiao Anonimo, grazie per il commento.
RispondiEliminaIl mio punto di vista su questo argomento è che l'esame della tipicizzazione HLA per la ricerca degli aplotipi tipici della Malattia Celiaca è uno strumento che non da alcuna certezza.
Non sono un medico nè un genetista, ma è una questione evidente.
Se viene confermata la presenza degli aplotipi non vuol dire che sei celiaco, se invece non ci sono la probabilità che tu diventi celiaco è più bassa, ma non è comunque escluso.
Questo oramai lo dicono tutti i medici.
Io ho dovuto fare questo test per ben 3 volte perchè pur essendo celiaca non ho il DQ2 completo.
Alla fine mi hanno detto che l'esame non ha comunque il 100% di esclusione delle possibilità di essere celiaco se viene negativo.
E io non sono l'unica. Ho sentito di altra gente negativa al test ma celiaca;
durante la stessa intervista (il link lo riporto in uno dei miei post) a Fasano e Catassi sulla RAI, una signora parla del marito celiaco ma negativo al test genetico e Catassi deve ammettere che esistono casi rari in cui la corrispondenza genetica non risulta.
E' chiaro che deve per forza esistere una causa genetica, la malattia è ereditaria, ma forse vanno ricercate altre configurazioni genetiche.
L'altra domanda che mi pongo è: essere celiaci ma non avere nè il DQ2 o il DQ8 completi è davvero una condizione così rara?
Che dati abbiamo sulla totalità della popolazione celiaca? Quanti celiaci hanno effettuato il test genetico?
Escludere la malattia e non effettuare la gastroscopia con le biopsie, sulla base della negatività a questo test, pur avendo i sintomi tipici, è una strada che potrebbe portare ad errori diagnostici che poi pagherà solo il paziente.
Mi piacerebbe avere qualche Vostro commento/esperienza in merito a questa questione.
le tue riflessioni sono molto interessanti e a tal proposito avrei voluto iniziare degli studi di ricerca ma in Italia la cosa evidentemente non interessa più di tanto.
RispondiEliminaUna cosa importante: una volta fatto il test genetico HLA non bisogna ripeterlo. Non si tratta di andare a testare anticorpi che possono cambiare nel tempo ma di geni che non cambiano! quindi se qualcuo dice di ripetere il test genetico perchè non è completo, nel senso che non sono stati visti tutti i geni di interesse, va bene....altrimenti stanno cercando di spillarvi soldi!
ciao
Grazie mille Anonimo per il tuo intervento, sappi che questo sito è aperto alla pubblicazione di interventi e impressioni di altri soggetti, inviando una mail a Puntodivistaceliaco@gmail.com.
RispondiEliminaMi farebbe piacere arricchire il sito con interventi di professionisti, studenti o gente informata su questi argomenti.
Il test dell'HLA costava (4 anni fa) circa 900 euro alle ASL, quindi a noi cittadini.
Una parte (circa 90 euro) era anticipata dal paziente.
Come giustamente dici, rifare il test genetico è inutile, ma dobbiamo ammettere che è un bel guadagno x la struttura che lo esegue.
Me lo hanno fatto fare 3 volte per i seguenti motivi:
Il primo: un immunologo sospettava un errore essendo il DQ2 solo parziale.
Il secondo: non piaceva al reumatologo la suddivisione di come era stato presentato (eppure l'avevo capita persino io!).
In entrambi i casi ero in ospedale.
Solo la prima volta l'ho fatta da esterna.
A voi tirare le somme.
anche io sono nel pallone
RispondiEliminaho fatto l hla per sospetta celiachia e nelle osservazioni c è scritto:sono stati riscontrati 2 aplotipi che quando entrambi presenti codificanoin toto l etrodimero DQ2 in trans.Gli aplotipi presenti sono associati ad intolleranza al glutine.Sono celiaca o no?
RispondiEliminaquesto è il link di un articolo scientifico in italiano....magari può interessare.
RispondiEliminahttp://www.simel.it/articoli/articolo-1585.pdf
Per anonimo HLA positivo.
RispondiEliminaNo, non è detto che Lei sia celiaca. L'esame HLA NON DICE SE IL SOGGETTO E' CELIACO, ma solo che c'è una probabilità più alta che possa diventarlo o esserlo. Il 30% della popolazione NON CELIACA HA L'HA POSITIVO.
Si è celiaci SOLO E SOLO SE le biopsie della gastroscopia lo dimastrano.
Se non ha fatto la gastroscopia non si può sapere se lei è celiaca. Infatti l'esenzione dell'ASL si ottiene solo se ha fatto la gastroscopia con le biopsie ed è venuta positiva QUELLA, non l'hla. Ricordo sempre che ci sono celiaci confermati con la biopsia positiva che hanno l'HLA negativo (io sono un caso).
Per il lettore/lettrice che ha postato il link:
RispondiEliminahttp://www.simel.it/articoli/articolo-1585.pdf
Grazie, abbiamo bisogno di queste segnalazioni.
Interessante la parte in cui si parla delle percentuali di celiaci effettivamente diagnosticato con HLA positivo, davvero pochi.
Prenderei con le pinze (lo stesso articolo parla al condizionale) sulla percentuale di celiaci in caso negativo. Nessuno oramai parla più del 100%, ma del 93-95%.
Grazie ancora per il contributo.
si ho fatto la gastro ma non ho ancoa il risultato ma sto tanto male
RispondiEliminaMi dispiace che tu stia male.
RispondiEliminaPosso solo dirti che se il tuo problema verrà confermato essere la Malattia celiaca dalla gastro con le biopsie (effettuate in maniera corretta), con la dieta senza glutine comincerai a stare meglio già nell'arco di una settimana.
Facci sapere come va.
sempre anonima hla positiva ho pensato:e se avessi il colon irritabile?anche se ho già fatto per 2 mesi terapia con duspatal smessa da 2 mesi.sempre sotto controllo della gastroenterologa senza grandi risultati
RispondiEliminaIl colon irritabile è un sintomo, non una malattia. In poche parole non è una causa ma una sindrome. Infatti il nome completo è "sindrome del colon irritabile".
RispondiEliminaPertanto, si, potrebbe esserci anche quello, ma farebbe parte dei sintomi, quindi andrebbe comunque indentificata la causa.
Purtroppo molti medici lo mascherano da diagnosi ma non lo è.
Dire ad un paziente "Lei ha la sindrome del colon irritabile" è come dire dire ad uno che è andato da un medico per una diarrea continua "Lei ha una sindrome diarroica".
Di solito il colon irritabile (o colon spastico) è dovuto ad una disbiosi intestinale (alterazione della flora batterica) per aver mangiato o bevuto in maniera non adeguata o, in ultima analisi, per periodi particolarmente carichi di stress.
Tuttavia se il medico prescrive i fermenti lattici e una dieta ma la cura non funziona (o addirittura la situazione peggiora), occorre fare una diagnosi più accurata.
Scriverò a breve un post sulla sindrome del colon irritabile con riferimenti bibliografici, e che per 20 anni mi è stata propinata come diagnosi. In realtà ero celiaca e quello era uno dei sintomi.
Il duspatal è un antispastico e non una cura. Toglie il dolore ma non cura la causa che potrebbe essere dovuta a molte situazioni, compresa l'intolleranza al lattosio, problemi digestivi di varia natura, alcuni farmaci, ecc..
Nel colon irritabile la causa è spesso a monte del colon stesso.
Buongiorno,
RispondiEliminamia figlia di 3 anni e mezzo, a seguito di esami del sangue, è risultata positiva agli anticorpi anti transglutaminasi e anti endomisio a 44. Io e mio marito siamo invece risultati negativi. La pediatra mi ha detto che c'è un forte sospetto di celiachia per mia figlia, che dovrà essere confermata tramite biopsia. Per noi genitori ha chiesto di fare un'indagine geneti degli alleli HLA DQ2 e DQ8.
Qualcuno mi sa dire quanto costa questo tipo di indagine genetica?
Salve, il costo dipende dalle regioni.
RispondiEliminaIl costo puro dell'esame è alto, che io sappia si aggira intorno alle 900 euro e lo stato copre quasi tutto.
Pertanto il ticket è intorno al 10, 15% per il paziente.
Io nel 2005 pagai 99 euro di ticket all'ospedale Gemelli di Roma.
Si informi presso l'ospedale dove intende effettuare questa analisi.
BUONGIORNO
RispondiEliminaHO LA MIA PRIMA BAMBINA DI 7 ANNI CHE E' CELIACA CHE SOLO ALL'ETA DI 5 ANNI DOPO 10 GIORNI DI VOMITO E DIARREA CRONICA ABBIAMO SCOPERTO CHE ERA CELIACA. ADESSO POSSO DIRE CHE STA BENISSIMO.
ABBIAMO FATTO GLI ESAMI CLASSI DI CELIACHIA IO, MIO MARITO E LA SECONDA BAMBINA MA I RISULTATI SONO NEGATIVI,( POI CI HANNO DETTO CHE NON SONO ATTENDIBILI ) MA PER AVERE UN CERTEZZA SOPRATUTTO PER LA MIA SECONDA BAMBINA MI HANNO DETTO DI FARE L'ESAME HLA O HL1.
VORREI SAPERE QUANTO PU0' COSTARE E SE ALLA FINE E' UN ESAME SICURO.
GRAZIE
L'esame si chiama HLA di classe II con ricerca degli aplotipi tipici della Malattia Celiaca.
RispondiEliminaE' un esame che, se negativo, è in grado di predire con una probabilità del 90% circa che non si potrà avere in futuro la malattia.
Se è positivo NON SIGNIFICA ASSOLUTAMENTE CHE SI E' CELIACI.
Come riportato nel post http://puntodivistaceliaco.blogspot.com/2009/09/ereditarieta-della-malattia-celiaca.html
avere i geni per una malattia multifattoriale come la Celiachia non significa che la malattia si attiverà per forza. Al momento la genetica non può dircelo con certezza. Si può vivere tutta la vita con questi geni, senza che la Celiachia si attivi.
La fiducia riposta nel test dell'HLA varia da medico a medico, da gastroenterologo a gastroenterologo.
Ma per i genetisti è ovvio che, in questo senso, l'esame HLA non è un esame sicuro, nè in senso positivo, ma nemmeno in senso negativo poichè esistono celiaci diagnosticati e certificati (il 10% circa) che non hanno i geni tipici o non hanno tutti i geni, ma solo alcuni (esempio del DQ2 non completo).
Quello che si conosce oggi infatti, NON SONO I GENI DELLA CELIACHIA, MA UNA SERIE DI GENI (DQ2 o DQ8) CHE SI SUSSEGUONO IN UNA SEQUENZA PARTICOLARE (aplotipo) e che mostrano una "affinità" con la Gliadina.
Per come è fatto l'esame oggi, se il DQ2 non è completo l'esame è considerato negativo, ma il soggetto è ugualmente celiaco (come me).
Ad oggi, l'esame si effettua perchè, se positivo, il soggetto viene sottoposto ad esami periodici, avendo una probabilità più alta, rispetto a chi non ha i geni, di sviluppare la malattia. Detta probabilità si alza di circa il 37%.
Per questo motivo, l'unico esame SICURO per la diagnosi della malattia è la gastroscopia con le biopsie duodenali, fatta da un centro specialistico.
L'esame HLA è costoso, si effettua solo in alcuni ospedali e nella maggior parte delle strutture si può effettuare con la prescrizione medica e in regime di assistenza sanitaria (con il ticket). Da quello che so il ticket dovrebbe mantenersi sotto i 100 euro, ma può informarsi presso il CUP della sua regione, telefonicamente.
In poche parole, se l'HLA è positivo, NON SI METTE A DIETA SENZA GLUTINE NESSUNO.
Si aspettano semplicementi i sintomi e si fanno analisi (anemia, esami sul malassorbimento, analisi degli anticorpi sulla celiachia, ecc..).
Ci sono medici che decidono di non angosciare i pazienti con questo esame (che psicologicamente potrebbe avere un risvolto negativo, come una spada di Damocle) e fare semplicemente un emocromo completo e le analisi degli anticorpi specifici ogni anno.
Tuttavia il protocollo per la diagnosi della Celiachia (almeno per il momento) lo prevede, sia per i casi dubbi che per i parenti di primo grado di un celiaco e questo potrebbe anche servire a fare una statistica più accurata e veritiera della coerenza dei dati.
Cordiali saluti.
Buongiorno
RispondiEliminamio figlio, 4 anni e mezzo, scarsa crescita soprattutto in peso (13,5 Kg), addome globoso,transaminasi lievemente alterate, nessun altro sintomo ha fatto gli esami HLA e il risultato riporta: presenza dell'eterodimero celiaco DR5-DQ7 (aplotipo 3).
trovo spesso informazioni per il DQ2 e il DQ8 ma nulla per la mia capacità di comprensione riguardo al suo risultato. Sapreste illuminarmi? Lucia
Il DQ2 può avere 2 tipi di configurazioni.
RispondiEliminaLa configurazione classica:
DRB1*03-DQB1*0201-DQA1*0501 (DR3-DQ2)
oppure, la cosiddetta configurazione in "trans":
DRB1*11-DQB1*0301-DQA1*0505 (DR5-DQ7) + DQA1*0501
Ne esiste un'altra in "cis" per l'aplotipo DR3-DQ2, ma non è il nostro caso, quindi non ne parliamo).
L'eterodimero DR5-DQ7 (DRB1*11-DQB1*0301-DQA1*0505) DA SOLO è cosiddetto "a basso rischio", cioè senza la presenza dell'allele DQA1*0501, non completando il DQ2, viene considerato meno predisponente per la malattia celiaca.
Alcuni laboratori la considerano addirittura negativa per la predisposizione, anche se negli ultimi anni molti genetisti stanno tornando a considerarla a "rischio minore".
Tuttavia Le posso dire che anch'io ho il DR5-DQ7, senza l'allele tipico DQA1*0501, ma sono sicuramente celiaca.
Solo la gastroscopia chiarirà se Suo figlio è celiaco o meno.
Cordiali Saluti.
Patrizia.
Puntidivistaceliaco
Ciaooo ho 34anni e quando ero piccola mi hanno riscontrato che ero celiaca perche avevo sempre diarrea e non prendevo pesp cosi mi hanno messa a dieta senza gludine.poi 4anni mi hanno messa a dieta con il cibo normale perche dissero che stavo bene.ma da allora sono sorti problemi ed e fino ad ora sempre stitichezza mal di pancia dolori allucinanti alle ossa.poi feci anche nel 2004un gastro con bippsia e anno riscontrato un infiammazoone cronica dell intersizio e mi hanno detto che non era celiachia.la mia domanda ma una persona che nasce celiaca puo guarire dalla celiachia? E se faccio anche io un test sil dna possp scoprire se sono ancora celiaca e I dottori non sono stati attenti.
EliminaSalve sono una ragazza di 24 anni ho molti disturbi quali diarrea vomito bruciori di stomaco e calo ponderale ma a volte anche aumento di peso,quasi come se fosse un gonfiore che mi crea un disagio non indifferente.ho fatto 5 biopsie gastrointestinali nel quale mi dicono di avere una compatibilita' con la celiachia ma non perchè ci siano i villi atrofici,ma perchè è presente un incremento intraepiteliale di linfociti classificato come patologico e mi consigliano degli esami del sangue che io ho fatto e sono risultati negativi per celiachia ,ma l'HLA ha presentato questi risultati DQA1*0201 DQB1 *0202 DQB1*0204 e nel responso scrivono cosi:l'eterodimenro DQA1*0201 e DQB1*0202 e DQB1*0204 presentando la sola catena beta nel dimero DQ2 classicamente riconosciuto essere di suscettibilita' alla malattia celiaca (DQA1*05 DQB1*02) risulta avere un relativo effetto predisponente alla stessa.
RispondiEliminaquesto esame l'ho fatto nel 2008 ma continuo a stare male anke perkè mi dicono di mangiare normalmente. le transaminasi alt/gpt sn a 16 e le transaminasi ast/got sono a 17. mi aiuti a capire non so che fare.
Salve,
RispondiEliminal'esito delle biopsie (immagino tutte e 5 nella stessa gastroscopia) "potologico" a quanti linfociti corrispondeva?
Il limite di linfociti è di 25 suo ogni 100 cellule considerate.
Le hanno comunicato la classificazione istologica delle lesioni?
I villi non hanno sempre lo stesso grado di atrofia, per questo si esegue un'altro esame detto rapporto cripta/villo.
In ogni caso occorre valutare la classificazione delle lesioni (3a: atrofia lieve, 3b : atrofia subtotale, 3c : atrofia totale) Ci sono anche classificazioni intermedie che per semplicità non riporto, ma dovrebbero averle detto a questa classificazione hanno associato i villi o quale sia il valore del rapporto cripta/villo.
Inoltre occcorre essere certi che Lei abbia ingerito glutine con continuità per almeno 6 settimane consecutive, prima della gastroscopia.
LE TRANSAMINASI NON C'ENTRANO ASSOLUTAMENTE NULLA CON LA MALATTIA CELIACA.
L'analisi da fare è il dosaggio degli ANTICORPI ANTI-TRANSGLUTAMINASI (tTG) e non le transaminasi che hanno a che fare con il funzionamento epatico.
Dall'analisi HLA lei avrebbe una predisposizione di tipo medio-basso alla malattia, ma come spesso riporto, avere la predisposizione non significa avere la malattia, così come non avere la predisposizione non significa escluderla del tutto.
Con il solo dato HLA, quindi, non si sa molto sullo stato di salute del paziente.
Dovrebbe rivolgersi ad un centro AIC (telefonando alla segreteria AIC della sua regione) e chiedere un gastroenterologo esperto per una rilettura delle biopsie.
Le consiglio di fare le analisi del sangue corrette per la malattia celiaca, dal momento che quelle riportate non hanno alcuna attinenza con la malattia.
Cordiali saluti.
Puntodivistaceliaco.
mio figlio ha 5 anni, un grave ritardo psicomotorio (non parla, non cammina ed è molto spesso irrequieto e nervoso+++). Vorrei sapere se c'è qualche attinenza con la malattia celiachia.
RispondiEliminaInoltre, vorrei sapere cosa indicano i seguenti esami:
IMMUNOGLOBULINE Igg iGA iGM negativi
ant. transglutaminasi Iga negativo
ant. antiendomisio Iga negativo
DQ2 POSITIVO DQ8 NEGATIVO
DQB1*02 POSITIVO
DQB1*0302 NEGATIVO
DQA1*02 POSITIVO
DQA1*0301 NEGATIVO
DQA1*05 NEGATIVO
Le analisi indicano che suo figlio al momento non è celiaco ma che ha la predisposizione genetica alla malattia celiaca.
RispondiEliminaL'unico dato da accertare è se suo figlio ha un deficit totale di IgA. Si tratta di un semplice esame del sangue (che avrebbero dovuto prescrivere insieme a queste analisi) che si chiama dosaggio Immunoglobuline totali di classe A (o IgA totali).
Se da questo esame dovesse risultare che suo figli ha un deficit totale di IgA allora le analisi del sangue x la celiachia (ant. transglutaminasi Iga e ant. antiendomisio Iga), anche se negative, non sarebbero attendibili ed occorrerebbe effettuare la gastroscopia per avere la certezza che suo figlio non sia celiaco, dal momento che è predisposto alla malattia (DQ2 positivo).
Riguardo il ritardo psicomotorio, potrebbe avere molte cause (immagino che abbia fatto la risonanza magnetiche funzionale e i test valutativi che si effettuano dopo i 2,5 anni).
La celiachia può portare a ritardi della crescita (statura e peso corporeo) ma ve ne sono anche in ambito neurologico. Le condizioni patologiche associate sono l'epilessia, l'atrofia cerebellare dentato rubrica e altre sindromi cerebellari o atassiche.
(http://www.gastronet.it/scientifico/approfondimento/celiachia/cap4/default.html#1)
Occorre però una attenta valutazione da parte di un neurologo, magari con una consulenza neuropsichiatrica, perchè le analisi ed i test psicologici devono avere concordanza.
Le auguro di cuore di risolvere al più presto il problema.
Cordialmente.
Patrizia.
Puntodivistaceliaco.
salve sono una ragazza di 24 anni che ormai da circa due anni soffre di disturbi intestinali considerevoli quali:diarrea crinica,nausea,stitichezza,prurito agli arti bruciore di stomaco ecc.. ho fatto le analisi per la celiachia il risultato è il seguente:
RispondiEliminano dq2/dq8
presenza dell'allele dqa1*05 (la caratterizzazione molecolare ha evidenziato la presenza dei seguenti aplotipi: dr11-dqa1*05-dqb1*0301)
...cosa significa????...grazie e scusi il disturbo
Le analisi che le hanno fatto fare non sono le analisi per vedere se le HA la celiachia, ma solo se è geneticamente predisposta.
RispondiEliminaIl risultato è che lei ha un allele predisponente ma non l'intero aplotipo. Per quel che vale, vuol dire che lei potrebbe avere la celiachia con una probabilità minore a chi ha l'intero aplotipo dq2 (o dq8).
L'analisi però non significa CHE LEI SIA CELIACA MA NEMMENO CHE LEI NON LO E'.
Le consiglio di rivolgersi ad un gastroenterologo esperto e farsi fare le analisi degli anticorpi della celiachia ed, eventualmente, una gastroscopia. Solo così saprà se lei è davvero celiaca o no.
Buongiorno,
RispondiEliminami chiamo Silvia, mi hanno diagnosticato celiachia 3C in novembre scorso...per favore vorrei avere delucidazioni sulle mie analisi che non ho ben capito se sono DR7/DQ2 o DR5/DQ7 come combinazione...avendo i seguenti codici:
HLA - AA*
HLA - BB*
HLA - CC*
DRB1 - *
DRB1 - *
DRB3 - *
DRB3 - *
DRB4 - *
DRB4 - *
DRB5 - *
DRB5 - *
DQB1 * 02:02
DQB1 * 03:01
DQA1 * 02:01
DQA1 * 05:05
DPB1 *
DPB1 *
DPA1 *
DPA1 *
NOTE: DQ2 POSITIVA TRANS
Se fossi DR5/DQ7 è vero che il DRB1*11 è anche marcatore sclerosi multipla?
La ringrazio e la saluto cordialmente.
Silvia
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RispondiEliminaIl DQ2 è positivo in trans, significa che lei ha gli alleli tipici della celiachia non in sequenza (cis) sullo stesso cromosoma ma ha probabilmente il DQB1 * 02:02 nel cromosoma omologo.
RispondiEliminaIn poche parole, poichè i nostri cromosomi sono simili a delle X, cioè 2 sequenze di dna unite per un punto, una parte degli alleli è su una gambettta e un allele è sull'altra gambetta.
Da quello che vedo però non c'è l'allele DRB1*11, quindi immagino che non ci sia.
In ogni caso, io il DRB1*11 ce l'ho e non ho la sclerosi multipla.
Questo allele ha suscettibilità con alcune malattie autoimmuni, ma non è un marker certo per la sclerosi.
Hanno trovato associazioni e si pensa possa essere predisponente, ma si tratta di un rischio e non di una certezza, come per tutte le malattie autoimmuni che sono multifattoriali, compresa la celiachia.
Ovvero, anche se hai i geni, non è detto che la malattia si sviluppi perché il gene può rimanere lì a dormire per tutta la vita.
Ci devono essere delle cause perché un gene si attivi. E ci sono persino geni "protettivi".
Un saluto.
Grazie della sua risposta immediata e delle delucidazioni in merito...avrei un'ultima domanda in merito, dopo quello che ha scritto ed ho appena letto, qualche giorno fa ho letto su un articolo quanto segue:
RispondiEliminaLo stato DQB1*02/*02 omozigote determina il rischio più elevato di celiachia ed è stato riportato in associazione a forme più gravi con complicanze come refrattarietà alla dieta e sviluppo di linfomi. Tale condizione è presente nel 30% circa dei celiaci e nel 10% dei controlli DQ2 positivi.
E' il mio caso? Avendo DQB1*02:02 ?
Grazie,
saluti.
Silvia
Buongiorno Silvia,
RispondiEliminanon so dove abbia reperito questa informazione pertanto non so valutarne l'attendibilità.
Qualsiasi statistica deve avere dei canoni precisi perché possa essere considerata rilevante.
Da quello che so, una volta cominciata la dieta tutte le probabilità (compresa quella dei linfomi) si abbassano diventando uguali a quelle del resto della popolazione. Prima si comincia la dieta e meglio è.
Nel caso della celiachia refrattaria, si hanno valori elevati degli anticorpi tipici della celiachia e un elevato numero di linfociti intraepiteliani nonostante la dieta gf sia fatta correttamente. E' una evenienza molto rara e non c'è una correlazione certa dal punto di vista genetico con questa condizione perchè molto dipende dall'età del soggetto al momento della diagnosi.
Quindi fare i controlli di follow-up della malattia è importante, così come descritto nelle linee giuda AIC.
Pertanto gli esami ematici verranno ripetuti ad intervalli, dopo l'inizio della dieta. Qualora fossero positive si devono escludere gli errori alimentari e continuare il controllo longitudinale.
In caso di diagnosi conclamata di celiachia refrattaria normalmente si comincia una terapia cortisonica che abbassa la risposta autoimmune.
Non si preoccupi eccessivamente delle statistiche e segua il protocollo di follow-up che assicura controlli longitudinali del decorso della celiachia.
Un saluto.
Patrizia.
Buongiorno Patrizia,
RispondiEliminal'informazione che le ho riportato la può trovare scaricando un file pdf dal seguente link:
http://www.sigu.net/index.php?option=com_docman&task=cat_view&gid=46&Itemid=85
DOCUMENTO APPROVATO DA SIGU
Raccomandazioni per l’esecuzione del test HLA per la celiachia (indicazioni, modalità ed interpretazione dei risultati).
Proposta congiunta: Associazione Italiana Celiachia (AIC); Associazione Italiana Immunogenetica e Biologia dei Trapianti (AIBT); Società Italiana di Genetica Umana (SIGU)
Ho parlato adesso col laboratorio immunologico di Careggi, da quel che ho capito e spero di aver capito bene, non sono omozigote in quanto ho il DQB1 *02/*03 (DQB1*02:02 / *03:01) e non DQB1 *02/*02
Lei che ne pensa? Spero di averle fatto cosa gradita inviandole questa documentazione.
Saluti.
Silvia
Grazie mille per il documento.
RispondiEliminaE' una relazione molto importante in quanto si fa chiarezza finalmente sul rischio che hanno anche gli alleli che in passato venivano considerati a basso rischio o nullo (come nel mio caso).
Spero che queste raccomandazioni servano a cambiare le linee guida sulla diagnosi.
Il fatto di non avere gli alleli in omozigosi significa che non ha una coppia ma uno solo su una delle due gambette.
Da quel che ho capito, non essendo una conversazione alla quale ho assistito di persona, l'immunologo Le ha detto di non preoccuparsi perché non essendo omoziogota per l'allele DQB1 *02, la casistica di cui parlava (che prevedeva un aumento di probabilità di complicanze) non la riguarda.
Grazie ancora per il documento. Penso di fare un nuovo articolo proprio su questo argomento.
Un saluto.
Patrizia.
Salve Patrizia,
RispondiEliminavorrei il suo aiuto per leggere le analisi genetiche di un'amica che ha i seguenti codici:
DQB1 0201
DBQ1 0202
DQA1 -
DQA1 -
(DRB103/07)
Sbaglio o ha soltanto mezzo gene della celiachia, non il gene completo!!!
Grazie per l'aiuto.
Silvia
Buonasera Silvia.
RispondiEliminaSi, manca completamente la parte relativa al DQ e c'è solo il DR. Francamente non so dirLe se è per mancata codifica o perché non li possiede. Di solito, anche se non sono quelli ad alto rischio, i DQA1* si citano sempre per vedere l'intera configurazione.
Se non li hanno citati potre4bbe non avere un alto rischio.
La ringrazio per la risposta,
RispondiEliminanon è apparsa l'altra domanda che le avevo posto sulla genetica di mio padre:
DQB1 0201
DBQ1 0303
DQA1 0201
DQA1 0302
NOTE: presente allele DQB1 02
Che significa ce l'ha o no il gene? Non capisco...
La ringrazio nuovamente
Silvia
Patrizia ho trovato questo documento che spiega come la sola presenza della catena beta, come nel caso della mia amica, e forse di mio padre, può rendere anche se forse con minor rischio, predisposti alla celiachia:
RispondiEliminahttp://www.analisipapagni.it/index.php?id=25&user_esami_pi1%5Buid%5D=9579
Saluti.
Silvia
Bisogna chiarire una cosa.
RispondiEliminaIn passato si consideravano a rischio solo alcune "configurazioni".
Oggi alcune statistiche hanno rilevato che in realtà basta la presenza di alcuni alleli.
Il DQB1 0201 viene considerato a rischio, che è più basso se è presente da solo e più alto se è in configurazione DR3-DQ2 (DRB1*03-DQB1*0201-DQA1*0501 o DQA1*0505). Alcuni laboratori lo sottolineano, altri no.
In via teorica sia la sua amica che suo padre sono predisposti, ma con una probabilità non altissima. La presenza del DQ2 (in particolare DQA1*05) aumenterebbe la probabilità.
In ogni caso, parliamo sempre di predisposizione e non di malattia.
Come sa, ci sono celiaci che non hanno alcun allele a rischio e ci sono soggetti con allelli ad alto rischio che non sviluppano la malattia.
Cordialmente,
ciao patrizia,
RispondiEliminasono mary e ti chiedo un parere in quanto ho un bambino di 3 anni e l'anno scorso, dopo il sospetto di celiachia dovuto dall'addome gonfio, abbiamo avuto l'esito positivo delle analisi con valori molto alti, a distanza di mesi abbiamo ripetuto le analisi sempre con esito positivo, ma con valori più bassi. in seguito abbiamo fatto la biopsia e l'esito è indefinito in quanto parla di "villi moderatamente atrofici" e un pò di tempo fa abbiamo ripetuto le analisi con valori borden-line. tutto questo a dieta assolutam. libera. ora mi hanno detto di dargli alcuni alim. privi di glutine e altri liberi, solo x non sovraccaricarlo in quanto ritengono mio figlio uno dei pochi casi in cui la malattia regredisce da sola. tu cosa ne pensi? è un bene dargli questo tipo di alimentaz. o peggioro la situazione? grazie anticipatamente.
Ovviamente nemmeno un medico potrebbe dirti, con poche informazioni, cosa può accadere con certezza.
RispondiEliminaQuello che so è che in molti casi si evita di dare glutine ai bambini molto piccoli con predisposizione alla malattia celiaca perché fino ai 7 anni le loro difese immunitarie non sono complete.
Questo perché, se il bambino è predisposto, con il sistema immunitario non del tutto formato, la malattia potrebbe scatenarsi. Il tentativo che si fa è di posticipare il contatto con il glutine, in modo che la malattia rimanga latente.
Tuttavia, che io sappia, il glutine si toglie del tutto e poi si fanno tentativi di re-introduzione quando il bimbo è più grande e il sistema immunitario è più forte.
Questa pratica di abbassare semplicemente la quantità di glutine, non l'avevo mai sentita e, francamente, non ne capisco l'utilità dal momento che non è mai stato provato che la quantità di glutine scateni la malattia e i celiaci stanno malissimo anche con una briciola di pane.
Va da sè che dovresti essere certa che il bambino non sia celiaco, perché una biopsia che dice semplicemente che "i villi sono moderatamente atrofici" non significa nulla. Occorre vedere l'infiltrato linfocitario, la conta dei linfociti.
Hai pensato a sentire un altro gastroenterologo?
I villi atrofici, anche se in modo moderato, non sono normali in un bambino di 3 anni. Io direi che il sospetto di celiachia è molto alto e che il tentativo di abbassare ma non togliere del tutto il glutine è pericoloso se il bambino dovesse essere davvero celiaco.
In letteratura non esistono casi di pazienti affetti da malattia celiaca con regressione spontanea. La celiachia è una malattia autoimmune: se uno è predisposto o si scatena o rimane latente.
Esistono solo casi di diagnosi errate.
Io al posto tuo sentirei un gastroenterologo, magari di un centro pediatrico ospedaliero.
Auguri.
Patrizia.
Ciao sto leggendo quasi tutti i tuoi post per cercare di capire, la mia bimba di 14 mesi e' pallidina, magra(9kg) ed un po' atroficae non parla ma capisce e si muove normalmente , la pediatra cI ha prescritto le analisi per la celiachia e so o risultate IgA antiendomisio leggermente positivo, IgA antitransglitaminasi 0, le IgA antigrandine 20U/mL ( positivo>10) ed IgG antigrandine 1U/mL. La pediatra ci ha detto di darle da mangiare molto glutine nei prossimi mesi e di rifarle gli esami fra 4 mesi se risultassero positivi farebbe la biopsia, pero' io vorrei evitarla e pensavo al test del DNA ma mi dicevano che si faceva solo all'estero... Leggendo qui mi sembra i capire che invece si faccia anche quia che non sia indie alla malattia... Devo davvero sottoporre la mia bimba ad un esame così invasivo a qusya eta? Che dammi potrebbe avere a mangiare glutine per 4 mesi se fosse davvero celiaca? Che altri step diagnostici e' consigliato fare nel frattempo? Grazie pwr la tua dispobilita e per queto tuo blog. Barbara mamma di Noa 14 mesi.
RispondiEliminaLa tipicizzazione HLA è un esame che si fa tranquillamente anche in Italia, il problema è che non è un esame risolutivo, ma da solo un indizio, una probabilità.
RispondiEliminaPer la diagnosi della celiachia non basta.
L'unico esame certo è la gastroscopia con le biopsie.
Consulti un gastroenterologo, magari in un ospedale pediatrico.
Le saprà dire se conviene TOGLIERE il glutine fino a quando la bambina non avrà un'età giusta per fare la gastroscopia (e solo poco prima dovrà mangiare di nuovo glutine, ma nel frattempo è inutile torturarla nè farla stare male per il troppo glutine), oppure troverà altri sistemi.
Auguri.
Patrizia.
Grazie patrizia ma le IgA antigliandina positive se non celiachia che altro potrebbero essere? Al di la dei ticket pasto che mi gioverebbe fare la biopsia?
RispondiEliminaLe serivirebbe ad essere certa che Sua figlia sia effettivamente celiaca e non un caso di falso positivo. Pensi che inutile privazione mangiare senza glutine se non fosse celiaca e pensi che rischi correrebbe se lo fosse davvero.
RispondiEliminaSe vuole dare un'occhiata al significato delle analisi del sangue specifiche per la celiachia, ho scritto questo articolo:
http://puntodivistaceliaco.blogspot.com/2010/05/analisi-per-la-malattia-celiaca_03.html
Buonasera.
Patrizia.
Ho ricevuto gli esami ematici. A quel che sembra sono negativi. In questi giorni di attesa ho iniziato a leggere molto sulla celiachia. E i sintomi che mi porto dietro da anni con alti e bassi mi avvicinano alla malttia. Volevo chiederti c'è la possibilità di essere celiaci, con esami negativi?
RispondiEliminaUn saluto
Franco
Si. I miei erano negativi (ho il deficit delle IgA totali).
RispondiEliminaMa so di altri soggetti che, pur non avendo il deficit non avevano valori significativi pur essendo celiaci, magari perché non avevano assunto glutine nel periodo antecedente l'esame. Anche per questo l'unico esame che definisce la diagnosi è la gastroscopia con le biopsie preceduta da almeno 6 settimane di dieta libera (cioé con glutine).
buongiorno, ho fatto l'esame genetico per la celiachia e sono negativi per quanto riguarda i geni dq2 e dq8 però è stata riscontrata la presenza di hla-dqa1*05 hla-dqb1*0301 e hla-drb1*11. In famiglia abbiamo casi di diabete autoimmune e tiroidite autoimmune. Vorrei un suo parere: secondo lei sono predisposta alla celiachia? La ringrazio per la cordialità e le faccio i complimenti per come ha saputo trattare con semplicità un argomento così complicato.
RispondiEliminaIn passato questa configurazione dell'HLA non veniva considerata come altamente predisponente perché manca il DQA1*0501, quindi è come avere "mezzo DQ2"). Nuove ricerche e nuove statistiche però hanno considerato predisponente anche questa sequenza (che in sierologia si chiama DR5-DQ7).
RispondiEliminaIo ho la stessa sequenza e in passato mi avevano detto che non era predisponente (mi hanno fatto 3 volte l'esame), mentre qualche anno fa in un ospedale mi hanno detto che la predisposizione c'è, anche se non è particolarmente alta.
Oggi si considera predisponente anche il DQA1*0505 con il DQB1*0301, che è la sequenza genica che abbiamo io e lei.
La risposta è quindi: si, pur non avendo l'aplotipo tipico.
La ringrazio tantissimo per la celerità della sua risposta e per la delucidazione. Per avere conferma, ho letto che, sarebbe meglio effettuare una gastroscopia con biopsia (in questo modo dovrei avere la certezza di essere o meno celiaca).Il mio problema è che da 8 mesi faccio una dieta priva di glutine e quindi, in base a ciò che ho letto, anche il risultato della gastroscopia potrebbe risultare falsato. Se non chiedo troppo vorrei chiederle un consiglio. Vista la sua esperienza come mi suggerisce di comportarmi? Mi scusi se sto approfittando della sua disponibilità con questa ulteriore richiesta. La ringrazio di cuore e la saluto con affetto.
RispondiEliminaLa condivisione delle esperienze è lo spirito del Blog. Quindi non si preoccupi, sto qui per questo, perché la mia esperienza di diagnosi (piuttosto travagliata) potrebbe servire ad altri per non avere gli stessi problemi che ho avuto io.
RispondiEliminaLa gastroscopia con le biopsie duodenali è l'unica analisi che consente di effettuare la diagnosi di celiachia.
In altre parole, senza la gastroscopia non c'è alcuna diagnosi di celiachia.
L'esame dell'HLA è solo un esame indicativo ma non da alcuna risposta certa.
Con l'esclusione del glutine dalla dieta da ben 8 mesi, se Lei facesse adesso la gastroscopia è quasi certo che verrebbe negativa anche se Lei fosse celiaco/a.
Il protocollo per la diagnosi prevede una ri-esposizione al glutine per almeno 6 settimane consecutive e solo dopo si può procedere con la gastroscopia e le biopsie.
Purtroppo anche a me è successo poiché il primo gastroenterologo mi eliminò il glutine dalla dieta "per prova" prima della gastroscopia e poi ho dovuto riprendere a stare male assumendo glutine per poter essere diagnosticata.
Tuttavia mi dissero che bastavano 3 biscotti al giorno, quindi non c'è la necessità di assumere grandi quantità. Nonostante questo però, purtroppo io ripresi a stare molto male, finché finalmente non arrivò il giorno della gastroscopia e da quel giorno sono a dieta GF.
Un caro saluto.
Patrizia.
Salve, Patrizia, la ringrazio ancora tantissimo. Farò tesoro del suo consiglio e riprenderò a mangiare cibi ricchi di glutine in modo da essere certa del risultato.
RispondiEliminaNaturalmente aspetterò qualche mese perchè al momento sono in attesa e preferisco aspettare che nasca il bambino. Perchè deve sapere che prima di questa gravidanza ho avuto 4 aborti finchè il mio ginecologo mi ha consigliato, dopo aver escluso altre patologie, di fare gli esami per la celiachia. Ho fatto il test genetico, mi hanno consigliato la dieta priva di glutine dopodichè mi sono accorta di essere in attesa e per ora la gravidanza procede, quindi meglio non rischiare. Però appena nascerà il bambino cercherò di sapere con certezza se sono celiaca o meno. Il mio dubbio deriva, oltre che dalla presenza dei sintomi tipici, dalla familiarità con patologie quali il diabere (mia zia) e la tiroidite autoimmune (mia madre) e la mia poliabortività. La ringrazio ancora per la sua affabilità e gentilezza. Un grosso in bocca al lupo per il suo blog: ho navigato su diversi siti alla ricerca di una spiegazione ma solo il suo blog mi ha ispirato fiducia e mi ha consentito di scrivere chiedendole consiglio. Un caro saluto. Maria.
Gentile Maria,
RispondiEliminaLe consiglio assolutamente non di non riprendere la dieta GF se non dopo lo svezzamento del bambino.
Sono molti i casi di associazione fra aborti spontanei e celiachia non curata e, per quanto riguarda l'allattamento, nel latte materno passano gli anticorpi della madre che servono al bambino per la protezione dei primi giorni, quindi direi che ha assolutamente ragione a non rischiare.
Auguri di buone feste.
Patrizia.
Salve qualcuno mi potrebbe aiutare a capire la mia situazione? mi è stata diagnosticata una sospetta celiachia con:
RispondiEliminatransglutaminasi IGA 5,000 U/ml NEGATIVO
transglutaminasi IGG 27,000 U/ml POSITIVO
biopsia duodenale rapporto Marsh tipo 1
Poi ho fatto il test genetico con risultato:
alleli HLA : DQA1*05:05 ; DQB1*03:01 ; DRB1*11
sierologico : DQ7-DR5
-eterodimero DQ2(DQA1*02:01, DQB1*02:02)ASSENTE
-catena beta del dimero DQ2(DQB1*02) ASSENTE
-eterodimero DQ8(DQA1*03, DQB1*03:02) ASSENTE
Quindi non sono celiaca?
Vi ringrazio.
Se Lei NON era a dieta senza glutine quando ha fatto la biopsia allora potrebbe non essere celiaca. Tuttavia dovrebbe controllarsi spesso perché la celiachia potrebbe manifestarsi.
RispondiEliminaPurtroppo i dubbi ci sono, ma con un livello di Marsh 1 non si può diagnosticare la malattia.
la ringrazio per la risposta. Io NON ero a dieta quando ho fatto le analisi del sangue e la biopsia. Il test genetico l'ho fatto dopo, ma non capisco bene, dice che non sono predisposta, quindi le analisi e i dolori addominali non sono la manifestazione della celiachia come mi è stata diagnosticata? e quindi è da escludere dato il risultato negativo del test?
RispondiEliminaNo. Il test HLA in realtà non esclude la possibilità si essere celiaci. Ci sono celiaci che non hanno la predisposizione genetica. In particolare, la Sua conformazione HLA, con le nuove scoperte, dice che il rischio non è altissimo, non che non esiste. Purtroppo non tutti i laboratori sono aggiornati.
RispondiEliminaAnche io ho la stessa genetica che ha Lei eppure sono celiaca (diagnosticata con livello di Marsh 3).
All'epoca mi fecero rifare 3 volte l'esame in tre posti diversi perché credevano non fosse predisponente. In realtà non è così.
Con le analisi ematiche positive potrebbe anche essere una celiachia agli esordi. Solo il gastroenterologo, vedendo altri esami può escludere che si tratti di celiachia.
I miei migliori auguri.
Patrizia.
ciao una piccola correzione da una futura biologa :)
RispondiEliminahai scritto :" i nostri cromosomi sono simili a delle X, cioè 2 sequenze di dna unite per un punto, una parte degli alleli è su una gambettta e un allele è sull'altra gambetta."
Non è così. Noi abbiamo 23 coppie di cromosomi, metà di origine materna e metà di origine paterna. La X, quindi il singolo cromosoma, è formato si da due gambette legate in un punto ma sono identiche perchè ogni cromosoma porta legata la sua copia identica che staccherà nel processo di divisione cellulare.A portare geni diversi sono i due cromosomi che fanno parte della coppia perchè uno di derivazione materna e uno di derivazione paterna. spero di essere stata chiara :)
Si ma, vede... io non volevo spiegare la meiosi; volevo dare un'idea di cosa sia l'HLA.
RispondiEliminaNoi abbiamo due copie di ogni cromosoma.
E' vero che hanno gli stessi geni, ma hanno diverse forme alleliche.
Forse l'ho spiegato in una maniera un pò troppo semplificata, ma era solo per dare un'idea.
Lei è sicuramente una persona che sta acquisendo un linguaggio scientifico molto specifico e magari per Lei e altri questo modo di spiegare le cose potrebbe sembrare troppo generico, ma poiché non tutti studiano la genetica come me e Lei, ho cercato di rendere il discorso più condivisibile.
Auguri.
Patrizia.
Mi perdoni forse con questo link riuscirà a capire meglio : http://it.wikipedia.org/wiki/Cromosoma. Leggo che lei non è nè un medico nè un biologo ma appassionata di genetica ed è ammirevole,riuscendo a capire meglio le basi della biologia le riuscirà più semplice capire il resto. La auguro un buon anno :D
RispondiEliminaGentilissima Anonimo,
RispondiEliminaio sono dottoressa in Psicologia Sociale, laureata con 110 e lode, ricercatrice nel campo della psicologia comportamentale e mi sto specializzando in Psicologia della Devianze e Sessuologia.
Gli psicologi studiano la biologia e anche un pò di genetica, oltre alle neuroscienze. Questo perché ci sono molte patologie con complicanze neurologiche che hanno una matrice ereditaria.
Quindi, un bel pò di esami di questo tipo li facciamo anche noi.
Certo, non sono una biologa, ma nemmeno un'appassionata.
La ringrazio moltissimo per l'attenzione che sta dedicando alla questione e Le propongo di scrivere un articolo di approfondimento (con bibliografia).
Sarebbe davvero un ottimo modo per completare le informazioni fin ora divulgate.
I miei migliori auguri.
Patrizia.
Salve, non so se l'ha presa come un'offesa la mia correzione. Credevo fosse un'appassionata e volevo solo aiutarla a capire meglio, senza nessuna presunzione da parte mia. A che pro poi sbandierare il suo 110 e lode e i suoi esami di genetica? A questo punto credo sia grave scrivere un errore del genere dato il suo brillante curriculum.
RispondiEliminaGentile Anonimo,
RispondiEliminaforse Lei non ha letto la mia risposta.
Le ho chiesto di scrivere ed inviarmi un post con la precisazione del dettaglio da Lei citato, in modo da inserirlo come approfondimento nel sito.
Chiaramente con la bibliografia di riferimento.
Lei invece mi risponde con una provocazione, nonostante la mia disponibilità, che rimane tale, anche se Lei non si è nememno presentato/a (Anonimo).
Lo spirito di questo blog vuol essere solo e solamente la condivisione delle informazioni.
In questo senso, ben vengano le precisazioni, come Le ho sottolineato in precedenza.
Quindi, se Lei avesse informazioni più dettagliate me le invii e io, dopo aver verificato la bibliografia, pubblicherò il Suo intervento.
Ma trovo sterile e di nessuno aiuto agli altri una polemica di questo tipo e questo è il motivo per cui, se non avesse interesse a fornire un dettaglio di approfondimento ma solo a continuare con messaggi simili all'ultimo che ha inviato, mi vedrò costretta a non pubblicarli.
Cordialmente,
Patrizia.
salve a tutti. sono silvia. sono moltissimi anni che presento sintomi come gonfiore, emicranie, foggy mind... dopo aver girato tutti i neurologi d italia per risolvere i miei mal di testa logoranti, sono arrivata da sola alla conclusione che potesse essere il glutine, l ho tolto dalla dieta e subito mi son sentita meglio. sono quindi corsa da un gastroenterologo molto famoso nel campo che mi ha confermato "un quadro clinico riferibile a gluten sentivity", tutti gli esami ematici sono negativi, e la tipizzazione HLA non mi è chiara per nulla. è arrivato ieri l esito, ma completamente privo di qualsivoglia conclusione. l unica cosa che c'è scritto è HLA DQA1 o3 presente, o5 assente. DQB1 0302 presente, 02 assente. considerata negativa per la celiachia, ma da un esperto gluten sensitivity..cosa dovrei fare? ho scritto al professore ma non ha ancora risposto. io sono a dieta...rimarrò sempre a dieta?
EliminaAvere l'HLA non particolarmente predisponente per la malattia celiaca non significa in alcun modo che non ci si può ammalare di celiachia, così come avere determinati alleli predisponenti non significa essere celiaci.
RispondiEliminaAl momento l'HLA è un esame indicativo.
Esistono casi in cui (io ne sono un esempio), pur non avendo il prototipo tipico, si è comunque celiaci. La tipicizzazione dell'HLA da un'indicazione sulla PROBABILITA'.
In ogni caso in quello che ha scritto nell'esame sembra che Lei abbia quantomeno "mezzo" DQ8, ma mancano alcune informazioni (il DQA1*0301 è presente?) perché l'esame sembra essere stato fatto "di classe I" e non "di classe II".
Non è chiaro se lei prima di mettersi a dieta senza glutine abbia fatto anche la gastroscopia. Se l'avesse fatta (ripeto, prima della dieta) e il risultato fosse negativo per la celiachia allora Lei non sarebbe celiaca.
Se invece non l'ha mai fatta, non può esserne certa.
Cordialmente,
Patrizia.
Ciao Patrizia, finalmente oggi dopo un mese dal prelievo ho rittirato i risultati delle analisi genetiche che ti riporto.
Eliminaé scritto così:
Risultato HLA DQA1*01
HLA DQA1*05 DQB1*0301
DRB1*11
ASSENZA HLA DQ2 E HLADQ8
Quindi ne deduco che il risultato è negativo...in questo caso il gastroenterologo AIC mi aveva detto che la celichia la potevo escludere in quanto celiaci si nasce...ma io che continuando a fare dieta libera continuo ad avere malesseri diffusi non tanto gastroenterologici che sembrano attenuati, quanto stanchezza, denti con smalto rovinato, dolori articolari e muscolari, unghie rigatissime e prurito a gomiti e ginocchia, cefalea e insonnia...il tutto è aplificato quando eccedo con il glutine e si attenua quando lo riduco..diciamo che in attesa di questa gastroscopia mi sto mantenendo su livelli tali da non stare malissimo ma nello stesso tempo avere ( si spera)un risulato con la gastro.
dunque il gastroenterologo AIC ha chiuso la cosa come colon irritabile e per lui la gastro è da escludere..ma io voglio farla comunque anche perchè avevo comunque i folati un pò più bassi del range minimo..quindi devo andare dal medico di base a farmi prescrivere la gastro e con che dicitura? ti ringrazio per la risposta he spero sia rapida in modo da volare dal medico...Grazie
Celia75 la veterinaria
Se vuoi fare la gastroscopia lo stesso devi fare una gastroscopia con biopsie per sospetta celiachia.
RispondiEliminaIn questo modo richiedi al patologo che valuterà le biopsie un certo tipo di analisi in modo da avere la classificazione di Marsh-Oberhuber ed avere così la certezza sull'esclusione della malattia oppure la diagnosi. Devi assicurarti che nel referto ci sia la classificazione.
Quando i laboratori che effettuano l'esame HLA scrivono "assenza di DQ2 e DQ8" significa che non hanno trovato gli eterodimeri completi, ma come sai ci sono persone che hanno lo stesso la celiachia anche con mezzo eterodimero (come me). Purtroppo non tutti lo sanno e, comunque, il protocollo non prende in considerazione questi casi perché ritenuti statisticamente non rilevanti.
A presto.
Patrizia.
DQB1*0201/DQA1*0501
RispondiEliminaDQB1*302/DQA1*301
DQB1+0202/DQA1*0201+DQB1*0301/DQA1*0505
MIA figlia di 9 anni pesa circa 45 Kg e per delle Iga basse abbiamo fattoil test della celiachia
non so se sia predisposta alla celiachia e/o se è gia celiaca
grazie risposta
ma67
Dai dati che ha fornito la predisposizione risulta esserci per il DQ2 (DQB1*0201/DQA1*0501).
RispondiEliminaCome sa, questo non significa che sia celiaca, ma che ha la predisposizione genetica.
Per la diagnosi occorre effettuare la gastroscopia con le biopsie mentre la bambina è ancora a dieta libera, cioé assume ancora glutine.
Cordialmente.
Patrizia.
Buongiorno,
RispondiEliminasono il padre di un bimbo di un mese il cui sangue cordonale è stato sottoposto a esami genetici.
Il risultato dell'esame genetico relativo alla Celiachia è il seguente:
HLA DQA1*0501 Positivo
HLA DQB1*0201 Negativo
HLA DRB1*04 Negativo
L'esame condotto è di calsse I o II?
E' possibile dedurre un'alta probabilità di contrarre la malattia o no?
Le informazioni sono sufficienti o è opportuno approfondire le analisi geentiche?
Grazie,
Christian
Salve Cristian,
RispondiEliminaL'esame è stato condotto di classe II, solo che hanno invertito la logica del test. Cioé invece di rilevare l'HLA si è cercata solo la presenza/assenza degli alleli predisponenti principali.
E' una logica adottata da molti laboratori.
La presenza del DQA1*0501 fa pensare ad una predisposizione, anche se manca il DQB1*0201.
Come sa, questo non significa in alcun modo che suo figlio sia celiaco nè che lo diventerà in futuro.
Ha solo più probabilità di diventarlo rispetto a chi non ha una genetica predisponente.
Cordialmente,
Patrizia.
Puntodivistaceliaco.
Salve,
RispondiEliminaho 41 anni e dopo aver avuto una gastroenterite,con forti dolori allo stomaco, per 2 mesi, con una perdita di peso di 8 chili,uno stato di ansia molto forte, ho fatto gli esami, che riscontravano una positività soltanto alla classe IgG anticorpi antitransglutaminasi, il resto Ema, Aga, era negativo.
visto che non se ne veniva a capo, lo ammetto di mia iniziativa ho smesso di assumere glutine, dopo una settimana stavo molto meglio, anche i sintomi ansiosi sono scomparsi. Dopo un anno il mio medico mi ha consigliato di riassumere glutine, e io ho preferito fare una visita gastroenterologica, per essere seguita.
In visita mi hanno consigliato di assumere piccole quantità di glutine e di eseguire poi una gastroscopia e degli esami ematici.i primi giorni ho avuto qualche problema intestinale e tanto gas nella pancia , successivamente mi è rimasto sempre aria nella pancia, e dolori di stomaco. La gastroscopia eseguita dopo 2 mesi e mezzo, ha rilevato "una mucosa antrale iperemica con minute erosioni(3mm) con segni di sanguinamento...In seconda porzione duodenale la mucosa appare pallida con plicatura ridotta". i prelievi istologici sono risultati normali.
Gli esami del sangue sono tutti negativi (EMA Aga Antitransglutaminasi) la ricerca dei polimorfismi ha dato questo risultato:
DQA1 0201 presente
DqA1 03 assente
DQA1 05 presente
DQB1 02 assente
DQB1 0302 assente.
Mi scusi se mi sono allungata così tanto, ma secondo lei il mio caso è una chiara negatività alla celiachia oppure no?
adesso che ho concluso tutti gli esami, ho rallentato di molto l'assunzione di glutine, e devo dire stò meglio, il dolore allo stomaco va meglio.
La ringrazio molto,
Tamara
Temo di no.
RispondiEliminaLe è successa la stessa cosa che accadde a me alla prima gastroscopia.
Manca la cosa più importante.
La conta dei linfociti intraepiteliali e la relativa classificazione di Marsh-Oberhuber. Senza di quella non c'è diagnosi nè di celiachia, nè la si può eslcudere.
Anche se la classificazione portasse alla classe 1 o 0 si deve fare lo stesso.
L'esame non era specifico per la celiachia in quanto non ha seguito le linee guida dell'AIC.
Le biopsie vanno effettuate nella seconda e nella terza porzione duodenale, con conta dei linfociti, valore del rapporto cripta/villo e classificazione Marsh-Oberhuber.
Provi a chiedere al patologo se può effettuare l'esame in maniera specifica sulle stesse biopsie (per legge devono essere conservate).
In bocca al lupo.
Patrizia.
Puntodivistaceliaco.
mi scusi non ho specificato l'esame istologico:" mucosa del piccolo intestino con profilo villare e rapporto villi: cripte nella norma. La quota dei linfociti T (CD3+) intraepiteliali è nella norma, pari a 1-2 IELs per 10 ECs."
RispondiEliminaHanno prelevato solo un campione nel piccolo intestino e 2 nella mucosa gastrica.
la ringrazio
la saluto cordialmente.
Tamara
Allora l'esame è stato fatto.
RispondiEliminaCerto un campione solo non è esattamente quello che prescrivono le linee guida.
Potrebbe sentire un altro gastroenterologo, giusto per essere certa che il referto sia sufficiente, ma a quanto pare è emersa solo una forte gastrite per la quale immagino abbia già fatto una cura.
Cordialmente,
Patrizia
Puntodivistaceliaco
Buonasera, potrei avere delle delucidazioni sui risultati degli esami HLA II -Aplotipi DQ2/Dq8 di mia figlia di 7 anni? ALLELE HLA DQA1*05 ASSENTE
RispondiEliminaALLELE HLA DQB1*02 ASSENTE
ALLELE HLA DQB1*0302 ASSENTE
APLOTIPO HLA NESSUN ALLELE O APLOTIPO DI PREDISPOSIZIONE
COMMENTO: SOGGETTO NON PREDISPOSTO ALLA CELIACHIA.
Poichè sto leggendo dalle vostre risposte che non sono attendibili, vorrei sapere se è necessario che faccia altre indagini!
La bambina presenta un accrescimento lento ecco perchè stiamo facendo delle indagini.
Grazie mille per l'attenzione, saluti.
L'esame sta a significare che la percentuale di ammalarsi di celiachia è bassissima, quasi nulla.
RispondiEliminaIn questo l'esame è attendibile, nel senso però che non esprime una diagnosi, ma una percentuale di probabilità di ammalarsi di questa malattia.
Molto importanti sono però anche i sintomi.
Se l'unico sintomo è l'accrescimento lento, effettivamente le possibilità che la bambina sia celiaca sono ancora più basse e quindi occorre percorrere altre vie per capirne la causa. Intanto, verificare se esiste un malassorbimento (con esami delle urine e del sangue).
Sono certa che il pediatra saprà indicarvi la via più corretta per le verifiche da effettuare.
Cordialmente.
Patrizia.
Grazie mille per la risposta immediata, è stata gentilissima. Ormai sono anni che indaghiamo, la bambina fin dalla nascina ha un accrescimento lento e costante è sempre stata sul 10/25° percentile e parlando con il dr. Malamisura esperto in celiachia dopo aver letto gli esami HLA di mia figlia, ha detto che si trattava soltanto di una bambina small, che voleva crescere così.Adesso che io sto leggendo dal suo blog che qst esame nn esclude definitivamente la possibilità di diventare celiaca mi sto nuovamente preoccupando! Le analisi del sangue e delle urine sono state fatte molteplice volte, esce che è tutto a posto. Vorrei soltanto sapere se devo ripetere i test degli anticorpi e se è necessaria una gastroscopia proprio per escludere la possibilità che sia celiaca. Grazie ancora!
RispondiEliminaMio figlio di quasi 4 anni ha come risultati genetici
RispondiEliminaDRB1: 07, 14 e DQB1: 03,05.
Mi e' stato spiegato che il primo e' legato alla celiachia pur lui non essendo celiaco e il secondo e' collegato alla produzione di oppioidi ovvero trasforma glutine e caseina nell'intestino in oppioidi (cosa grave se l'intestino è permeabile come lo è/era il suo, stiamo facendo la cura, dal momento che tali sostanze passando nel circolo sanguigno quando arrivano alla membrana cerebrale fanno un bel casino dando seri problemi a livello cognitivo-relazionale...)
La mia domanda è (dal momento che deve fare una dieta priva di glutine per i suddetti motivi per un'altro anno minimo mentre ci assicuriamo di aver rimesso a posto l'intestino) avendo solo una parte del gene della celiachia possiamo comunque, sulle basi di quanto detto, avere gli alimenti per celiaci gratuitamente? Lo chiedo soprattutto perche' siamo in una bruttissima situazione economica e mentre noi mangiamo col cibo della caritas, mio figlio, oltre al riso, vorremmo farlo mangiare bene.
Immagino sia un tentativo di un neuropsichiatra o neuropsicologo perché solitamente non si comincia una dieta senza glutine avendo fatto solo i test genetici, per lo più per un anno solo.
RispondiEliminaLa questione degli oppiodi era stata valutata in base all'associazione della malattia celiaca con l'autismo, la sindrome di Down e/o patologie neurocognitive, ma non mi risultano test che abbiano messo in relazione stretta il glutine con queste patologie al punto da avere una esenzione per i cibi senza glutine.
L'esenzione per patologia dei prodotti senza glutine (che io sappia) avviene per la celiachia e la celiachia della pelle (o malattia di Duhring).
Tuttavia, potrebbe provare a chiedere se il neuropsichiatra può prescriverli attraverso una ricetta come se fossero un farmaco. Non so se si può fare perché è un caso molto particolare, ma potrebbe provare a chiederlo. In quel caso pagherebbe solo il ticket.
L'alternativa è mettersi d'accordo con le farmacie della Sua zona e chiedere se ci sono celiaci con l'esenzione che non usano tutto il ticket, in modo da lasciare una parte per il Suo bambino.
Le auguro di cuore di risolvere.
Patrizia
Puntodivistaceliaco.
Il bambino segue il protocollo Montinari...non so se ha presente. Chiedero' alla sua neuropsichiatra se puo' fare un discorso del genere, grazie mille.
RispondiEliminaBuona sera,
RispondiEliminaè la prima volta che scrivo e volevo,se possibile,un consiglio. Dopo l'ultima gravidanza ho cominciato a stare molto male,ora non stò a scrivere tutto quello che è successo,comunque è arrivata la prima diagnosi di spontilite anchilosante. Ora stiamo cercando di capire cosa c'è invece all'intestino,c'è chi mi parla di celiachia. La gastroscopia dice che c'è una lesione di II grado della scala marsch,però bisogna considerare che avevo già fatto tre flebo di INFLIXIMAB,per la spondilite,e che molto probabilmente questo mi ha fatto ricrescere i villi intestinali qual'ora fossero appiattiti. Le IGg sono bord-line e oggi ho avuto il risultato delle HLA che non so interpretare. Signora Patrizia,potrebbe aiutarmi perfavore a capirci qualcosa?
DRB1*11,*13
DQB1*03,*06
DQA1*01,*05
Assenza degli alleli HLA DQB1*02 e DQB1*03:02 a rischio di celiachia.
Da ignorante chiedo,se c'è scritto assenza degli alleli,poi perchè scrivono a rischio di celiachia?
La ringrazio,e mi auguro di cuore che possa aiutarmi nell'attesa di andare dall'immunologa.
Maria
Le malattie autoimmuni hanno una predisposizione genetica.
RispondiEliminaAnche la celiachia, essendo una malattia autoimmune, come la spondilite, ha una predisposizione e degli alleli predisponenti e sono quelli che a Lei mancano.
Normalmente l'esame genetico non va fatto così, ma più approfondito, cioé si richiede la tipicizzazione HLA di classe II. Infatti ci sono degli alleli predisponenti con una percentuale minore (meno possibilità di diventare celiaci, ma non impossibile).
L'esame, per come è stato fatto a Lei, non dice molto. Dice solo che non ha gli alleli più comuni.
Non conosco l'azione dell'INFLIXIMAB con la celiachia, ma temo che finché sarà sotto gli effetti della terapia per la spondilite, gli esami per la celiachia potrebbero risultare falsamente negativi.
Se poi, oltre a questo farmaco, ha assunto anche dei cortisonici, le analisi per la celiachia sono quasi sicuramente falsate.
Avevo un'amica con LES e AR e l'immunologa che l'aveva in cura, quando vide le analisi ematiche borderline e i sintomi tipici della celiachia, la mise a dieta senza glutine anche se i parametri non portavano al 100% alla diagnosi di celiachia.
Questo perché con la terapia che faceva non poteva avere una situazione "da manuale". Inoltre le malattie autoimmuni che già aveva aumentavano la percentuale che si trattasse effettivamente di celiachia.
Si ricordi però che la diagnosi definitiva di celiachia la pone il gastroenterologo e non l'immunologo.
Ci faccia sapere.
Buona sera,
Eliminaintanto la ringrazio di cuore per la risposta!!!! L'infliximab non viene dato solo ai malati reumatici,ma anche ai malati di celiachia(da quello che mi hanno spiegato),i cui danni intestinali non riescono a ripristinarsi solo con la dieta senza glutine,solo che in quei casi ne bastano 4 0 5 di flebo,nel mio dovrò farle,molto probabilmente,per sempre. E questo mi fà capire che non potrò mai fare degli esami ematici limpidi per la celiachia,e non solo, anche la gastroscopia da quello che ho capito,nasconderebbe un'eventuale celiachia.
Se non le dispiace,le copio l'esito della gastro
Bulbo e seconda porzione duodenale con aspetto ipotrofico. Eseguito prelievo bioptico nel sospetto di celiachia in D II.
Frammenti di mucosa duodenale mal orientati. Si osserva iperplasia delle cripte ghiandolari,in assenza di atrofia dei villi (rapporto villo/cripta pari circa a 2:1); ed aumentato numero dei linfociti intraepiteliali (grado II di Marsch)
I sintomi,oltre ai dolori che riguardano la spondilite,sono identici a quelli dei celiaci:
emicranie,alvo alterno,coliche addominali,2 aborti,rumori in pancia,pancia gonfia,astenia terrificante,negli esami del sangue si denota un'anemia,con una malnutrizione che non dipende dalla mia alimentazione,ecc....
Ho cominciato la dieta senza glutine 4 settimane fà,e da 2 settimane comincio a stare molto meglio,ha tanta forza in più,non vorrei illudermi,ma per ora è così,non so se è una coincidenza!! Prima mi prendevano tipo attacchi di allergia e riuscivo a dormire solo prendendo il rinogut,ora,non lo uso più da 2 settimane!!
Oggi sono stata dall'immunologa che mi ha messo dei cerotti sulla schiena per valutare la mia dermatite. Quando ha visto gli esami,mi ha detto anche lei che con l'infliximab e il cortisone,preso fino a 4 giorni prima del prelievo, non è facile valutare,ma per lei non essendoci l'hla,non sono celiaca, ma al massimo gluten sensitivity.
Il 31 vedrò il gastrenterologo,il quale invece, quando gli ho mandato l'e-mail con il risultato della colonscopia e della gastroscopia, mi ha parlato di celiachia!!
E io invece,dopo 3 anni di confusione,sofferenze e dubbi,non ci capisco più nulla.
Mi scuso per essermi dilungata un po',ma ci tenevo a spiegarle un po' meglio,perchè mi interessa davvero un suo parere,mi auguro che possa rispondermi,intanto le auguro una buona serata.
Maria
Nel protocollo della terapia l''INFLIXIMAB non c'è. Forse viene usato da alcuni reumatologi per la celiachia refrattaria (rara celiachia non responsiva alla dieta), ma la ringrazio per avermelo segnalato.
RispondiEliminaIl problema è che Lei è un caso bordeline. Già con la classificazione 3a si arriva direttamente alla diagnosi; è contemplato nelle linee guida. Al di sotto, la diagnosi, secondo le linee guida, non dovrebbe essere posta.
Ma è chiaro che le linee guida sono questo non altro. Non contemplano tutte le casistiche possibili (tra l'altro.. le porzioni da analizzare per la celiachia sono la II ma anche la III).
Purtroppo in questi casi è tutto nelle mani del gastroenterologo. Se lui considera i sintomi, i segni (analisi ematiche dell'emocromo per l'anemia, le analisi delle urine per il contenuto di minerali che non vengono assorbiti, piuttosto che altri segni) più la situazione del farmaco assunto, allora potrebbe diagnosticare una celiachia a prescindere dalle linee guida (che, ripeto, non sono il vangelo).
La bravura dei medici sta proprio in questo. Nel riassemblare una situazione, cercando la correlazione di sintomi e segni con le caratteristiche di una patologia.
Dico "purtroppo" perché da una parte la specializzazione medica sopperisce a un limite umano (l'onniscienza <- dai medici non possiamo nè dobbiamo attendercela); dall'altra però porta molti professionisti, anche bravissimi, a considerare il singolo aspetto e non la condizione globale.
Vediamo cosa ne pensa il Suo gastroenterologo.
Tenga duro.
Patrizia
Puntodivistaceliaco
Buona sera Patrizia,sono Maria,la ragazze delle ultime e-mail pubblicate.
EliminaLe scrivo per dirle che sono stata oggi dal gastroenterologo,il quale mi ha detto che secondo lui si tratta di celiachia o di gluten sensitivity. Ma che lui non può certificarlo perchè manca l'atrofia dei villi. Mi ha consigliato di andare da uno specialista in celiachia che lavora in un presidio ospedaliero,
dice che questi dottori potrebbero,se vogliono,fare questo tipo di certificazione,e che anche alcuni tipi di gluten sensitivity danno diritto ai buoni per la celiachia. Le risulta tutto questo? Io sapevo che con la gluten sensitivity non davano un bel niente!!
Poi mi ha detto di ripetere l'HLA perchè l'altro non era completo (come anche lei mi aveva detto),poi nella gastroscopia manca il numero dei linfociti,ma devo rifarla? Non mi ha detto di rifarla!! SONO LEGGERMENTE CONFUSA!! Al ritorno da Roma,nella cassetta della posta ho trovato il risultato inviatomi dall'asl di un altro esame,glielo scrivo:
HLA B tip.Genomica B*07
Ha idea di cosa significhi?
La ringrazio di cuore,spero mi possa rispondere appena può!!
Maria
Temo per la risposta che Le ha dato il gastroenterologo.
RispondiEliminaVede, nel sistema sanitario nazionale italiano non si danno certificazioni ed esenzioni per sindromi non riconosciute.
La GS (Gluten Sesitivity) è una sindrome non riconosciuta. La stanno studiando, ma o si è celiaci o il riconoscimento dell'asl non avviene.
La verità è che un medico ospedaliero vede molti più casi di celiachia e riesce a discriminarli, a fare una diagnosi anche se tutti i sintomi non sono palesi (cosa che succede nei casi borderline).
Per i linfociti.. qui io ho molta gente che mi scrive. Mi pare che lei aveva 30 LIE su 100 è così?
Se è Lei che aveva 30 linfociti, allora la conta è stata fatta.
L'HLA è da rifare con la richiesta di "richiesta ricerca degli alleli predisponenti per la celiachia con HLA DI CLASSE II".
Francamente scrivere genomica B*07 non è chiara per me ma nemmeno per il gastroenterologo.
Lo so che è demoralizzata, ma mi creda, ci sono passata e mi sembrava che tutti si fossero coalizzati per non farmi arrivare ad una diagnosi certa.
Si arrabbi.
Si arrabbi con il laboratorio che non ha scritto se ha gli alleli predisponenti, con il gastroenterologo, che non vuole prendersi la responsabilità di fare una diagnosi scritta nè una terapia.
Si arrabbi perché è Lei la parte lesa e Le stanno negando un diritto, quello di essere diagnosticata e curata adeguatamente.
I medici sono abituati ai pazienti che vanno via quando non sono soddisfatti o quando loro sbagliano.
Si ricordi però che sono iscritti ad un albo senza il quale non possono più esercitare e se prendono in giro i pazienti ne rispondono in prima persona.
Non esiste nessuna esenzione per la Gluten Sensitivity. Un gastroenterologo non può dire "vada da un collega" perché non vuole prendersi la responsabilità di una diagnosi che è borderline. Deve decidere. O è celiaca o non lo è.
Guardi che quello che le ha detto è gravissimo per un professionista. Non fare una diagnosi per non sbagliare dicendo ad un paziente che esiste una certificazione inesistente, mi creda, sono basita.
Mi contatti privatamente su puntodivistacelia@gmail.com. Le indicherò i centri ospedalieri del Lazio che "esperti" di celiachia.
Sono la mamma di un bimbo di 7 anni che, circa 8 mesi fa, emise qualche volta delle feci che galleggiavano. Allarmata lo segnalai al pediatra e, successivamente ad un gastroeneterologo, il quale mi prescrisse il test genetico per la celiachia, che risultò altamente positivo. Il pediatria mi fece subito abolire tutti gli alimenti contenenti glutine. A distanza di 6 mesi ho consultato un altro specialista, il quale mi consigliato la gastroscopia con prelievo bioptico previa reintroduzione del glutine per 6 settimane.
RispondiEliminaLa domanda è: se l'esame bioptico dovesse dare esito negativo alla celiachia, come devo continuare ad alimentare mio figlio vista la predisposizione?. Posso ritornnare ad una normale alimentazione con glutine, continuo a eliminare il glutine ..oppure una dieta mista ?.
Grazie per la comprensione. Esprimo sin d'ora la mia grande riconoscenza se mi fatete dono di una risposta veloce e ..liberante,
Giulia mamma in crisi..
Con il test genetico la predisposizione non basta per mettere a dieta il bambino.
RispondiEliminaLa gastroscopia, se fatta bene, indicherà se la malattia si è scatenata o no.
La prevenzione che si fa normalmente eliminando il glutine nei bimbi predisposti di solito avviene durante le fasi dello svezzamento, perché è un periodo in cui il sistema immunitario deve "lavorare" da solo, venendo a mancare la parte degli anticorpi materni che normalmente viene apportata con il latte materno.
Ma in bambini più grandi, se non sono celiaci, non si fa a meno di condizioni borderline che il gastroenterologo vuole tenere sotto controllo.
Attenda l'esito della gastroscopia e soprattutto chieda al gastroenterologo bene cosa fare. Sia in caso di celiachia conclamata, sia se la malattia non si è scatenata.
Cordialmente.
Buongiorno e grazie davvero !.
RispondiEliminaLa Sua risposta è stata liberante, non solo per il presente, ma anche per l'esperienza negativa vissuta e per il futuro. Non saprei come definire chi, con leggerezza, ignoranza o..malafede (?) mette a dieta senza glutine un bambino di 7 anni ..sine die, solo perchè predisposto alla celiachia, ritardando così una diagnosi corretta che permette di fare le scelte giuste.
Mi sono informata anche sui tanti motivi che possono rendere le feci galleggianti, scoprendo che vi sono ben 18 cause. La riposta che mi è stata data però è :"..tolga il glutine" !.
Grazie ancora da Giulia e soprattutto da Marco di 7 anni
Buonasera, oggi pomeriggio ho ricevuto l' esito delle analisi di mio figlio di 22 mesi, premetto che gli anticorpi anti Ttransglutaminasi IgA specifiche sono di 0,10 (quindi negativo) e gli anticorpi anti Gliadina Deamidata (ricerca anticorpi IgG) sono di 0,30 (negativi). Questo dovrebbe significare che non è celiaco, giusto?
RispondiEliminaPer quanto riguarda gli alleli testati sono: DQA1*5, DQA1+2, DQB1*2, DQB1*0302, DRB1*4
Allele HLA DQA1*05 assente
""""" "" DQA1*02 presente
""""" "" DQB1*02 presente
""""" "" DQB1*0302 assente
""""" "" DRB1*04 assente
Eterodimero DQ2 (DQA1*5, DQB1*02) assente
solo catena beta del dimero DQ2 (DQB1*02) presente
Eterodimetro DQ8 (DQB1*0302, DR4) assente
tutto ciò per me è arabo...farò vedere al più presto i risultati al pediatra che mi ha prescritto le analisi (se riuscirò a rintracciarlo....), nel frattempo potreste dirmi qualcosa a riguardo? mi sembra di aver capito che c'è un piccola predisposizione genetica alla malattia, giusto?
p.s.mia madre ha tiroide autoimmune ed entrambe i nonni paterni sono diabetici. Per il resto lui non presenta alcun sintomo se non una crescita rallentata (è al 20simo percentile) soprattutto rispetto ai quantitativi di cibo che ingerisce e gradisce!
grazie in anticipo, Paola
Esatto, la compatibilità con la malattia c'è ma con una percentuale più bassa rispetto a chi ha il DQ2 completo o il DQ8 completo.
RispondiEliminaLe analisi ematiche indicano che il bimbo non ha la celiachia.
Saluti.
grazie mille per la tempestiva risposta, fino a questa sera quasi non sapevo cosa fosse la celiachia...ora informandomi un pò in internet mi sorge il dubbio che ce l' abbia io: ho fatto gli esami del sangue una settimana fa ed ho la ferritina a 2!!! inoltre ho altri sintomi che ho letto "compatibili":ho perennemente la pancia stragonfia, basta che mangi una briciola (la mattina generalmente è sgonfia) e soffro a volte di forti coliche; ho una dermatite da un anno alle mani con vescicole pruriginosissime ed erano "misteriosamente" guarite a seguito di una mia dieta involontaria (stato di forte ansia/depressione...altro sintomo) ricomparse appena ho ripreso a mangiare. Purtroppo poi adoro mangiare pasta e tutti i tipi di carboidrati...compresa la famosa cioccolata spalmabile consumata regolarmente....
RispondiEliminaChe altro?
mal di testa molto forti che si protraggono per giorni, episodi di eneuresi notturna (vergogna) ed ultimo questa predisposizione di mio figlio alla celiachia.
Credo sia il caso di fare un controllino alle mie autoimmunità.
Con questo bel quadretto da rottame la saluto e ringrazio ancora molto.
La "risposta" del mio piccolo Marco di 7 anni al trattamento alimentare con glutine - in attesa di esame bioptico poichè risultato altamente positivo alla celiachia al test genetico - è stata a dir poco..sconcertante: dopo un mese dalla reintroduzione del glutine, che ha seguito un lungo periodo di dieta senza glutine su indicazione pediatrica e specialistica e durante il quale la crescita si era blocata, è cresciuto in questo lasso di tempo di un Kg di peso e di 3 cm di statura !.
RispondiEliminaIn pratica è accaduto il contrario di quello che prevede il protocollo.
Secondo lei, è un dato: confortante o..senza valore alcuno ?.
Si potrebbe evitare la biopsia intestinale ?.
Giulia mamma piena di speranza.
Gentile Signora, se si riferisce SOLO al test genetico, la positività NON SIGNIFICA ASSOLUTAMENTE che si è celiaci ma solo predisposti.
RispondiEliminaSe invece era positivo ai test degli ANTICORPI SPECIFICI per la celiachia, allora la gastroscopia va effettuata, ma chiaramente non mentre è a dieta senza glutine ma SOLO dopo 6 settimane consecutive di re-introduzione del glutine o sarà completamente INUTILE.
Direi che al momento è da accertare la presenza o meno della celiachia e certo non si fa per tentativi, escludendo il glutine e vedendo che succede, ma esiste un protocollo diagnostico preciso da seguire che deve essere fatto dal gastroenterologo e non dal pediatra.
Cordialmente,
Puntodivistaceliaco
Buongiorno,
RispondiEliminachi mi da una mano ad interpretare il seguente risultato riferito all'esame genetico da me effettuato per la ricerca del morbo celiaco, dopo aver accertato la celiachia di mia figlia:
LOCUS HLA-DQA1(ricerca degli alleli *0201,*03,*05)
Risultato: *0201
LOCUS HLA-DQB1(ricerca degli alleli *02,*0302)
Risultato: *02
Mi preme sottolineare che l'analisi che Sua figlia ha fatto non è per la ricerca del morbo celiaco, ma per la predisposizione a sviluppare la malattia, cosa che non è detto che avvenga nemmeno con gli aplotipi predisponenti classici.
RispondiEliminaL'analisi HLA è compatibile con l'aplotipo DR7-DQ2, ma mancherebbe l'allele *07 in locus DRB1 (a quanto pare non ricercato), tuttavia potrebbe essere suscettibile di predisposizione, seppur con probabilità bassa.
Buonasera oggi ho ritirato le analisi di mio figlio 7 anni e 23kg di peso, lui mangia tantissimo ma non assimila e le sue iga sono 47 su un valore che va da 70 a 120, siccome ho una sorella celiaca gli feci fare i test denetici dq1 etc e risulto' altamente esposto ho paura che questa deficenza delle iga siano segno della celiachia, ha anche un livello di apprendimento bordelaine, puo' essere causa di tutto cio?
RispondiEliminaSalve,
RispondiEliminaa 7 anni l'assetto immunologico non è del tutto stabile, quindi il bambino può recuperare (ma questo aspetto dovrà valutarlo un immunologo/reumatologo).
In generale, la situazione di deficit parziale di IgA e (da quel che mi pare di capire Suo figlio ha un assetto DQ2 e non DQ1) la predisposizione genetica alla malattia celiaca sono sicuramente 2 fattori predisponenti, anche se non sono un destino.
Ovviamente, se non verranno fatti gli esami specifici per la celiachia (l'iter degli esami completo) nessuno può dire se Suo figlio sia celiaco o meno.
Se ha questo dubbio, si rivolga ad un gastroenterologo per l'iter diagnostico, fermo restando che il pediatra dovrà dare la sua indicazione sul fatto che sia effettivamente sottopeso e sul malassorbimento (ad. esempio con le analisi delle urine e del sangue per valutare un eventuale malassorbimento del ferro e del calcio).
Per i discorsi relativi all'apprendimento, si ricordi, nel caso fosse solo una valutazione del pediatra, che l'unico professionista che, in assoluto, può fare una diagnosi sul livello delle funzioni cognitive di suo figlio è lo psicologo perché è l'unico che può ed è in grado di usare dei test standardizzati specifici per questo tipo di diagnosi.
Così come un medico non fa una diagnosi solo guardando un paziente, ma somministrandogli dei test specifici, così lo psicologo ha degli strumenti specifici e validati per questo tipo di diagnosi e, soprattutto, quale terapia di recupero può essere effettuata.
Cordialmente,
Puntodivistaceliaco
salve dottoressa ho ritirato il referto dell'esame hla che recita semplicemente
RispondiEliminaaplotipi presenti:dq2
quindi mancando il dq8 sono meno predisposta o la predisposizione esiste comunque?grazie
Gli aplotipi predisponenti sono il DQ2 OPPURE il Q8. Deve avere uno dei due e non entrambi per essere predisposta. Quindi basta il DQ2 (la maggior parte dei celiaci ha il DQ2).
RispondiEliminaCordialmente,
grazie gentilissima
RispondiEliminaBUONGIORNO, ho 40 anni e da 6 mesi mangio senza glutine e sto meglio(stop diarrea e pancia enorme...)
RispondiEliminadall'esame genetico è uscito:
HLA-DQA1 *03*05
HLA-DQB1 *03,*03
Non mettono purtroppo nessun commento, mi può aiutare a capire se sono predisposta alla celiachia?
grazie dell'aiuto
laura-monza
Mi dispiace, l'esame non è stato fatto di classe II. Va rifatto perché così non è possibile identificare gli aplotipi predisponenti. Alla fine dell'articolo c'è scritto:
RispondiElimina"In ogni caso, è fondamentale che l'esame (è un semplice prelievo di sangue) sia "tipicizzazione completa HLA di CLASSE II".Se è di classe I, l'esame ANDRA' RIFATTO. L'esame si fa negli ospedali, con la ricetta, pagando il ticket e per i risultati spesso si attende una ventina di giorni."
Salve. Ho il morbo di Crohn e l'artrosi psoriasica. Ho un figlio di 15 anni a cui ho fatto fare l'esame con questi risultati:
RispondiEliminaTipizzazione genomica degli alleli HLA I CLASSE
HLA-A: A*02 (A2)
HLA-B: B*49(B21) - B*55 (B22)i
HLA-C: CW*01 (CW1) - CW*07 (CW7)
Tipizzazione genomica degli alleli HLA II CLASSE
HLA-DRB1: DRB1*04 (DR4) - DRB4* (DR53)
HLA-DQB1: DQB1*03 (DQ3)
HLA-DQA1: DQA1*0301 - DQA1*0303
Potrebbe essere geneticamente predisposto alla celiachia o alle malattie genetiche sopra indicate? Grazie Lidia
Sembra ci siano 2 alleli del DQ8 (DQA1*0301 e DRB1*04) mentre manca il DQB1*0302. Tuttavia spesso ho visto che la sola presenza del DQA1*0301 viene considerata predisponente.
RispondiEliminaBuonasera, ho 2 bimbi, il primo di 4 anni e mezzo, celiaco da 2 e il secondo di 16 mesi a cui abbiamo appena fatto fare gli esami per capire eventuale predisposizione. Gli esiti sono:
RispondiEliminahla dqa1 *01:02, *02:01
hla-dqb1 *05:02, *02:02
Eterodimeri di suscettibilità alla celiachia: N. 0 ma presenza di 1 monomero DQbeta (paziente DQ2 pos).
La dott.ssa mi ha detto che non è predisposto, ma questo monomero mi preoccupa. Lei cosa ne pensa? Grazie
Si, il DQ2 è presente (dqb1 *05:02 dqa1 *01:02) anche se manca il DRB1*07, quindi il DR7, perché l'eterodimero sia completo e in questi casi si dice che ha "mezzo dimero" o "monomero".
RispondiEliminaQuindi la predisposizione c'è ma la probabilità è più bassa rispetto a chi ha l'eterodimero completo. Per approfondimenti: (http://www.wellstore.it/images/images/allegati/Referto%20celiachia%20Sherlock.pdf).
Buonasera, vorrei , se possibile, un aiuto nell'interpretazione di queste analisi:
RispondiEliminaantigliadina IgA 0,4 - antigliadina IgG 1,8- transglutaminasi IgA 0,5-TRANSGLUTAMINASI IgA 2,0 Anti edomisio negativo.
HLA malattia celiaca:
DQA1*0501 PRESENTE - DQA1*0505 PRESENTE - DQB1*0201.1 PRESENTE- DQB1*0201.2 PRESENTE - DQB1*0202 ASSENTE - DQA1*0301.1 ASSENTE - DQA1* 0301.2 PRESENTE - DQB1*0302.1ASSENTE - DQB1*0302.2 PRESENTE - DQB1*0302.3 ASSENTE - DQB1*0302.4 PRESENTE - DRB1*04 ASSENTE.
Inoltre IgA 45.
Il problema è che il laboratorio che mi ha rilasciato le analisi dice:non associato a rischio di malattia celiaca", mentre un altro laboratorio da me consultato sostiene che la presenza del dq2,5 e dq8, anche senza il dr3, mi espone ad un rischio di 1:7.
Grazie.
La configurazione è predisponente per la celiachia.
RispondiEliminaLa sola presenza del DQA1*0501 e DQB1*0201 sarebbe già sufficiente (mezzo DQ2 o DQ2,5). Il DRB1*03 non è stato cercato nè il DRB1*11 per verificare l'intera sequenza (non c'è scritto presente ma nemmeno assente). E' inoltre presente DQB1*0302-DQA1*0301 (parte del DQ8).
Si fidi del secondo laboratorio.
La predisposizione esiste.
Buonasera, vorrei sapere, se possibile, un aiuto nell'interpretazione di queste analisi:
RispondiEliminaHLA DQA1 e DQB1: aplotipo genico DQ7
HLA DRB1: presente l'allele *11/12
HLA-B: B*41, B*52
HLA-C: assente l'allele Cw*06
MTHFR: eterozigote composto 677T/1298C
la ringrazio anticipatamente!
Il DQ7 per molto tempo è stato considerato non predisponente. Oggi molti esperti in materia concordano su una debole, ma presente, predisposizione.
RispondiEliminaBuon giorno a tutti ho fatto da poco l'esame Hla con i seguenti risultati
RispondiEliminaDQAI 03:03, 05:05
DQB1 02:02, 03:01
il gastroenterologo mi ha detto di cominciare a reintegrare il glutine molto lentamente e in piccole dosi, un biscotto al giorno per tre mesi per poi ripetere gli esami per l'intolleranza... a questo punto vorrei capire cosa dicono questi esami visto che nn me l'ha spiegato
Buongiorno.
RispondiEliminaMia moglie è celiaca,
mia figlia ha 2 anni e all'esame HLA è risultato:
DQA105 presente
DQB102 presente
DQB10301 presente
DRB103 presente
Come interpeto il rompicapo?
Grazie per il tempo che vorrà dedicare a rispondermi.
Certo che ogni laboratorio scrive gli alleli a modo suo.. nonostante ci sia una nomenclatura internazionale...incredibile...!
RispondiEliminaComunque, se interpreto bene ciò che ha scritto, dovrebbe essere:
DQA1*05 presente
DQB1*02 presente
DQB1*0301 presente
DRB1*03 presente
Essendoci il DRB1*03 bisognerebbe capire se ci sono anche il DQB1*0201 e il DQA1*0501 ma questi alleli sono stati valutati di classe I e non si classe II, quindi non so dirLe se ci sono o no.
Potrebbe contattarli e chiedere se li hanno trovati o meno.
Dalle mie informazioni, se non si fa di classe II, non si può sapere se ci sono o no.
Significa che esiste qualche aplotipo di quel tipo ma non si sa quale sia.
Ad esempio: avere l'DQA1*05 non chiarisce se ci sia il DQA1*0501 o il DQA1*0505 o entrambi, se non si fa l'analisi in classe II.
Spero di essere stata chiara, mi rendo conto che non è un argomento semplice.
Gentile Birba80:
RispondiEliminaLei ha il DQ7 (DQB1*0301-DQA1*0505) e il DQB1*0202. Mancano tutti i DRB quindi l'esame è incompleto (almeno per la valutazione classica).
Molti gastroenterologi considerano predisponente anche solo il DQ7 (questo negli ultimi 2 anni; prima non era considerato tale, ma c'era).
Tuttavia, se non ha fatto la gastroscopia, non può sapere se è celiachia perché l'esame HLA esprime sono una probabilità di diventare celiachia, ma non da nessuna certezza.
Non è quello l'esame che si fa per vedere se un soggetto è celiaco o no.
salve, sono una donna di Bologna di 43 anni: ormai da 11 mesi mangio senza glutine. Ora ho svolto i test genetici e mi trovo con come 1° aplotipo: DQB1 0201; DQA1 0501; DRB1 03 - 2° aplotipo DQB1 0301; DQA1 0505; DRB1 11. COME DEVO INTERPRETARE TUTTO CIO'? Purtoppo il tempo di attesa per la prima visita al centro per la celiachia di Bologna è di un anno. Se per cortesia mi può dare delle utili informazioni. Grazie. Arianna
RispondiEliminaSalve,
RispondiEliminasignifica che c'è la predisposizione per la celiachia.
Tuttavia l'esame non dice se si è sviluppata o no.
Per verificare se la celiachia c'è dovrebbe riprendere a mangiare glutine per almeno 6 settimane consecutive e poi fare la gastroscopia con biopsie, specifica per la diagnosi di malattia celiaca.
Salve, sono ancora la sig.ra di 43 di Bologna: mi sono dimenticata di dire che finalmente dopo 15 anni di anemia nonostante prenda quotidianamente una dose di ferro, finalmente dopo 11 mesi di dieta aglutinata sono arrivata ad avere ben 17 di ferro, mentre la ferritina è scesa al di sotto del 3.0. Sia le afte in bocca, la stanchezza ed il gonfiore sono scomparsi. Soffro di allergie stagionali e di allergie alimentari. Può essere che sia solo "sensibile al glutine"? Cordiali saluti.
RispondiEliminaQuello che posso dirLe è che la sensibilità al glutine non fa scendere la ferritina. Crea problemi digestivi o diarrea. A differenza della malattia celiaca, non ha tutti i sintomi e tutti i segni e non è una reazione del sistema immunitario di natura autoimmune. Bisognerebbe sentire il medico e, eventualmente, un gastroenterologo esperto facendo delle analisi specifiche.
RispondiEliminaCordialmente.
buongiorno mio figlio di 10 anni ha fatto il test genetico per celiachia avendo parenti di I grado celiaci e il risultato è stato:
RispondiEliminaDQ2 POSITIVO
DQ8 NEGATIVO
Presenza dell'eterodimetro DQ2 (DQA1#05,DQB1#02)
Cosa significa?
grazie mille
Significa che è geneticamente predisposto per la celiachia (aplotipo DQ2 positivo), ma non si sa ancora se è celiaco o no. Per saperlo il gastroenterologo deve fare una gastroscopia con le biopsie (è un esame in cui va esplicitamente richiesto di farlo per la verifica della malattia celiaca, non è una gastro ispettiva e basta) e il bambino non deve assolutamente cominciare la dieta senza glutine o la gastro sarà inutile.
RispondiEliminaBuongiorno, vorrei chiederle un parere.
RispondiEliminaA seguito di dermatiti continue mi sono sottoposta ad alcune analisi per capire se ci fosse un collegamento con la celiachia.
Ho effettuato la tipizzazione molecolare HLA - DQ (II Classe) ed il risultato è il seguente: HLA DR7/DQ2.
Poi ho effettuato un prelievo per - Antigladina IgG e IgA e Transglutaminasi IgG e IgA - Antiedomisio (che risulta assente) - Elettroforesi siero proteica. Il tutto risulta negativo.
Da quel che ho capito, ho la predisposizione alla malattia ma al momento non sono affetta? Lei cosa ne pensa? Dovrei sottopormi ad altre analisi o queste sono sufficienti?
Inoltre ho effettuato il test DNA per il lattosio e ne riuslto allergica, per cui almeno una causa della mia dermatite potrebbe esser stata riscontrata.
Aspetto sue e grazie!
Ela
Salve,
RispondiEliminala cosiddetta "variante" della celiachia o "celiachia della pelle", Dermatite Erpetiforme la Dermatite di Duhring viene diagnosticata tramite una biopsia della pelle, non tramite le analisi del sangue.
Può vedere in questo post:
http://puntodivistaceliaco.blogspot.it/2008/10/la-dermatite-erpetiforme-dh-celiachia.html
Grazie davvero. Adesso ne so qualcosa in più. Dai vari controlli dermatologici la mia dermatite è stata definita Disidrosi. In ogni caso, penso che sarà utile, a questo punto, una biopsia della pelle.
RispondiEliminaQuanto ai risultati delle analisi sopra descritti, ritiene che siano giuste le mie considerazioni?
buona sera,
RispondiEliminami chiamo Marzia e dopo 4 mesi di diarrea il mio medico di base si è deciso a farmi fare degli esami. Tutto, copresa la coloscopia e solo alla fine l'analisi per l'anti trasglutaminasi (tga). Il risultato è stato di 43.3 quando il valore di riferimento massimo del laboratorio era 20. Per il mio medico è si alto ma non allarmante, sono andata da un gastroenterologo il quale lette le varie analisi mi ha detto di fare la gastroscopia con le biopsie e, durante l'esame ha riscontrato i segni tipici della celiachia. Domani sarei dovuta andare a ritirare i risultati della biopsia ma oggi mi ha chiamta il meidico che l'ha effettuata e mi ha detto di aspettare ancora qualche giorno perchè è risultato tutto negativo e per lui è impossibile, farà fare un nuovo controllo. Oramai mi ero rassegnata e ora mi si riaccende una piccola speranza. Esistono casi di falso negativo nella biopsia? Lei cosa ne pensa?
La ringrazio anticipatamente
Marzia
p.s. ho una bambina di un anno che al momento sta bene, che rischi corre?
Gentile Marzia,
RispondiEliminaRichieda con forza al gastroenterologo il rispetto del protocollo di diagnosi e la classificazione di Marsh-obehruber.
Dica che sa che esiste un protocollo stilato dalla AIC e che è utilizzato in tutta Italia.
Che sa benissimo che se le biopsie sono negative, Lei può prenderle (sono sue, può prenderle quando vuole) e farle valutare in un altro laboratorio.
Vediamo se, dopo queste sue comunicazioni, le chiederanno ancora di fare nuovo controllo, magari a pagamento.
L'unico motivo per rifare il controllo è un errore del patologo.
La biospie, se correttamente trattate ed orientate o sono positive, o negative o borderline, ma - IN OGNI CASO- il patologo deve fornire la classificazione di Marsh-Obehruber.
Se vuole rifare l'esame ha perso le biopsie o le ha orientate male nei vetrini o danneggiate.
Per la bambina, prima vediamo se la mamma è celiaca, poi si fa uno screening genetico per vedere se è predisposta.
La ringrazio moltissimo il suo blog è una vera manna dal cielo.
RispondiEliminaIl medico mi ha lasciato il numero del suo cellulare personale e mi ha detto di chiamarlo venerdi. Quindi in questa occasione gli farò le richieste da lei suggerite, per quanto riguarda la gastroscopia non ho dovuto pagare nulla perchè i valori delle analisi erano alti. Il pensiero che abbiano perso gli esami mi sconvolge non ho proprio voglia di rifare la gastroscopia è stata un vero incubo, e se mai fosse quesa volta mi faccio sedare! Lo sapevo che l'ospedale in cui sono andata fa acqua da tutte le parti, cambierò anche quello. La terrò infirmata sugli sviluppi.
Grazie ancora
Marzia
salve ecco esito test genetici:
RispondiEliminaDQA1 05
DQB1 0301
DRB1 11,12
pREDISPOSTA ALLA CELIACHIA? GRAZIE MILLE
Si, predisposizione bassa ma possibile, per aplotipo 3.
RispondiEliminabuongiorno sono la mamma di una bimba di tre anni mi potrebbe dare delucidazioni sul test genetico ecco il risultato:
RispondiEliminalocus DRBI bassa ris.*14,*16
locus DQA1alta ris. *01:XX
locus DQB1 alta ris. *05:XX
osservazioni assenza DQ2 DQ8
Significa che non c'è predisposizione genetica alla malattia celiaca.
RispondiEliminaCordialmente,
Puntodivistaceliaco.
grazie della vostra risposta da un lato speravo lo fossse cosi avredato risposta alle frequenti orticarie e ale crisi pseudo epilettiche che ha noi con la pediatra abbiamo sospeso il glutine e abbiamo visto miglioramenti ma ora nn so che dire
RispondiEliminaPosso solo dire che la predisposizione genetica viene molto considerata da alcuni gastroenterologi, ma ci sono casi di celiaci senza nessuna predisposizione. Sono rari ma ci sono.
RispondiEliminaL'esame è stato inoltre condotto dal laboratorio con grande "parsimonia" di informazioni.
Chieda al gastroenterologo se non è il caso di valutare almeno la presenza di qualche allele predisponente, anche se non è l'intero aplotipo (cosa impossibile da stabilire per come il laboratorio ha scritto le informazioni).
I miei migliori auguri.
Salve Patrizia ho trovato questo blog perchè cerco delle risposte e sono spaventata e confusa.
RispondiEliminaHo una sorella celiaca, io ho fatto le analisi e i risultati sono questi:
HLA DQA1 alleli tipizzati 03:01, 05:05
HLA DQB1 alleli tipizzati 03:01, 03:02
HLADRB alleli tipizzati 04, 11.
ANTIGLIADINA IGA 4.8
ANTIGLIADINA IGG 3.7
ANTITRANSGLUTAMINASI IGA 3.2
ANTITRANSGLUTAMINASI IGG 2.4
ANTIENDOMISIO NEGATIVO
Che ne pensa? Ho avuto un peggioramento nella moc nel giro di un anno, pensavo di rivolgermi subito a un gastroenterologo. Marina (52 anni)
Salve,
RispondiEliminanon mi riporta i range delle analisi (variano a seconda dei kit che i laboratori usano). La predisposizione genetica c'è:
DRB1*04-DQB1*0302-DQA1*0301 (DR4-DQ8)
Ha ragione mi scusi, i range sono da 0 a 12 negativo.
EliminaLa predisposizione genetica è sia per il dq2 che per il dq8?
L'anno scorso il valore degli anticorpi era 1 per le transglutaminasi e 2.5 per l'antigliadina iga, mi preoccupa questo rialzo. Marina
Finchè rimangono nel range possono essere considerati normali. Ma sicuramente un gastroenterologo saprà risponderle con competenza.
RispondiEliminaciao sono silvia ho fatto test hla sono positiva alla catena alfa dq2allele . Sono da tre anni a diaeta priva di lattosio per elevata intolleranza scoperta appunto tre anni fa e successivamente intolleranza al glutine. Da tre anni la mia dieta era quasi priva di glutine, nel senso che comunque tutti i giorni ho mangiato prima un pò di kamut, poi un pò di farro in tortine e biscotti. Piccole quantità, ma giornaliere. Sempre soggetta a dissenterie, gonfiori addominali con dolore e sporadico vomito, cosa mai capitata nel passato di bambina e di ragazza. due settimane fa faccio il test. Elimino dalla dieta quotidiana anche il farro e vedo la remissione dei sintomi. Nel mio caso, visto la dieta di vecchia data, non so se la gastroscopia possa ancora essere di aiuto per diagnosi. vengo considerata celiaca dal laboratorio dove ho effettuato il test. Sono una biologa. Mi piacarebbe avere il suo parere. Grazie. silvia
RispondiEliminaSalve Silvia,
RispondiEliminail protocollo diagnostico della malattia celiaca ha come esame "gold standard" la gastroscopia con le biospie prelevate dalla II e III parte del duodeno.
Senza questo esame non si può sapere con certezza se si è celiaci o no.
La diagnosi viene posta anche in caso di esami ematici negativi, ma biopsie positive.
La gastroscopia deve però essere fatta dopo almeno 6 settimane consecutive di dieta CON glutine, altrimenti si va incontro a falsi negativi.
Le lesioni tipiche della celiachia, infatti, regrediscono completamente senza l'ingestione del glutine.
Purtroppo, al momento, per avere la diagnosi (che può fare solo un gastroenterologo o un'ospedale) non bastano le analisi ematiche.
Una volta confermata la celiachia con l'esito bioptico potrà andare alla Sua ASL di appartenenza e avere l'esenzione per la malattia che Le darà diritto ai buoni pasto mensili (e, in qualche regione, anche alle analisi periodiche gratuite, comprese quelle della tiroide).
Cordialmente,
Puntodivistaceliaco
GRAZIE infinite della sua risposta e delle celerità della stessa! So che la gastroscopia è eseme Gold per la diagnosi definitiva, mi fa "orrore" l'idea ditornare a stare realmente male. in queste due settimane senza glutine i miglioramenti sono impressionanti, persino le unghie non si sfaldano, mentre le feci (mi PERDONI L?ARGOMENTO!!!!!) hanno preso forma.., l'addome è meno gonfio, dormo senza sveglie, nonostante stia attraversando un periodo pesante fisicamente ed emotivamente per la malattia di mia madre, tra l'altro una sclerodermia autoimmune...che fa pensare.. Pensavo di seguire la dieta gluten free e controllare comunque densità ossea, tiroide ecc, una sorta di trattamento deduttivo. Mi resta il dubbio della gastro.Valuterò. La ringrazio ancora moltissimo, a presto se avrò nuove. Grazie ancora! silvia
RispondiEliminaBuongiorno,
RispondiEliminaIo vivo a Cagliari e devo fare il test per la genetica della celiachia e vorrei sapere quanto può costare e dove posso eseguire le analisi. La ringrazio in anticipo.
Cordiali saluti
Deve chiederlo al Suo medico. Normalmente lo fanno gli ospedali. Si paga il ticket. L'esame genetico è costosissimo e, anche trovando un laboratorio privato che lo dovesse eseguire, costerebbe davvero molto.
RispondiEliminasalve, sono la mamma di Jacopo, un bimbo di 5 anni, sottoposto a dieta senza glutine da circa 3 anni.
RispondiEliminaTi elenco i primi esami fatti:
IgA anti transglutaminasi 22.7 U/ml (0-7)
Anticorpi Anti Endomisio presenti (1:10) <1:5 assent
Esito istologico:
Il quadro morfologico mostra un lembo di mucosa intestinale con villi di lungh e morfologia pressoché nella norma ed altri tozzi ed a più larga base d'impianto;lieve incremento della quota dei linfociti (CD3)intraepiteliali;il brush-border con la metodica istologica del PAS appare ben rappresentato; flogosi cronica nel corion.
Con questo mi hanno dato la diagnosi di celiachia.
Solo oggi un dott ha messo in dubbio l'esito della gastroscopia e mi ha prescritto HLA.
Volevo cortesemente un tuo parere su tutto.
Ciao.
Rispondi
Come sa non sono un medico ma una psicologa e posso darLe solo un mio parere personale, non tecnico.
RispondiEliminaGli anticorpi anti-endomisio positivi e le anti transglutaminasi positive, più la situazione dei villi direi che lascia poco spazio ai dubbi.
Potrebbe cercare al limite di avere la classificazione di Marsh che hanno dato delle lesioni, ma direi che ci sono pochi dubbi, specie per la positività di entrambe le analisi e della gastroscopia che, comunque, è positiva (incremento delle LIE, anche se lieve, c'è).
buongiorno, sono un ragazzo di 36 anni celiaco e ho una bimba di quasi due mesi. Ho fatto il test per vedere la sua predisposizione genetica. Riporto di seguito i risultati, che purtroppo evidenziano una predisposizione alla celiachia. Potrebbe darmi il suo parere ? Grazie
RispondiEliminaALLELI HLA INDIVIDUATI
DQA1* 0505 , 0201
DQB1* 0202
DRB1* -
DQ2 (cis) ASSENTE
DQ2 (trans) PRESENTE
DQ8 ASSENTE
Presenza della sola catena beta DQ2 ASSENTE
Presenza della sola catena alfa DQ2 ASSENTE
Confermo la predisposizione per l'aplotipo DQ2 presente in configurazione trans.
RispondiEliminaInformi il pediatra perché potrebbe voler procrastinare l'introduzione del glutine nella dieta (alcuni pediatri lo consogliano).
buongiorno sono daniela mamma celiaca di 35 anni diagnosticata da 4anni.
RispondiEliminasiccome ho un bibo di 8 anni che hail ferro basso e offre spesso di dissenteria nausea dolori addominali e sempre molto staco , il medico gli ha prescritto gli esami del dna hla .
Siccome non riesco a interpretarli volevo un consulto:
HLA-DRB1 *04:*07
HLA-DQA1 *02:01 *03:01:01
HLA-DQB1 *0:02 *03:02
e poi c'e' scritto: SI SEGNALA LA PRESENZA DEI SEGUNTI APOTIPI ALL' INSORGENZA DELLA MALATTIA CELIACA..
MI POTRBEARE UN SUO PARERE GRAZIE.
La predisposizione c'è. Ora bisognerebbe effettuare gli esami per vedere se è celiaco.
Eliminasalve, a me nel test genetico è uscito positivo il secondo fattore ossia: allele DQ2/DRT presente,positivo in DQ2 eterozigote che significa??
RispondiEliminaSignifica che è predisposto con una configurazione che deriva un pò dai geni materni e un pò da quelli paterni. Ma questo non significa che sia celiaco. Per sapere se la malattia si è attivata o meno, occorre fare l'iter diagnostico specifico (esami degli anticorpi e, se positivi, la gastroscopia).
Eliminagrazie, le transaglutaminasi sono negative ma ho tutti i sintomi e mi è stata comunque consigliata la gastroscopia,perchè da quando non mangio glutine mi sono sgonfiata, mi è passata la dermatite e i distrurbi gastrointestinali,aveva cominciato a darmi anche fastidio il latte e derivati, ciclo irregolare ora regolarizzato e disturbi inspiegati alle ginocchia
RispondiEliminaBuongiorno,
RispondiEliminasono celiaco ed ho appena ritirato la tipizzazione del sistema HLA conle seguenti conclusioni: PRESENZA DELL'ETERODIMERO HLA-DQ2 (DQA1*05:01-DQB1*02:01) E DELLA CATENA BETA DEL DIMERO DQ2 (DQB1*02:02), ASSOCIATI A CELIACHIA.
Considerato che in documento pubblicato dall' aic (http://www.celiachia.it/public/bo/upload/aic%5Cdoc/celiachia_hla_pdf_hr.pdf) ho letto che "Lo stato DQB1*02/*02 omozigote determina il rischio più elevato di celiachia ed è stato riportato in associazione a forme più gravi con complicanze come refrattarietà alla dieta e sviluppo di linfomi", desideravo sapere come sia possibile evincere lo stato di omozigotismo.
Grazie
E' semplicemente il fatto che gli alleli predisponenti sono identici in entrambi i cromosomi. Nell'eterozigosi, invece, gli alleli sono diversi nei rispettivi loci (posti) di ogni cromosoma. Lo stato di omozigosi si evince durante la duplicazione cellulare, quando il DNA si organizza in cromosomi.
RispondiEliminaNon si preoccupi, la celiachia refrattaria è rara a dispetto del fatto che i celiaci con predisposizione HLA omozigote sono moltissimi (e persino i non celiaci). In ogni caso, si cura con gli antinfiammatori.
Nel follow-up dopo la diagnosi definitiva si fanno sempre gli esami del sangue per vedere se gli anticorpi si sono normalizzati e la compliance alla dieta GF. Se ha già la diagnosi definitiva (ha già fatto la gastroscopia), dovrà solo ripetere gli esami negli intervalli previsti dal protocollo AIC.
La ringrazio gentilissima,
Eliminacomunque nell'esame vi è una riga con scritto : HLA-DQB1*: *02:01, *02:02 - secondo lei significa che è presente lo stato di omozigosi? -cioè dal risultato dell'esame lo si può capire ? Grazie ancora.
No, a meno che non glielo abbiano detto a voce.
RispondiEliminaEterodimero (DQA1*05:01-DQB1*02:01) e il Dimero (DQB1*02:02) sono riferimenti alle subunità della catena. Ma non viene specificato se i loci dei cromosomi (in cui è stata trovata la catena) erano gli stessi o diversi.
Perché si possa avere omozigosi gli alleli devono necessariamente essere configurati in "cis" (dal latino, "di qua"), cioé devono essere tutti sullo stesso cromosoma (e per omozigosi, duplicati anche nell'altro). Chiaramente, avere una configurazione in cis non significa automaticamente che sia anche omozigota perché questo dipende dal fatto che entrambi i genitori erano portatori della stessa catena proteica..
La configurazione in "trans", invece, (dal latino "di là"), la catena è per un pezzo in un cromosoma e per un altro prezzo nell'altro cromosoma.
Ai fini della predisposizione genetica pare cambi la percentuale di probabilità che la malattia ha di manifestarsi. Tuttavia, io ho una configurazione in trans e sono comunque celiaca e molto sintomatica.
Questo perché nelle malattie autoimmuni la presenza dei geni non significa nulla se non sono attivati.
L'attivazione dipende da molti fattori, fra cui, sicuramente, lo stress psicofisico e l'esposizione prolungata a determinati agenti.
Per avere un'idea più nitida delle varie configurazioni, le consiglio un pdf (http://www.simel.it/download/102003-I.BruscaTestgeneticiinPCRrealtimenellaceliachia.pdf) dove a pag.6 vedrà spiegata la differenza delle configurazioni in cis e trans. Se considera la configurazione in A (cis) deve immaginare che anche i due loci in grigio siano identici ai primi, per interpretare cosa accade nell'omozigosi.
Quindi, se vuole saperlo, deve chiederlo al laboratorio che ha effettuato le analisi dell'HLA.
Cordialmente.
Puntodivistaceliaco.
Grazie mille gentilissima.
EliminaBuonasera, desidererei anche sapere da quando si è' certi che la celiachia e' una malattia cronica cioè' se esiste una pubblicazione scientifica (anni 60/70)dalle quale si evince che dal momento della diagnosi non si potrà' mai più' guarire bensì' sarà' necessario osservare una rigida dieta priva di glutine col fine di prevenire le note conseguenze di una dieta normale. Grazie
EliminaSalve Dino.
EliminaSi è certi che la celiachia è una malattia cronica da quando è stato scoperto che è una malattia autoimmune.
Le malattie autoimmuni sono legate ad una configurazione particolare del DNA, dove, nel braccio corto del cromosoma 6, esistono sequenze di geni che, se attivati, scatenano la malattia.
A differenza di altre malattie genetiche, le malattie autoimmuni sono "multifattoriali", cioè non basta avere i geni per essere affetti dalla patologia. I geni devono essere anche attivi, cioè "letti" dall'RNA durante la duplicazione cellulare.
Quindi, si nasce con la predisposizione, ma non si sa nè se si attiverà mai, né tanto meno quando. Dipende dallo stress psicofisico.
La "cronicità" delle malattie autoimmuni sta nel fatto che una volta attivati i geni, non si può "spegnerli". O, almeno, non sappiamo ancora come farlo altrimenti, oltre alla celiachia, avremmo debellato malattie molto serie come il LES, la sclerosi multipla, l'artrite reumatoide, il diabete di tipo I e tutte le altre.
Già dal 1965 si sapeva che aveva una base ereditaria, ma è dagli anni 90 che i ricercatori cominciano ad identificare il cromosoma responsabile e le prime ipotesi sugli alleli predisponenti.
A quel punto, la ricerca si allarga dai gastroenterologi agli immunologi.
Quindi, non c'è una sperimentazione univoca. Tutti gli studi di immunologia che riguardano il cosiddetto Complesso Maggiore di Istocompatibilità, che è stato localizzato nel cromosoma 6, sono serviti a capire la cronicità della malattia. E' bastato trovare lì anche le sequenze alleliche comuni ai celiaci e poi da quelle sono progrediti gli studi.
Di seguito, un estratto della bibliografia che corrisponde alla Sua domanda:
Sollid LM, Thorsby E. HLA susceptibility genes in celiac disease: genetic mapping and role in pathogenesis. Gastroenterology
1993; 105: 910-922
S Bevan, S Popat, et al Contribution of the MHC region to the familial risk of coeliac disease. J Med Genet 1999; 36: 687–690
R. Zunec et al. HLA-DQ2 heterodimer in the diagnosis of celiac disease. Biochemia Medica 2004; 14(3-4):119-124
Cordialmente,
Dott.ssa Guarino
Puntodivistaceliaco
Ho posto questa domanda perché quando ero neonato mi fu diagnosticata la celiachia. Nel 1982 dopo alcuni tentativi di dieta con glutine mi è stata altresì diagnosticata la completa guarigione (che dopo molti anni e' stata ovviamente smentita). Quindi ero curioso di sapere se al tempo (anni 80) la medicina era a conoscenza del fatto che fosse una malattia autoimmune e quindi cronica.
EliminaSalutando la ringrazio.
Per problemi del server, alcuni commenti non sono correttamente pubblicato.
RispondiEliminaStella scrive: Ciaooo ho 34anni e quando ero piccola mi hanno riscontrato che ero celiaca perche avevo sempre diarrea e non prendevo pesp cosi mi hanno messa a dieta senza gludine.poi 4anni mi hanno messa a dieta con il cibo normale perche dissero che stavo bene.ma da allora sono sorti problemi ed e fino ad ora sempre stitichezza mal di pancia dolori allucinanti alle ossa.poi feci anche nel 2004un gastro con bippsia e anno riscontrato un infiammazoone cronica dell intersizio e mi hanno detto che non era celiachia.la mia domanda ma una persona che nasce celiaca puo guarire dalla celiachia? E se faccio anche io un test sil dna possp scoprire se sono ancora celiaca e I dottori non sono stati attenti.
Gentile Stella, la malattia celiaca è una malattia autoimmune, quindi si tratta di una predisposizione genetica che viene attivata da uno stress psicofisico. Non si nasce quindi celiaci, si nasce con la predisposizione, che può attivarsi alle prime pastine con il glutine oppure dopo molti anni.
EliminaUna volta attivati, i geni predisponenti, non siamo in grado di "spegnerli", quindi è una malattia cronica, che dura tutta la vita.
Detto questo, può facilmente comprendere come sia impossibile (al momento) "guarire", cioé non essere più celiaci. Esistono varie forme di celiachia, da quella con sintomi lievi o assenti (celiachia asintomatica) a quella con i sintomi fortissimi.
Quindi esistono diagnosi corrette o diagnosi errate. Non so dirLe se Lei è celiaca o no, viste le poche informazioni che riporta, ma sicuramente una delle due diagnosi è sbagliata. O hanno sbagliato da bambina o hanno sbagliato da grande. Se ora Lei facesse il test del DNA non risolverebbe molto, perché il test non dice se i geni sono attivi. Ci dice solo se lei ha la predisposizione o no. Ma poiché moltissime persone pur essendo geneticamente predisposte non diventereanno mai celiache, il test del dna, da solo, non dice molto.
Il referto della gastroscopia che riporta non è indicativo della causa. Se davvero c'è scritto solo questo (C'è davvero scritto "interstizio"??), deve andare da un gastroenterologo e mostrargli questo strano referto. Per "cercare" la celiachia si fa la conta dei linfociti intraepiteliali (LIE) e il rapporto cripta villo, oppure direttamente la "classificazione di Marsh-Obehruber". Insomma, la sua gastroscopia, se davvero dice solo quello, non esclude la malattia celiaca. Chi esclude la celiachia deve essere un gastroenterologo, non il medico di base.
In ogni caso, anche se la celiachia fosse esclusa, Lei deve farsi spiegare come mai ha un'infiammazione e come curarla.
Buon giorno, ho 40 anni e da un anno sono celiachia. Ho una figlia di due anni che sta bene ma il pediatra mi ha comunque prescritto un test che ha definito genetico, ovviamente non ho capito nulla della risposta, può aiutarmi? Questi i risultati:
RispondiEliminaHLA-DQA1*HR 05:XX, -
HLA-DQB1*HD. 03:01, -
ASSENZA DI ETERODIMERI DI ASSOCIAZIONE ALLA CELIACHIA
La ringrazio anticipatamente Marzia
Gentilissima Marzia, Le abbiamo già risposto alla pagina http://puntodivistaceliaco.blogspot.it/2010/05/analisi-per-la-malattia-celiaca_03.html
RispondiEliminaRiportiamo anche qui la risposta:
"significa che sua figlia non ha la predisposizione genetica per diventare celiaca.
La celiachia è una malattia autoimmune che può scatenarsi appena nati o, come spesso accade, durante la vita. Significa che si nasce predisposti alla malattia, ma questa potrebbe non scatenarsi mai, oppure manifestarsi durante la vita.
Sua figlia, non avendo la predisposizione, non dovrebbe diventare mai celiaca."
grazie infinite!!!!!!!!! Marzia
RispondiEliminaSalve ho ricevuto oggi il referto sulle analisi effettuate a mia figlia di 18 mesi a causa di una scarsa crescita.
RispondiEliminaTECNICA IMPIEGATA
Analisi mediante PCR e reverse dot blot per evidenziare la presenza dei gruppi allelici DQA1*03, DQA1*05, DQB1*02 e
DQB1*0302 che costituiscono l’eterodimero DQ2 e DQ8 responsabili di predisposizione a malattia celiaca. Il rischio genetico
di sviluppare malattia celiaca dipende dal numero di copie di DQB1*02 e dal tipo di configurazione (cis o trans) in cui sono
presenti gli alleli ricercati. Gli aplotipi più comunemente associati a celiachia sono: DR3, DR7-DQ2; DR9-DQ2; DR4-DQ2;
DR5; DR4-DQ8.
CONCLUSIONE DIAGNOSTICA
Nella ricerca di predisposizione di malattia celiaca il test ha evidenziato la presenza degli alleli:
03HLA-DQA1*
0302HLA-DQB1*
04HLA-DRB1*
Presenza dell’eterodimero DQ8.
DR4-DQ8/DRXGenotipo DR
Dai post precedenti ho dedotto che in effetti c'è una predisposizione....ma quanto questa è alta?
Grazie per la disponibilità
La possibilità che la malattia si scateni dipende da una serie di fattori esterni all'HLA (stress psicofisici, deficit delle IgA, familiarità, ecc..). Negli ultimi anni si sta puntando il dito anche sulla quantità di glutine che si ingerisce. In genere il 30% della popolazione generale ha la predisposizione genetica, ma non ha la celiachia.
RispondiEliminaIl 95% dei celiaci ha il DQ2 oppure il DQ8 o entrambi. Ma il 5% dei celiaci non ha né l'uno né l'altro. Nessuna predisposizione genetica conosciuta.
Diventa difficile stabilire il rischio.
Se l'unico fattore predisponente fosse l'HLA allora potremmo azzardare una statistica. Ma poiché non si tratta solo di questo, qualsiasi previsione non avrebbe senso se non si prendono in considerazione anche i fattori di familiarità, quantità e qualità di glutine alle quali si viene esposti, stress, ecc..
Per sapere se la bimba è celiaca o no deve continuare la analisi.
Se non lo è, parli con il pediatra per vedere se si può evitare un carico di glutine troppo alto.
Figlio 24 anni da otyo mesi feci con muco, chiare e maleodoranti, candida presente, esami sangue nella norma celiachia tiroide negativi vsl 3 da 4 mesi colore feci sempre chiaro poca tolleranza alle verdure. Ora candida negativa, calprest 15, ma dimagrimento e detmatite seborroica cuoio capelluto. Tolti lattcini cambiato gastroentetologo, dodpetta celiachia. Gradito suo parere grazie.
RispondiEliminaLe consiglio di non eliminare il glutine dalla dieta finché non avrà effettuato tutti gli accertamenti per la celiachia o le analisi potrebbero risultare negative nonostante la presenza della malattia. Le consiglio di chiedere subito un consulto con un gastroenterologo e le analisi ematiche per la malattia celiaca al dottore di famiglia. Se positive, probabilmente il gastroenterologo richiederà una gastroscopia per l'esame di certezza della malattia.
RispondiEliminaCordialmente.
buonasera, volevo chiedere se mi sapete interpretare le mie analisi: Tipizzazione HLA-DQA1 bassa risoluzione HLA-DQA1 *1, HLA-DQA1 *3. Tipizzazione HLA-DQB1 bassa risoluzione HLA-DQB1 *3, HLA-DQB1 *6. Tipizzazione HLA-DQB1 alta risoluzione (limitatamente al gruppo allelico HLA-DQB1*03) HLA-DQB1 *03:02 Nota: si rileva la presenza dell'eterodimero DQ8 (HLA-DQA1*03, HLA-DQB1*03:02), classicamente associato alla patologia celiaca. Sono celiaca o predisposta ad esserlo? Vi ringrazio tanto Martina
RispondiEliminaQuesto tipo di esame non rileva la presenza o meno della celiachia, ma solo la predisposizione ad ammalarsi.
RispondiEliminaL'analisi rileva che Lei è predisposta.
Buonasera,
RispondiEliminavorrei un suo parere su queste analisi genetiche di mia figlia di 20 mesi:
Marcatori Genetici Celiachia DQ2-DQ8
DQ2 Presente
DQ8 Assente
DQA1*0201 Presente
DQA1*03 Assente
DQA1*05 Assente
DQB1*02 Presente
DQB1*0301/04 Assente
DQB1*0302 Assente
DRB1*03 Assente
DRB1*04 Assente
DRB1*07 Presente
DRB1*11 Assente
DRB1*12 Assente
STATUS OMOZ DQB1*02 non omozigote per (DQB1*02).
Il pediatra mi ha detto che mia figlia è celiaca, Lei cosa ne pensa?
Nel ringraziarla le porgo cordiali saluti.
Patrizia
Non so se sua figlia possa o meno essere celiaca, quello che si può dire dell'esame genetico è che ha la predisposizione per diventarlo (o per esserlo).
RispondiEliminaPer vedere se la malattia si è attivata o è latente occorrono altri esami (gli anticorpi specifici e la gastroscopia) e la diagnosi la farà il gastroenterologo, non il pediatra.
Quindi, penso che se il suo pediatra le ha prescritto SOLO questo esame (quello della predisposizione genetica i cui risultati ha postato qui), l'unica cosa che può aver detto (o dire) è che sua figlia è predisposta alla celiachia, ma non che sia celiaca.
Per la diagnosi dovrebbe rivolgersi presso un centro ospedaliero specializzato oppure da un gastroenterologo.
Cordialmente,
Puntodivistaceliaco
Grazie mille,
Eliminaandrò presso un centro ospedaliero specializzato così sarò piu sicura.
Grazie mille per la sua risposta.
Patrizia
Salve ,volevo un suo parere sulla mia situazione : EsofagoGastroduodenoscopia :ESAME ISTOLOGICO : Classificazione secondo O.L.G.System stadio 0.
RispondiElimina.2 Frustoli di mucosa duodenale che mostrano villi architetturalmente nei limiti della normale variabilità morfologica (normale rapporto villo-cripta=3/1).
Nel rivestimento epiteliale superficiale focale incremento patologico del numero dei linfociti intraepiteliali (più di 25 linfociti ogni 100 cellule epiteliali ) ,dato confermato dall' indagine immunoistochimica con anti-CD3 monoclonale . Nella lamina propria incremento della componente infiammatoria . Non parassiti .
COMMENTO: quadro moRfologico e immunoistochimico segnala al livello duodenale focale incremento patologico del linfociti T intraepitali CD3+ : tale condizione potrebbe essere correlata a condizione di malassorbimento (celiachia) , consigliando in ogni caso indagini sierologiche (EMA,tTG )ed eventuale tipizzazione( HLA-DQ2 , HLA-DQ8 ) ; in caso di negatività , considerare la possibilità di intolleranza ad altri fattori alimentari o l 'impiego di farmaci .
Fatto vedere al mio medico e al gastroenterologo che mi dicono che non sono celiaca perchè ho fatto nel 2013 gli anticorpi anti transglutaminasi igA 1,10(>16), gliadina deamida igA <0,10 (<5,50), e igG 0,90(<10,00) .Consiglio loro di non fare più nessun accertamento ma di scoprire io a cosa sono intollerante......lei cosa mi consiglia ?????
Raffaella
Premetto che non sono un medicogastroenterologo ma una psicologa, ma un aumento dei linfociti intraepiteliali c'è, quindi, se non c'è celiachia dovrebbe dirlo il gastroenterologo cosa è. Gli chieda se una intolleranza può dare aumento dei linfociti intraepiteliali. Francamente, mi sembra strano. E' sicura/o di aver mangiato glutine a sufficienza nelle 6 settimane precedenti la gastroscopia?
RispondiEliminaIo non sono a dieta , e mangio quasi mai la pasta però il pane si (non tutti i giorni ) . Avevo posto anche io questa domanda al gastroenterologo e lui mi disse di si , oppure ai farmaci che prendo per la pressione ( triatec ,lovibon). Lei cosa mi consiglia di fare???? Quali accertamenti????? HO letto che è una psicologa .......ma a quanto pare ne sa più di tanti altri medici ....complimenti.
EliminaRaffaella
Beh, di sicuro ho avuto diversi problemi con la diagnosi, per cui conosco alcuni errori tipici che si commettono quando si fa questo tipo di valutazione, questo, senza nulla togliere nulla ai colleghi medici.
RispondiEliminaComunque, i farmaci della pressione non mi risulta possano influire (immagino che lo abbia detto anche il suo gastroenterologo).
Il suo sembra un caso cosiddetto "borderline", cioè c'è un aumento dei linfociti ma non in quantità tale da essere diagnosticati.
Una specie di limbo fra la celiachia e la normalità.
Potrebbe trattarsi di una forma di celiachia agli esordi o una forma di Gluten Sensitivity.
In ogni caso, per riprendersi, potrebbe provare ad eliminare il glutine per un po'. Poi provare a reintegrarlo.
L'alternativa è portare tutte le analisi ad un altro gastroenterologo per un secondo consulto, magari un'equipe esperta di celiachia.
Decida con calma.
Se vorrà sentire un nuovo gastroenterologo sappia che esiste una lista di centri di eccellenza per ogni regione e l'AIC (Associazione Italiana Celiachia) potrebbe segnalarle quello a lei più vicino.
Per trovare i recapiti dell'AIC della sua regione basta cercare su google AIC + il nome della sua regione.
Ci tenga aggiornati.
I miei migliori auguri.
Buongiorno ho appena ritirato gli esami ma dovro' attendere ancora parecchio per la visita gastroenterologica... Mi può dire qualcosa? Grazie per la preziosa risposta! Locus hla-dqa1(ricerca degli alleli *0201, *03, *05) risultato : *0201 ; locus hla-dqb1 (ricerca degli alleli *02, *0302) risultato: *02
RispondiEliminaSembrerebbe esserci un aplotipo "non classico", ma ugualmente predisponente, cioè il DR7-DQ2
RispondiEliminaIn pratica, anche se non si tratta di una delle due configurazioni "tipiche" della predisposizione alla celiachia, questa configurazione risulta comunque predisponente.
Cordialmente,
Puntodivistaceliaco
Ho un figlio di 14 anni, a cui ho fatto fare una serie di analisi poichè non cresce in statura, il medico mi ha consigliato di fare anche quelli per la celiachia, che sono risultati negativi, ma dopo sono usciti i segenti esiti della Tipizzazione genomica DQ: 1* DQB1*02:01, DQA1*05.01, DRB1*03 (DQ2) ASSENTE 2* DQB1*02:02, DQA1*02.01, DRB1*07 (DQ2) ASSENTE 3* DQB1*03:02, DQA1*03.01, DRB1*04 (DQ8) PRESENTE 4* DQB1*02:01, DQA1*05.05, DRB1*11 (DQ7) PRESENTE Mi è stato detto che mio figlio è predisposto per la celiachia e di fare anche una gastrostopia per essere ancora più sicuri, mi devo preoccupare veramente?? Mi figlio quindi allo stato attuale non è ciliaco, ma che probabilità ha di diventarlo??
RispondiEliminaCome sa, la predisposizione non significa avere la malattia celiaca.
RispondiEliminaDovrebbe andare da un gastroenterologo che probabilmente, se non li ha già fatti, farà fare prima delle analisi del sangue specifiche.
Poi, se lo riterrà opportuno, anche la gastroscopia. Ma solo se lo riterrà opportuno.
Se suo figli ha fatto SOLO l''esame della tipicizzazione genetica, non si può ancora escludere che sia celiaco.
Vada da un gastroenterologo perché il medico di famiglia, a meno che non sia anche gastroenterologo, non può diagnosticare la celiachia.
O, meglio, può farlo, ma poi all'ASL non le riconoscono la diagnosi e dovrà comunque andare da un gastroenterologo.
Cordialmente,
Puntodivistaceliaco
Salve. Ho fatto la tipizzazione hla per Celiachia.
RispondiEliminaQuesti i risultati:
DQA1*0501: negativo
DQB1*0201: positivo
DQB1*0302: negativo
Da quello che leggo in rete, il laboratorio mi ha testato solo questi tre geni elencati sopra, non hanno cercato nessun altro gene ? Tipo altri geni nel locus dqa1 o Dqb1? E nemmeno i dr ? Insomma volevo sapere se devo rifare l'analisi chiedendo un esame più completo per capire per esempio se ho altri geni predisponenti. Se tutti i geni sono in coppia come posso avere solo un gene e nessun altro gene collegato ?
So che la predisposizione non significa Celiachia conclamata. Ma soffro del colon irritabile da anni, e due anni fa ho avuto infiammazione intestinale e peggioramento dei sintomi. Sono migliorata eliminando tutti i cereali e mangiando come la dieta paleo (carne pesce verdura frutta), mi concedevo però due fette di pane al farro e biscotti amaretti ogni giorno, dunque il glutine nella dieta c'era pur non in grosse quantità (2 fettine al giorno). Gli esami anti tTG erano negativi nel 2013.
Vorrei proprio avere un pannello completo di predisposizione, visto che ho già presente la catena beta del dq2, che coi miei sintomi, i pare una spia almeno di gluten sensitivity. Non ho mai fatto colon ne gastro.
Soffro da anni di basso ferro e ferritina, vitamina d e b12 bassa, eczema, panico, ansia, ecc.
Negli ultimi anni le analisi della predisposizione genetica si sono fatte più semplici dal momento che si è visto che non è necessario avere l'aplotipo completo per avere la predisposizione.
RispondiEliminaLei ha in pratica mezzo Dq2. E' una genetica non particolarmente predisponente, ma non è da escludere.
Mi concentrerei più che altro sulla possibilità di tollerare il farro (che contiene moltissimo glutine) e sulla negatività degli anti tTG.
Il ferro basso (e ferritina) possono essere causati anche da una gastrite cronica (ma Lei non ne parla).
Le consiglio un consulto da un gastroenterologo per verificare se ci sono altri sintomi che magari non ha citato o ai quali non ha fatto caso (compresa l'anamnesi familiare).
Per il panico e l'ansia, essendo psicologa, le consiglio una valutazione tramite test presso un collega (o, se fosse in zona Roma Sud, potrei effettuarla io stessa).
In realtà l'ansia e il panico sono normali, ma diventano clinici solo quando arrivano a livelli disfunzionali per la persona.
Inoltre, se dai test psicologici non emergesse alcuna evidenza psicosomatica (vedi colon irritabile), avrebbe un motivo in più per richiedere al suo gastroenterologo degli esami più approfonditi poiché spesso si da' "la colpa" a questioni psicologiche per i sintomi fisici, ma per quanto mente e psiche siano collegate e si influenzano a vicenda, se dai test non emerge alcuna componente psicosomatica, i sintomi avranno una base fisica e le indagini devono essere concentrate su quella componente.
Ma secondo lei quando mi hanno esaminato il DQB1 hanno esaminato solo il 0201 ? O hanno esaminato tutti gli alleli anche il 0202 0203 ecc ? Volevo sapere quello. Perché è vero che così si vede solo la metà DQ2, ma se avessi altri geni positivi potrebbe essere più predisponente, magari potrei anche essere un omozigote !
RispondiEliminaNon ho fatto esami invasivi, il gastroenterologo senza esami invasivi non si pronuncia su nulla, dice solo che è colon irritabile ma ho avuto la calprotectina a 300 !! Come può essere colon irritabile. Poi viene l'ansia altroché. So che i villi intestinali quando sono appiattiti si definisce celiachia, ma intanto che i villi si appiattiscono si sta male lo stesso. La sensibilità al glutine potrei averla comunque, pur non avendo ad oggi i villi piatti (oppure sì non ho fatto esami invasivi). Le Ttg si positivizzano quando il danno ai villi esiste già, prima no, dunque per questo motivo per me è fondamentale poter avere un'analisi veramente completa, ma non so a chi rivolgermi. Io sono straniera, verrei in Italia apposta per fare questo esame in un centro accreditato. Se potesse darmi un aiuto la ringrazio. Ps. zona Lombardia.
Se nella tipicizzazione HLA compaiono solo i DQ significa che quel laboratorio considera la predisposizione legata ai DQ, a prescindere dal DR.
RispondiEliminaL'esame è indicativo soprattutto quando non vi è alcuna positività, ma nel suo caso non è così.
Capisco la sua situazione, ci sono passata. Ho dovuto re-introdurre il glutine (e stare malissimo) per un errore diagnostico del primo gastroenterologo che me lo aveva escluso dalla dieta perché pensava ad una intolleranza e non alla celiachia, visto che le analisi erano negative. Ma avendo un deficit delle IgA fisso e un deficit variabile delle IgG (e 3 mesi di dieta solo con riso in bianco), la negatività degli esami era un falso negativo.
Immagino che il suo medico abbia controllato i valori totali delle immunoglobuline (di solito oggi questo controllo si fa di routine perché fa parte del protocollo di diagnosi).
Posso consigliarle di rivolgersi all'Associazione Italiana Celiachia della sua regione (http://www.aiclombardia.it).
Scriva alla segreteria e chieda un centro di eccellenza per la Celiachia. Solitamente è così che i lettori trovano gli ospedali o i professionisti più accreditati per questo tipo di diagnosi (io stessa feci così all'epoca).
I miei migliori auguri.
Puntodivistaceliaco.
Buongiorno, volevo sapere una cosa se possibile. Ho sospeso per un paio di settimane il glutine, per altre successive due settimane l'ho semplicemente ridotto. Ora è una settimana che invece l'ho reintrodotto pienamente. Volevo quindi sapere se sono sufficienti 7-10 giorni in cui mangio normalmente glutine per poter fare le analisi e non rischiare di avere un falso negativo.
RispondiEliminaGrazie anticipatamente.
Le linee guida dell'AIC (Associazione Italiana Celiachia) raccomandano 6 settimane consecutive di assunzione di glutine per evitare i falsi negativi.
RispondiEliminaBuongiorno, per la gastroscopia vale lo stesso? Per evitare falsi negativi bastano 6 settimane di assunzione di glutine?
EliminaGrazie ancora.
Per essere certi, si. Anche perché si rischia di avere un quadro borderline se le lesioni ai villi non sono ben marcate.
EliminaSalve, vorrei fare il test genetico. Ho letto però che non tutti i laboratori privati fanno il test in mod completo. Cosa devo chiedere al laboratorio dove vorrei fare le analisi per essere sicuro che il test sia completo? Grazie mille.
RispondiEliminatipicizzazione completa HLA di CLASSE II
RispondiEliminafinalizzata alla ricerca della predisposizione alla malattia celiaca
RispondiEliminaBuongiorno, una domanda: nel caso in cui si è positivi al test tramite prelievo venoso, la gastroscopia può essere fatta dove uno preferisce oppure deve rivolgersi per forza a determinate strutture?
RispondiEliminaGrazie in anticipo.
Dove preferisce. Io la feci privatamente. L'importante è che la diagnosi la faccia un gastroenterologo altrimenti l'asl non l'accetta, ai fini dell'esenzione.
RispondiEliminaBuongiorno, dopo il presentarsi periodico di una fastidiosissima dermatite
RispondiElimina( ERPETIFORME?) che mi procurava intenso prurito con gomiti natiche e ginocchia interessati, ho eseguito il test per i genotipi associati alla celiachia:
DR3-DQ2/- ASSENTE
DR3-DQ2/DR3-DQ2 ASSENTE
DR3-DQ2/DR7-DQ2 ASSENTE
DR5-DQ7/DR7-DQ2 ASSENTE
DR4-DQ8 ASSENTE
DR3-DQ2 E DR4-DQ8 ASSENTE
presenza dell'allele DQA1*05
La mia domanda è: è la tipizzazione ci classe I o II e sopratutto la presenza di quell'allele cosa puo significare? Avevo letto che la sua presenza poteva in effetti essere associata alla dermatite erpetiforme.
La tipicizzazzione HLA può dare informazioni sulla predisposizione alla malattia celiaca e sulla variante erpetiforme. Ma non è un test che stabilisce se Lei ne è affetta o no.
EliminaPer la dermatite erpetiforme il primo test che si effettua di solito è la biopsia delle lesioni della pelle (http://puntodivistaceliaco.blogspot.it/2008/10/la-dermatite-erpetiforme-dh-celiachia.html).
Si ma purtroppo il problema della sanità italiana è questo: ovviamente il test va effettuato quando c'è la dermatite perche ovviamente il prelievo va effettuato sulla cute interessata. Ebbene per ben TRE volte mi sono recato in ambulatorio ospedaliero e questi mi danno immancabilmente appuntamento dopo un mese quando la dermatite è passata. . In pratica se io vado con la dermatite loro non mi fanno il prelievo subito. Per cui sono due anni che cerco di capire o no se la mia è l'erpetiforme. Chiedevo appunto intanto se quelle indagini fatte sono di tipo I o di tipo II e se la presenza di quell'allele puo comunque essere un segnale di possibile dermatite erpetiforme.
EliminaCapisco. Valuti il costo di un esame privato.
EliminaL'esito del test genetico non mostra nessuna delle catene predisponenti complete. ma solo l'allele DQA1*05.
Direi che la probabilità sia molto bassa, ma non esclusa.
In ogni caso, un immunologo saprà darle una valutazione più precisa e affidabile.
Cordialmente,
Puntodivistaceliaco.