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sabato 3 gennaio 2009

Elenco aggiornato prodotti senza glutine erogabili

Ecco l' elenco prodotti senza glutine erogabili dal Servizio Sanitario Nazionale, scaricabile dal sito del ministero, a questo link: http://www.ministerosalute.it/alimenti/resources/documenti/dietetica/A2(3).pdf

Il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali ha, infatti, introdotto di recente nuovi prodotti nel «registro nazionale dei prodotti dietoterapeutici senza glutine per celiaci».

Gli alimenti senza glutine acquistabili gratuitamente con i buoni erogati dalle Regioni sono identificabili grazie al logo ministeriale ufficiale che le aziende possono apporre sulle confezioni.

«Il Ministero – ha affermato il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini – è fortemente impegnato insieme alle Regioni nella piena attuazione della Legge 123 del 2005 che esprime l’obiettivo prioritario di proteggere e tutelare i diritti dei cittadini celiaci e delle loro famiglie nella vita di ogni giorno.


L’azione del Ministero è finalizzata a favorire sul territorio una diagnosi precoce della malattia e a ottimizzare la prevenzione della sue complicanze, a garantire un’alimentazione equilibrata e sicura non solo a casa ma anche durante le attività scolastiche, sportive, lavorative e le eventuali degenze ospedaliere, riconoscendo agli affetti da malattia celiaca il diritto all’erogazione gratuita dei prodotti dietoterapeutici senza glutine, a favorire l’educazione sanitaria del cittadino celiaco e della sua famiglia nonché a provvedere alla formazione e all’aggiornamento professionale del personale sanitario e degli operatori del settore turistico-ristorativo».

A dire il vero, a nostro avviso, molti di questi compiti sono in realtà assolti da associazioni (AIC), blog e siti su internet (specie relativamente alle informazioni sulla celiachia).
La parte più carente, per quanto riguarda le esperienze registrate dal nostro Blog, sembra essere proprio quella più inaspettata e cioè alcuni ambiti medico-sanitari ai quali il paziente, che ancora non sa di essere celiaco, si rivolge in prima battuta.

Occorrerebbe infatti un'informazione più capillare in questi contesti, in grado di informare sul protocollo diagnostico e post-diagnostico ogni presidio medico.
Tuttavia, queste osservazioni saranno oggetto di un nuovo post di Puntodivistaceliaco.

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