Parallelamente ai trials americani di cui abbiamo parlato nel precedente articolo relativo all’intervista del Prof. Fasano, in Canada il Dott. Richard Fedorak, Professore specializzato in gastroenterologia dell’ University of Alberta, sta conducendo un’altra ricerca sugli effetti del Larazati (Larazotide Acetate, ovvero l’AT1001 o pillola per la celiachia).
Ne da notizia la CTV National News di Toronto, Canada, in un articolo del 7 marzo 2010, correlato da un video [1].
Nell’intervista il Dott. Fedorak spiega gli incoraggianti risultati che il farmaco sta ottenendo nei pazienti che si sono sottoposti alla sperimentazione.
Ma la cosa che colpisce maggiormente è che la sperimentazione clinica ha dimostrato che il farmaco potrebbe persino contribuire a riparare il tessuto intestinale già danneggiato.
E a guardare la differenza delle sezioni di tessuto al microscopio elettronico nel video della CTV.ca, c’è da rimanere stupiti.
Anche in questo articolo si sottolinea che non si tratta di una cura, ma di un valido aiuto farmacologico in grado di proteggere le pareti intestinale in caso di ingestione di sporadiche (e non eccessive) quantità di glutine (ad es. quante volte avremmo voluto mangiare un pezzo di pizza o un panino in gita insieme agli altri?).
Appare evidente che il mondo scientifico si sta interessando particolarmente a questo tipo di soluzione, non solo perché è in grado di evitare la reazione autoimmune nei celiaci, ma per le altre implicazioni che a cui il farmaco potrebbe portare.
Pensiamo ad eventuali sperimentazioni su altre patologie, non solo varianti della Celiachia (es. la Celiachia Refrattaria), ma anche altri disordini immuno-mediati.
L’articolo conclude con un frase del direttore esecutivo dell’Associazione Celiachia Canadese, Jim McCarthy: “E’ incoraggiante sapere che ci possono essere terapie alternative, oltre che una stretta dieta senza glutine”.
[1] http://toronto.ctv.ca/servlet/an/local/CTVNews/20100307/Celiac_Health_100307/20100307/?hub=TorontoNewHome
Ne da notizia la CTV National News di Toronto, Canada, in un articolo del 7 marzo 2010, correlato da un video [1].
Nell’intervista il Dott. Fedorak spiega gli incoraggianti risultati che il farmaco sta ottenendo nei pazienti che si sono sottoposti alla sperimentazione.
Ma la cosa che colpisce maggiormente è che la sperimentazione clinica ha dimostrato che il farmaco potrebbe persino contribuire a riparare il tessuto intestinale già danneggiato.
E a guardare la differenza delle sezioni di tessuto al microscopio elettronico nel video della CTV.ca, c’è da rimanere stupiti.
Anche in questo articolo si sottolinea che non si tratta di una cura, ma di un valido aiuto farmacologico in grado di proteggere le pareti intestinale in caso di ingestione di sporadiche (e non eccessive) quantità di glutine (ad es. quante volte avremmo voluto mangiare un pezzo di pizza o un panino in gita insieme agli altri?).
Appare evidente che il mondo scientifico si sta interessando particolarmente a questo tipo di soluzione, non solo perché è in grado di evitare la reazione autoimmune nei celiaci, ma per le altre implicazioni che a cui il farmaco potrebbe portare.
Pensiamo ad eventuali sperimentazioni su altre patologie, non solo varianti della Celiachia (es. la Celiachia Refrattaria), ma anche altri disordini immuno-mediati.
L’articolo conclude con un frase del direttore esecutivo dell’Associazione Celiachia Canadese, Jim McCarthy: “E’ incoraggiante sapere che ci possono essere terapie alternative, oltre che una stretta dieta senza glutine”.
[1] http://toronto.ctv.ca/servlet/an/local/CTVNews/20100307/Celiac_Health_100307/20100307/?hub=TorontoNewHome
Speriamo bene....ormai sono un pò sconsolata :-(
RispondiEliminaGrazie per la news
Sonia
anche a me piacerebbe poter mangiare ogni tanto... una pasta in pasticceria!
RispondiEliminasperiamo...
ho scoperto di essere celiaco a 30 anni e per me è stata dura adesso spero vivavente che questa pillola se anke nn usata giornalmente possa essere per noi usata quando nn per causa ns ci troviamo li dove nn si è forniti di glutenfree
RispondiEliminaiuo ho 10 anni e ho scoperto di essere celiaca a 7 anni è stato brutto perchè sono sempre bambina e saper di non poter mangiare pizza e robba varia con gli amici mi far stare male :ricordo che a scuola facevano le feste e portavano pasticcini eccedera senza avvisare la mia mamma e la maestra o mi faceva lavorare oppure mi facevqa guardare come ,magiavano gli altri e appena tornavo a casa pingevo di brutto .
RispondiEliminaringrazio il dottore che ha sperimentato la pillola ! grazie di cuore
Speriamo davvero che questa pillola sia presto disponibile nelle farmacie.
RispondiEliminaUn saluto e grazie del messaggio.
Puntodivistaceliaco