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martedì 1 aprile 2014

Analisi per la Malattia Celiaca: Specificità e sensibilità dei test

Come sappiamo, non esiste un solo tipo analisi ematiche per la diagnosi analysis della Malattia Celiaca.
Normalmente si effettuano gli :
- AGA (anticorpi anti-gliadina),
- EMA (Anticorpi anti-endomisio),
- tTG (anticorpi anti-transglutaminasi) <—I più utilizzati.
- e i nuovi DPG-AGA (anticorpi anti peptidi deamidati di gliadina).

Ma che attendibilità hanno queste analisi?
Normalmente, quando si valida l'efficacia di un test, come le analisi di ricerca anticorpi nel sangue, si fa riferimento a due variabili, la Specificità e
Sensibilità, che si esprimono con una percentuale.
La Specificità corrisponde alla probabilità che un soggetto che NON ha quella patologia risulti NEGATIVO al test, mentre la Sensibilità esprime la
probabilità che un soggetto che HA quella patologia risulti POSITIVO.
In poche parole la prima esprime la percentuale possibile di falsi positivi e la seconda dei falsi negativi.
Ma vediamo nel dettagli le nostre analisi.




L'introduzione del test degli AGA risale agli anni '80.
Esso però, rispetto ai nuovi test ha una buona sensibilità ma presenta una bassa specificità, in quanto può risultare positivo anche in altre patologie o situazioni (altre malattie infiammatorie croniche intestinali, fibrosi cistica, s. di Down, allergia, ecc...[1]).
Sono tuttavia utili nei bambini al di sotto dei 2 anni, nei casi in cui i test EMA e tTG possono risultare ancora non attendibili, e nei soggetti con deficit parziale o totale di IgA, dal momento che possono essere eseguiti anche sulla classe di tipo IgG.
Il test EMA IgA, invece ha sia specificità che sensibilità praticamente del 100% (a meno dei soggetti con deficit di IgA, dal momento che il test nella versione IgG non è così attendibile, e nei bambini molto piccoli può dar luogo a falsi negativi).
E' talmente affidabile ed attendibile negli adulti, da risultare superiore persino alle biopsie intestinali.
Infatti è in grado di rilevare l'inizio della malattia, anche quando il danno alla mucosa non è ancora cominciato.

Purtroppo è un test molto costoso perché il substrato è costituito da cellule particolari, che si ottengono o dall'esofago delle scimmie, o dal cordone
ombelicale umano [2], inoltre dipende dall'esperienza e dalla bravura dell'operatore.
Il test tTG presenta ottime perfomances, con sensibilità intorno al 96-98% e specificità del 95% [3].
Il problema che presentano è che nel 17% dei bambini celiaci al di sotto dei 2 anni risultano falsamente negative[4].

Infine abbiamo i test di ultima generazione, i DPG-AGA, anticorpi anti peptidi deamidati di gliadina, cre ricreano una situazione più vicina alla realtà, sono particolarmente utili nei deficit di IgA, dal momento che i test DPG-AGA IgG hanno specificità del 98,5% e sensibilità del 84,4%, maggiori rispetto alla classe IgA.
Il discorso sui markers sierologici della malattia celiaca ci porta però ad una considerazione.
Qualora un soggetto fosse positivo a due o più test, presenti i sintomi classici e magari anche un HLA positivo, che necessità c'è di eseguire comunque la gastroscopia con le relative analisi bioptiche?
E' chiaro che nei casi dubbi o nei falsi negativi, la gastroscopia è purtroppo un esame necessario.
Ma esistono studi che attestino la necessità della gastroscopia in casi di positività contemporanea a due o più esami ematici?
L'AIC riferisce[5] che questi studi esistono, ma che finché le diverse comunità scientifiche non converranno ad un accordo, le linee guida prevedono che si debba effettuare la gastroscopia anche in casi certi, e quindi questo esame va effettuato.
Speriamo allora che si riesca a pervenire ad un accordo, affinché questo esame, specie nei bambini o nelle donne incinte, sia evitabile, qualora gli esami più ematici risultino concordanti e non siano possibili falsi positivi.

[1] http://www.celiachia.it/news/page12.html
[2] http://www.diagnostic-center.it/morbo_celiaco.htm
[3] http://www.elasitalia.it/files/98_8_2.pdf
[4] http://www.aicemiliaromagna.it/0file/Alvisi.ppt
[5] http://it.groups.yahoo.com/group/celiachia/message/86139

205 commenti:

  1. in effetti sarebbe auspicabile che con test sierologici francamente positivi, e HLA positivo, non fosse necessario fare la gastroscopia.

    conosco un caso di una madre che non ha fatto la gastroscopia alla figlia duenne che era esattamente in queste condizioni, col risultato che la bambina sono anni che segue felicemente la dieta a-glutinata, ma non è ufficialmente o diagnosticata celiaca. essendo fortemente sintomatica a questo punto non può più fare la diagnosi standard. una situazione molto sgradevole.

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  2. la mia bambina ora ha 6 anni, sin da piccola ha avuto intolleranza alle proteine del latte con diarrea e rigurgito, i primi prick test li ho effettuati a 1 mese erano risultati positivi a b-lattoglobulina a-lattoalbumina, caseina, soia poi in seguito ho rifatto tante volte sia i prik test che i rast del sangue e sono risultati tutti negativi,nel frattempo pur seguendo dieta priva delle proteine del latte ha sempre sofferto di periodi con diarrea e periodi di stitichezza e mal di pancia, negli ultimo anno si lamenta spessissimo di mal di pancia. Ho fatto diversi esami del sangue volevo un vostro consiglio su quelli effettuati per la celiachia. Esame nel 2007 elia
    igA anti-trasglutaminasi igA 0,13 U/ml
    anti-gliadina igA 1,2 U/ml
    Elia igG Anti-trasglutaminasi igG 0,7 U/ml
    Anti-gliadina igG 13 U/ml
    valori di riferimento neg <7(U/ml) dubbio d 7..a 10...(U/ml)
    secondo esame nel 2008
    Anti Trasglutaminasi IgA-IgG
    Anti-trasglutaminasi IgA <0,1
    anti-trasglutaminasi IgG 0,0 U/ml
    Anti Gliadina IgA IgG
    Antigliadina IgA o,8 U/ml
    Anti-Gliadina IgG 15 u/ml
    valori di riferimentoi neg<7(U/ml) dubbio da 7..a 10(U/ml) pos>10(U/ml)
    Non ho più effettuato questi esami perchè il pediatra che l' ha seguita ritiene che questi valori alterati siano dovuti all'intolleranza al latte e non ha problemi di celiachia,io sono molto perplessa perchè la bambina non mangia latte e derivati tranne qualche briosce ogni tanto, però le fa male sempre la pancia e magra sembra che non assimili quello che mangia e alta 1,15 cm e pesa 18,00 kg ma soprattutto si lamenta tanto con il mal di pancia e nausea cosa devo fare?ho paura che possa trattarsi di una forma di celiachia silente (una mia cugina ha la celiachia),scusa tanto per la confusione ma ho bisogno di chiarimenti.Grazie cordiali saluti Rosy

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  3. Gentile Rosy,
    credo che quello che intendeva dire il Suo pediatra è che l'antigliadina è un esame che può avere falsi positivi, anche se è più affidabile nei bambini che negli adulti.

    Tuttavia sappiamo che senza una gastroscopia non si può avere la certezza assoluta che non sia celiachia.

    La positività di questo test alle sola classe IgG e non alla classe IgA potrebbe far pensare ad un lieve deficit degli anticorpi IgA (peraltro comune nei bimbi sotto i 7 anni).

    Quindi potrebbe chiedere al suo medico di fare un profilo delle immunoglobuline totali (IgA, IgG, IgM e già che c'è anche IgE, così verifica anche se vi è un'allergia in corso).

    Se l'esame confermasse un deficit IgA il sospetto che si tratti proprio di celiachia sarebbe più consistente (quindi la negatività all'antigliadina IgA potrebbe essere dovuta al deficit e non ad una reale negatività).

    A quel punto credo che il medico stesso potrebbe consigliarLe di sentire un gastroenterologo.

    L'alternativa è sentire il parere di un gastroenterologo si da ora.

    Saluti.

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  4. Grazie tanto per la sua risposta, ho fatto un controllo alla mia bambina un mese fà senza però ripetere gli esami per la celiachia ma ci sono quelli delle immunoglobuline
    immunoglobuline IgG 1470 mg/dl valori normali 700-1350
    immunoglobuline IgA 171 mg/dl valori di riferimento 70/200
    immunoglobuline IgM 156 valori di riferimento 50-250
    Trasferrina 213 mg/dl valori di rif. 200-320
    poi le riporto gli esami effettuati dove si trova l?asterisco ematologia
    MCV 79,4 fL
    valori di rif.(80,0-99,0)
    MCH 26,5 pg
    valori di rif.(27,0-31,0)
    NEUT% 34,0
    valori di rif. (40,0-74,0)
    LYMPH% 50,7
    valori di rif.(19,0-48,0)
    VES 12 valori di rif.1-10
    gli altri sono apposto,cosa mi consiglia devo rifare gli esami per la celiachia quali eventualmente?oppure il problema può essere di intolleranza alimentare, ma lei risulta negativa a tutti i test sia cutanei che i rast del sangue.Grazie veramente tanto per la sua attenzione saluti Rosy

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  5. Come sa non sono un medico ma mi sto laureando in psicologia.
    Posso dare pertanto solo consigli a titolo personale, in base alla mia esperienza di celiaca.

    Dalle analisi la bambina non ha alcun deficit immunologico ma ha una chiara ed evidente attivazione del sistema immunitario (le IgG sono oltre la norma) di carattere infiammatorio (la VES è superiore alla norma).

    Ha anche una leggera neutropenia, un lieve aumento dei linfociti e una quasi impercettibile anemia microcitica.

    Il sistema immunitario di sua figlia sta chiaramente combattendo contro qualcosa.

    Potrebbe essere un virus, un'infezione batterica o una malattia autoimmune come la celiachia.

    Le consiglio un buon gastroenterologo perché a questo punto indagare a fondo sulla celiachia diventa importante.

    Ci faccia sapere.

    Cordialmente,

    Patrizia.

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  6. buongiorno! finalmente dopo una settimana ho ritirato le analisi del sangue che mi sono state prescritte dal medico.
    ho 19 anni e peso 61kg e da diverse settimane ogni volta che mangiavo qualcosa contente glutine avevo problemi di digestione e forti dolori addominali!prima non avevo mai avuto problemi simili,allora ho voluto fare le analisi complete del sangue.dal giorno dopo ho provato a eliminare il glutine e come per magia mi è sparito qualsiasi problema!.
    oggi ho ritirato le analisi e questi sono i risultati:

    emocromo completo: tutto nella norma
    formula leucocitaria:tutto nella norma tranne lc eosinofili 9,6%
    S-ASPARTATO AMINO-TRANS 26
    S-ALANINA AMINOTRASFERASI 52
    S-TIROXINA(FT4) 1,12
    S-TSH(TIREOTROPINA) 3,67 E IN PARTE C'è SCRITTO (IPERTIROIDISMO <0,01)
    ANTICORPI ANTI TRANS GLUTAMINASI IGA 0,5

    guardando le analisi non dovrei essere celiaco ma allora non capisco perchè quando mangio qualcosa contente glutine(sopratutto pasta) mi ritornano le stessi problemi a volte in maniera lieve,altre forti.

    vorrei sapere se sono ciliaco o devo fare altre analisi PERCHè MAGARI è SOLO UN FALO POSITIVO? grazie

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  7. Salve,
    Come sa non sono un medico, ma studio psicologia.
    Posso solo dirLe, che il glutine è una colla alimentare e spesso è difficile da digerire.

    Pertanto il Suo miglioramento potrebbe essere legato ad un alleggerimento del lavoro che lo stomaco e il duodeno devono compiere con il glutine.

    In ogni caso, se dovesse avere ancora problemi con il glutine dovrà chiedere al suo medico altri esami, compresi quelli endoscopici.
    Buona Pasqua.

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  8. buongiorno,lei non sarà un medico ma se ne intende molto! complimenti!
    allora ieri sbadatamente ho ingerito glutine (un panino con il prosciutto)e dopo alcune ore mi sono venuti subito problemi all'intestino!
    sicuramente dovrò fare altri esami,e come dice lei l'unico che mi rimane per sapere se questa intolleranza è legata alla celiachia è quello endoscopico....la terrò informata
    grazie matteo

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  9. Grazie Matteo.

    Si ricordi che gli esami endoscopici sono sensibili alla dieta senza glutine e potrebbero dare luogo a falsi negativi se la dieta è protratta per molto tempo.

    A presto.

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  10. ok allora quando lo farò passerò almeno 3 settimane a inserire di nuovo glutine nella mia dieta cosi sarò sicuro che non vi siano falsi positivi!

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  11. Buongiorno, mia figlia di 21 mesi ha eseguito i test per la celiachia con questi risultati:
    Emoglobina 14.8 (10.5-14.0)
    Eritrociti 5.46 (3.70-5.00)
    Ematocrito 43.5 (29.0-40.0)
    Ferro 129 (37-145)
    Transferrina (326 (193-349)
    Ferritina 16 (13-150)
    Proteina C reattiva <0.3 (<10)
    igG 496 (424-1135)
    igA 16 (14-106)
    igM 100 (33-173)
    Ab anti gliadina igA <7 (<7)
    Ab anti transglutaminasi igA 17.0 (positivo >10)
    (questi penso siano i più significativi)
    Adesso sono in attesa degli esami eseguiti in un ospedale di Milano. Il gastroenterologo ha espresso qualche titubanza sulla celiachia in quanto la bambina è attivissima anche se non "cicciotta" considerando tutto quello che mangia. E' alta 81 cm e pesa 10,1 kg. Non ha problemi di rigurgito (quelli li aveva appena nata) però ha praticamente sempre avuto feci piuttosto "morbide" c'era anche un periodo in cui erano molto liquide con palline bianche all'interno. Non si lamenta assolutamente di nessun tipo di dolore addominale. Lo zio paterno è celiaco, e la nonna paterna ha l'artrite reumatoide. Sarà celiachia?

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  12. Purtroppo molti studi dimostrano che il fatto che la bambina sia "in carne", non esclude in alcun modo la malattia celiaca.

    La celiachia non è uguale per tutti nei suoi sintomi e il malassorbimento è sempre selettivo. C'è stata gente che al momento della diagnosi era addirittura obesa.

    Le analisi ematiche sono positive per la celiachia. Potrebbe trattarsi di falsi positivi, oppure essere proprio celiaca.

    Di sicuro vanno fatte altre indagini (la gastroscopia con le biopsie dei villi toglierebbe ogni dubbio) dal momento che le analisi sono positive (le analisi di classe IgA hanno una buona sensibilità nei bambini) ed esistono casi di celiachia all'interno della famiglia.
    Il protocollo diagnostico prevede la gastroscopia in caso di analisi positive.

    Cordiali Saluti.

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    1. Buonasera io qualche mese fa ho fatto i transglutaminasi di cui il valore 121, 6. Successivamente ho fatto una gastroscopia più biopsia in parole povere i villi sn appiattiti e un malassorbimento tipo celiachia. Dopo la risposta deltesto ististologico ho iniziato una dieta senza gglutine inseguito mi sono rivolta al mio dottore mi ha detto che dovevo fare gli anti endomisio quest ultimo é uscito presente (1:20) se vi è possibile mi potete dare una risposta nn ci capisco più nulla. Ci sono o nn ci sono ?

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    2. Nonostante la dieta senza glutine gli anticorpi antiendomisio sono ancora presenti perché perché ci vuole tempo affinché la risposta immunitaria si stabilizzi. E' normale. Alcuni soggetti ci mettono 2,3 mesi, altri anche molto di più.
      Non mi è chiaro se il gastroenterologo ha scritto il foglio di diagnosi di celiachia e in base a quello lei sia andata all'asl per l'esenzione.

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  13. salve ,mio figlio e' da un po' di tempo ke soffre di forti mal di stomaco accompagnati da nausea.Dopo un consulto con il gastroenterologo gli ha fatto una gastroscopia!!!!dal referto in esame:1.stomaco:antro,Biopsia endoscopica 2.Duodeno,Biopsia endoscopica.Descrizione macroscopica:campione biopticocostituito da tre frammenti.DIAGNOSI: 1.gastrite cronica prevalentemente superficiale,non si reperta infezione da helicobacter p.2.frammenti di mucosa duodenale sede di flogosi cronica. grazie !!!

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  14. Salve.
    Per comprendere la causa dell'infiammazione duodenale occorre richiedere la conta dei linfociti intaepiteliali e il rapporto cripta/villo.

    In poche parole, deve richiedere l'analisi specifica sulle biopsie duodenali prevista dal protocollo di diagnosi della malattia celiaca.

    Ne parli con il gastroenterologo.
    Cordialmente,
    Patrizia.

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  15. Ciao, ho letto con interesse vari post del suo blog.
    Ho 25 anni, da circa dieci anni soffro di colite che era stata definita "nervosa", e avevo momenti di diarrea e periodi normali.

    Da qualche mese soffrivo di diarrea continua, così ho fatto una dieta "da diarrea", cioè pasta in bianco, pane, patate, carne bianca ecc..., ho fatto l'antibiotico intestinale e mi era passata, ma appena smesso ha ricominciato. Il mio medico mi ha fatto fare le analisi per la celiachia, e sono risultate positive.
    Nel dettaglio:

    S-Anticorpi anti Endomisio POSITIVO ++
    S-Anticorpi anti Transglutaminasi 25.0 (negativo <7)

    Ho cominciato la dieta senza glutine, e i miglioramenti sono arrivati subito. Niente più diarrea e anzi un'attività intestinale normale, che mi è sembrata quasi un miracolo.
    Poi il dottore mi ha fatto la richiesta per la visita dal gastroenterologo, che devo ancora fare.
    A parte la paura della gastroscopia, volevo chiedere: è sicuro che mi diranno di farla? Ed è già sicura la diagnosi di celiachia?
    La ringrazio molto,
    Sara

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  16. Salve Sara.

    Purtroppo il fatto che Lei sia già a dieta senza glutine è un problema perché la gastroscopia si fa quando si mangia ancora glutine o potrebbe avere dei falsi negativi.

    Il protocollo della malattia celiaca prevede di reintrodurre il glutine per almeno 6 settimane consecutive prima di fare la gastroscopia.

    Se Lei vuole avere una diagnosi certa e l'esenzione del SSN allora la gastroscopia è indispensabile.
    Al momento, infatti, è l'unico modo per avere la certezza della diagnosi e l'ASL rilascia l'esenzione solo a seguito della gastroscopia con le biopsie duodenali insieme al certificato di diagnosi del gastroenterologo. Alcune ASL chiedono solo il certificato di diagnosi del gastroenterologo, ma è loro facoltà chiedere di vedere anche l'esito delle biopsie.

    La gastroscopia si può fare anche con la sedazione profonda (di solito fanno solo una leggera sedazione con il valium), nella quale si dorme per tutta la durata dell'esame endoscopico.

    Potrebbe accordarsi con il gastroenterologo.
    Io la feci così (ma a pagamento) e praticamente mi sono fatta una splendida dormita e mi sono svegliata benissimo, solo un pò intontita.

    Auguri.
    Patrizia.

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  17. Salve, io vorrei solo fare qualche semplice domanda.
    Ho 32 e ho sempre sofferto di disturbi intestinali che sono sempre stati ricondotti al nervosismo e all'ansia. Anch'io ho sofferto di lunghi periodi di diarrea, fortunatamente adesso va un pò meglio ma da diversi mesi soffro di astenia. La diagnosi è fibromialgia, ma io sono sempre alla ricerca di risposte più chiare perchè una positività, secondo il medico aspecifica agli ANA e su internet oggi ho letto che potrebbero, gli anticorpi della celiachia, causare un'alterazione di tipo autoimmune. Anni fa ho fatto delle analisi per la celiachia perchè si presentava di frequente un pò di anemia, ma era risultato negativo. Così adesso il mio medico non ha ritenuto necessario ripeterlo. Ho fatto anche dei controlli gastroscopici, qualche tempo fa, perchè ho l'esogagite e mi chiedevo se il medico possa semplicemente notare delle anomalie o se sia necessario comuqnue un esame bioptico.
    Beh, la mia domanda è questa: potrebbe trattarsi di celiachia? Può essere che un esame che 6 anni fa ha dato esito negativo, adesso possa risultare positivo? Da un anno non faccio altro che fare esami del sangue, mi sembra di essere una cavia da laboratorio... ma vorrei davvero trovare qualcuno che mi dica chiaramente cosa ho, punto.
    Saluti.

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  18. La celiachia è una malattia autoimmune che, fortunatamente, ha una causa scatenante esterna, cioé il glutine.

    Nel suo caso non è chiaro che indigini endoscopiche furono fatte (le biopsie possono essere fatte anche solo allo stomaco, ma la celiachia è una malattia duodenale) e, comunque, se non furono contati i linfociti intraepiteliali e il rapporto cripta/villo, l'esame non era specifico per la malattia celiaca.

    In ogni caso, come tutte le malattie autoimmuni, anche la celiachia può manifestarsi in età adulta. Cioé si può nascere con una predisposizione genetica, ma poiché si tratta di una malattia mutltifattoriale, se non ci sono fattori scatenanti (spesso esterni, come stress o traumi molto forti psico-fisici) può non manifestarsi per il resto della vita.

    Personalmente prima della diagnosi avevo un'astenia così forte che non riuscivo a fare nemmeno una rampa di scale, ma l'astenia non ha una sola causa.

    Ad esempio bisogna vedere quando si presenta la mancanza di forze e di che entità di tratta perché persino alcune lievi patologie cardiache possono causarla.

    Se Lei ha un malassorbimento (cosa che si verifica con diverse analisi delle urine e del sangue) si potrebbe ipotizzare una causa infiammatoria intestinale.

    I sintomi della celiachia sono diversi, pertanto non sempre il quadro clinico è collegabile. Ci sono persone persino asintomatiche che lo scoprono per caso o per una forte carenza di ferro.

    Il mio consiglio è di sentire un gastroenterologo e mostrargli le analisi fin ora fatte. Sarà lui a dire se è necessario una nuova gastroscopia o no e, magari, sentire anche altri specialisti (se il problema dell'astenia è particolarmente forte).

    La diagnosi della fibromialgia è moto discussa in ambito medico, anche perché non si tratta di una malattia ma di una sindrome; vale a dire che non ha una eziogenesi certa e/o univoca, non se ne conosce con certezza la causa ma solo una serie di sintomi. Quindi, a volte può nascondere altre cause, magari banali, ma conosciute e che necessitano comunque di cure specifiche.

    I miei migliori auguri.
    Patrizia
    Puntodivistaceliaco

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  19. Salve, ho 46 anni è ho eseguito delle analisi per la celiachia, in quanto soffro di dolori allo stomaco e soprattutto di gonfiori insopportabili. Quello che il mio medico mi ha prescritto è stato :
    Anti -Transglutaminasi tiss. Anticorpi IgG risultato 29,0 <20 neg >25 pos
    Anti - Transglutaminasi tiss. Anticorpi IgA risultato <20 <20 neg >25 pos
    Anti-Endomisio negativo

    Come devo interpretare questi risultati?
    E' il caso di fare altri esami del sangue (se ci sono) che potrei effettuare? Pensa sia il caso di effettuare un' endoscopia?
    Grazie

    RispondiElimina
  20. Chiaramente questi interrogativi dovrebbero essere indirizzati al proprio medico di base che dobbiamo "sfruttare" per farci spiegare le cose e farci dire qual è l'iter da seguire.

    In ogni caso, come consiglio, Le posso dire di rivolgersi ad un gastroenterologo, mostrargli gli esami, perché con molta probabilità dovrà fare una gastroscopia con biopsie per sospetta celiachia.

    La positività delle Anti transglutaminasi tissutale è un possibile sintomo di celiachia, ma senza la gastroscopia non può avere una diagnosi certa.

    Si ricordi che solo il gastroenterologo (o una struttura ospedaliera) può certificare la malattia celiaca, non il medico di base. E si ricordi che, finché non farà la gastroscopia, DEVE continuare a mangiare glutine, altrimenti rischia un esame con un falso negativo.

    Auguri e ci tenga aggiornati.
    Patrizia.
    Puntodivistaceliaco.

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  21. Buongiorno,
    in seguito ad un forte dimagrimento avuto 7 mesi fa e ad una tiroidite autoimmune sono stata ricoverata per accertamenti e mi hanno fatto una gastroscopia che ha evidenziato la presenza di ernia iatale e cardias incontinente. Durante l'esame mi hanno fatto biopsie per celiachia.
    Esame istologico duodeno:
    mucosa duodenale con morfologia dei villi e cripte nel complesso regolare, linfociti T CD3+ intraepiteliali sono circa 40/100 enterociti. Non si esclude forma malattia celiaca infiltrativa. Utili indagini siero immunologiche.
    Anti Gliadina IgG 2,7 val. riferimento 0,0-18,0
    Anti Gliadina IgA 24,4 val. riferimento 0,0-18,0
    Transglutaminasi tTG IgA 2,1 val. riferimento 0,0-18,0
    TRANSGLUTAMINASI tTG IgG 2,8 val. riferimento 0,0-18,0
    Come interpretare questi risultati ?
    Sono celiaca oppure no?
    Aggiungo che ho carenza di potassio e vitamina D.

    Grazie
    M.Grazia Venturi

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  22. Salve io ho fatto l'esame per la Celiachia..il mio medico però sulla ricetta ha scritto: Anticorpi antitransglutaminasi-sospetta celiachia.Vorrei sapere se ha scritto correttamente sull'impegnativa,dato che esistono vari tipi di analisi per verificare la celiachia.GRAZIE

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  23. Da quello che sembra, le verranno effettuate solo alcune delle analisi ematiche che normalmente si effettuano nella diagnosi. Il medico avrà considerato sufficiente fare solo il dosaggio degli eventuali anticorpi anti-transglutaminsi, ma non è chiaro se chiede di farle sia di tipi IgG che di tipo IgA.

    In realtà se ne possono fare altre (come vedrà nell'articolo di sopra o negli altri articoli del blog).
    In ogni caso la celiachia viene diagnosticata dal gastroenterologo dopo la gastroscopia con biospie duodenali. Quello delle analisi ematiche è solo un primo passo, ma anche se fossero negative, non si può escludere che lei sia celiaco (soprattutto perché non sono state prescritte le analisi relative a possibili deficit di immunoglobuline).
    In poche parole, faccia le analisi che le ha prescritto, anche se non sono tutte quelle che è possibile effettuare, ma se sono negative e ha ancora problemi, si rivolga ad un gastroenterologo.

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    1. Grazie per la rapidità della risposta e per il blog stesso.. a mio avviso fondamentale per una corretta informazione sulla patologia, ancora non tanto conosciuta.Rosy

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  24. salve, complimenti per il tuo blog davvero utile e chiaro, ti espongo il mio problema: qualche anno fa ho perso peso, avevo disturbi intestinali e psoriasi così ho fatto le analisi del sangue per sospetta celiachia ma sono risultati negativi, nonostante questo il gastroenterologo ha voluto effettuare la gastro e il risultatoè stato minimo appiattimento dei villi, villi normoconformati, lieve infiltrato linfoplasmacellulare. I sintomi da allora non sono migliorati così in seguito ai valori di ferritina sempre bassissimi che non rispondono alla terapia marziale ho effettuato di nuovo la semiologia della celiachia che hanno documentato la sola positività degli aga iga (18,1 <5.5=negativo).
    Ora il gastroenterologo mi ha consigliato di eseguire lo studio molecolare per la celiachia e solo se positivo una nuova gastro.....che ne pensi?

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  25. Posso dirLe che non è un inter previsto nel protocollo. La celiachia ha un protocollo da seguire e la gastro si fa una sola volta.
    Eventuali gastro successive sono state eliminate anche dal protocollo di follow up.
    Posso immaginare però che forse il Suo gastroenterologo possa sospettare che al momento della prima indagine Lei aveva eliminato il glutine. Allora si spiegherebbe per quale motivo vuole rifarla.
    Non è chiaro che classificazione di Marsh Le hanno attribuito e soprattutto se le LIE (linfociti intraepiletiali) erano maggiori di 25/100.

    Se già è stato classificato in classe II, con la positività IgA e l'HLA positivo (cosa che adesso dovrà fare) dovrebbe esserci diagnosi di celiachia (sempre secondo il protocollo AIC). Non una nuova gastro.
    A meno che la prima non avesse portato ad errori (es. biopsie non orientate).
    Credo che debba chiedere al suo gastroenterologo la classificazione, qualora non l'abbia scritta il patologo e spiegargli gentilmente perché vuole rifare la gastro, a meno che Lei non sappia già di aver mangiato poco glutine prima della gastro effettuata.

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  26. grazie per la risposta tempestiva, il problema è che all'epoca la sieroòogia era negativa mentre ora le aga sono positive e che nel referto dell'esame istologico sulla mucosa duodenale è scritto solo che a livello della lamina propria è presente lieve filtrato flogistico linfoplasmacellulare e niente di più. Ora la mia domanda è questa: è possibile che 5 anni fa la celiachia fosse agli esordi e ora si stia manifestando?

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  27. Si, è possibile. Le malattie autoimmuni hanno una matrice genetica e alcuni geni non solo devono essere presenti, ma devono anche essere "attivi" (si chiama "espressione" genica). I geni devono essere quindi "espressi".
    La valutazione delle biopsie relative alla prima gastroscopia non è stata fatta secondo il protocollo di diagnosi (manca praticamente la valutazione specifica che si fa nella celiachia, cioè la conta dei linfociti e il rapporto cripta/villo). Praticamente il patologo le ha solo viste al microscopio e basta.
    Si assicuri, attraverso il Suo gastroenterologo, che questa volta invece siano esaminate secondo le linee guida per i patologi e che il gastroenterologo lo scriva (al patologo) che vuole la classificazione di Marsh-Oberhuber o sarà nuovamente inutile. Senza quella non c'è diagnosi.
    Ci faccia sapere.
    Cordialmente,
    Dott.ssa Guarino
    Puntodivistaceliaco

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  28. Buon giorno.Complimenti per il blog utilissimo e per aver messo la sua esperienza personale a disposizione di tutti.
    Volevo farle qualche domanda.
    Ho una figlia di 15 mesi, ho avuto difficoltà con l'introduzione del glutine, quando ci provai la prima volta le vennero dolori fortissimi all'intestino e così anche al secondo tentativo ripetuto a un mese di distanza.Poi verso i 12 mesi l'ho introdotto in modo graduale e non è stata male come le prime 2 volte.
    Però mia figlia continua ad avere una stitichezza superostinata ( il pediatra dice che a volte la celiachia lo fa), ha sempre la pancia dolorante e gonfia come un pallone e nonostante mangi come un porcellino sono 6 mesi che non cresce.
    A maggio è stata ricoverata a Siena e le hanno diagnosticato l'epilessia e le analisi per la celiachia sono negative però mi hanno detto che potrebbero non essere veritiere perchè mia figlia (come me) ha un'immunodeficenza di IGA probabilmente congenita.
    Cosa posso fare per essere sicura di non danneggiare mia figlia continuando a darle alimenti con il glutine?
    Il nostro pediatra ci ha consigliato di farle fare una dieta senza glutine x vedere se la situazione migliora ( dolori addominali, insonnia, irratibilità all'inverosimile e stitichezza).
    Mi chiedevo, dopo quanto tempo senza glutine si dovrebbero vedere miglioramenti?
    La ringrazio e mi scuso per l'essermi dilungata.
    Eleonora P.

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  29. Salve Eleonora. Intanto bisogna capire quali analisi del sangue sono state fatte perché non tutte sono invalidate con il deficit di IgA. Ad esempio le AGA per gli anticorpi anti peptidi deamidati sono indicate proprio in questi casi.
    In una bimba così piccola i villi ricrescono velocemente quindi se il pediatra ha detto di provare una dieta senza glutine, almeno per 3-4 andrebbe fatta. In ogni caso, se dopo 6 mesi, non si notano differenze, evidentemente non è nè celiaca nè intollerante.
    I miei migliori auguri.
    Dott.ssa Guarino

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    Risposte
    1. Grazie per la celere risposta. Non credo che abbia fatto le AGA ma mi informerò appena riesco a parlare con l'ospedale.
      Quando parla di 3/4 si riferisce a mesi o settimane?
      Grazie mille.

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  30. salve, vorrei sapere quali esami fare per diagnosticare un possibile celiachia, visto che il medico me li ha prescritti parzialmente.Cosa mi deve scrivere nella richiesta?Ci sono ancora molti ignoranti.
    la mia bimba di 19 mesi quali esami dovrebbe fare?Mi scrive per favore cosa dovrebbe scrivere il pediatra sulla richiesta per fare i nuovi test?non vorrei correre il rischio di fare il prelievo 2 volte!grazie

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  31. Gentile lettore, gli esami sono quelli descritti nel post.

    Puntodivistaceliaco.

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  32. salve,vorrei un'informazione.se un bambino risulta negativo al prelievo per la celiachia e 2 anni, può diventare positivo in seguito?Serve ripeterlo con l'età o no?Se un adulto risulta negativo con il passare degli anni può diventare positivo ai test?Grazie

    RispondiElimina
  33. La celiachia è una malattia autoimmune e, come tale, può attivarsi in qualsiasi momento della vita. Potrebbe accadere per un forte stess psicofisico, a patto di essere geneticamente predisposti. Ciò non significa però che si debba controllare continuamente con le analisi.

    Di solito ci sono condizioni di rischio alte per chi è geneticamente predisposto e ha un parente di primo grado celiaco (e/o con altre malattie autoimmuni). In quesi casi molti medici usano prescrivere un controllo ogni 2 anni.

    RispondiElimina
  34. Salve a tutti!!!!! Oggi mi sono arrivati gli esiti di alcuni esami che il mio gastoenterologo mi ha prescritto. Unico problema non capisco niente!!!! Potete aiutarmi?
    Ab antiendomisio igA EMA 1:5 (valori rif. <1:10
    Ab anti transglutamitasi igA <0,20
    Ab anti gliaadina deamidata igA 2 (valori rif. 0-50)
    Ab anti gliadina deamidata igG 16 (valori rif 0-50)
    Ab anti trasglutamitasi igG 1 (valori rif 0-25)
    Dosaggio igA 4
    Potete aiutarmi a capire se soffro di celiachia?
    Grazie

    RispondiElimina
  35. Le analisi, da quello che ha scritto, sembrano negative. Tuttavia sono un pò "mosse". Di solito in questi casi i medici consigliano di ripeterle dopo 3-6 mesi. Veda cosa le dirà il Suo medico.
    Cordialmente,
    Puntodivistaceliaco.

    RispondiElimina
  36. Salve a tutti!!!! Oggi mi sono arrivati per posta altri esiti che riporto;
    DQA1*05 presente
    DQB1*02 presente
    DQB1*03:02 assente
    DQ2 positivo
    DQ8 negativo
    Potete aiutarmi a capirci qualcosa purtroppo visto il periodo il mio medico e' in ferie!!!!
    Grazie a tutti

    RispondiElimina
  37. Significa che Lei è predisposta/o geneticamente alla malattia celiaca. Non significa che sia celiaca, non è quello l'esame che si effettua per vedere se si è celiaci o no, ma indica che la sua genetica è predisponente.
    Saluti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie x la sua risposta e' quello che immaginavo anch'io visto che in questi giorni mi sono un po' documentata su internet!!!!! A questo punto forse l'unico rimedio sara' quello di ewffettuare una gastroscopia.......ma secondo lei dovro' variare la mia alimentazione per non incorrere in futuro a qualche tipo di patologia?
      Un'ultima domanda a mio padre e' stata diagnosticata un'artrite reumatoide, e da un po' di tempo soffre di continui mal di pancia e a problemi di intestino(nel senso che fa fatica) ha effettuato una colon che oltre ad evidenziare la presenza di un "polpetto" altro non ha fatto.
      Ora le chiedo potrebbe anche lui soffrire di celiachia visto che leggendo qua e la ho trovato che quasi il 70% dei pazienti con artrite reumatoide soffre anche di celiachia?
      Grazie tanto per il prezioso aiuto!!!!
      Chiara

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  38. Come Lei stessa ha evidenziato, la co-presenza di 2 patologie autoimmuni è una condizione molto frequente.

    Ne parliamo in questo post:

    http://puntodivistaceliaco.blogspot.it/2008/12/celiachia-e-malattie-autoimmuni.html

    Variare la dieta è sempre una buona abitudine, ma la celiachia si attiva (come tutte le malattie autoimmuni, quindi multifattoriali) per uno stress psicofisico, una malattia, un sforzo fisico importante, vaccini, traumi, ecc..

    RispondiElimina
  39. Buonasera a tutti oggi ho ricevuto gli esiti della gastroscopia. Riporto:
    Lembo di mucosa duodenale con lieve incremento dei linfociti intraepiteriali iel max CD3+IHC:45%
    Quadro di cillopatia di grado 1 secondo marsh oberhuber.
    Potete aiutarmi a capirci qualcosa????????
    Grazie in anticipo Chiara

    RispondiElimina
  40. Significa che c'è una infiammazione e un interessamento dei villi intestinali. Deve andare dal gastroenterologo (e NON il medico di base) a farsi fare la diagnosi. Si spera che, se gli esami del sangue erano positivi, il gastroenterologo possa fare la diagnosi di celiachia. Tuttavia, da protocollo, la classificazione di 1 grado della scala di Marsh-oberhuber è insufficiente per essere diagnosticati celiaci. Di solito è un caso borderline.

    Ripeto, di solito, perché molto dipende da altre analisi.
    La diagnosi è certa con la classificazione 3a, 3b o 3c e spesso posta con la 2c. Ma è raro che venga fatta in casi di 1 grado, ma tutto dipenderà dalle altre informazioni che il gastroenterologo avrà a disposizione. SOLO il gastroenterologo può fare la diagnosi, non il medico di base.

    RispondiElimina
  41. Grazie mille per la velocita' nel rispondermi!! Andro' a giorni dal gastroenterologo grazie ancora!!!!!

    RispondiElimina
  42. Salve sono una mamma di un bimbo di quasi due anni.Riassumo brevemente la mia storia. Il mio bambino ha 22 mesi e pesa 10kg per un altezza di 83 cm intorno ai 9 mesi ha subito un leggero arresto della crescita e la dott.ssa ha ritenuto eseguire gli analisi del sangue. Dopo aver effettuato i primi analisi mi ha suggerito una visita dal gastroenterologo, siamo andati abbiamo effettuato esame occulto delle feci, test del sudore e nuovamente intorno al 20 luglio 2012 gli esami del sangue.La mia pediatra leggendoli e' in dubbio (come al solito) e vuole farci ritornare dallo specialista perche' gli esami nn la convincono e secondo lei il medico ci fara fare la gastro cosa che premetto NON VOGLIO FARE!!! Questi sono gli esiti mi saprebbe aiutare nel capirli? la visita dal medico e' tra un mese GRAZIE ANTICIPATE
    AGA:
    DGP IgG 73,39 Positivo
    DGP IgA 0,75 Negativo

    IgG 2,0 negat.
    IgA 0,2 Negat.
    TIP SIEROLOGICA HLA CLASSE II
    HLA DR 7
    HLA DR 11
    HLA DRw 52
    HLA DRw 53
    HLA DQ 2
    HLA DQ 7
    Il bambino era leggermente raffreddato durante questi esami e dico solo un ultima cosa mio figlio non ha alcun disturbo e ultimamente in due mesi e' cresciuto di 800 gr.
    Grazie ancora ANNA

    RispondiElimina
  43. La prima parte (AGA) sono gli esami della antigliadina deamidata (AGA DGP), molto specifici. Nella seconda parte ci sono i "vecchi" esami di antigliadina (non deamidata), meno specifici.
    Poi c'è la predisposizione genetica alla celiachia.

    Dagli esami sembra che ci sia un solo valore dubbio (se fosse stato positivo anche quello IgA DGP o gli altri, allora la possibilità che suo figlio sia celiaco sarebbe stata alta).
    Ma con un solo valore, in un bambino molto piccolo, potrebbe anche essere un falso positivo, anche se andrebbe ripetuto.

    La predisposizione genetica per la malattia celiaca sembra esserci (DQ2), anche se, scritti in questo modo, non è certo (di solito scrivono "presente" di fianco). Ma immagino che il fatto che l'abbiano scritto equivalga ad averlo trovato.

    Se non vuole fare la gastroscopia potrebbe (a mio modesto parere) ripetere le analisi fra 3 mesi, aggiungendoci anche i dosaggi totali di tutte le immunoglobuline.

    Cordialmente,
    Puntodivistaceliaco.

    RispondiElimina
  44. Grazie di cuore!!! Le immunoglobuline g-a-m- sono:
    G 7,34
    A 0,32
    M 1,11
    E 4,75
    pero' ripeto era raffreddato in quel periodo!!!
    Cmq in parte mi ha tranquillizzata la mia pediatra mi ha subito spaventata cmq Grazie ancora la terro' informata!!!
    Anna

    RispondiElimina
  45. Senza i valori di riferimento non riesco a leggerli (cambiano a seconda del kit di analisi). Controlli i livelli delle IgE (allergie).

    RispondiElimina
  46. Buongiorno, sono la mamma di una bambina di due anni, all'aspetto sana, ma con qualche sospetto di celiachia per parentela(mia sorella, zia della bimba, celiaca)e feci senza consistenza (da sempre). La pediatra ha suggerito il controllo del sangue, ritirato da me questa mattina con soddisfazione in quanto dalla mia lettura (inesperta) sembra la bimba non abbia nulla; tuttavia leggendo l'elenco sopra riportato, mi viene il sospetto che le analisi ordinatemi non siano sufficienti ad esprimere un esito certo...me le potrebbe gentilmente interpretare? grazie
    Iga anti transglutaminasi < 0.1 U/ml
    < 7 negativo / 7.1 - 10 dubbio / > 10 positivo
    Ab antiendomisio NEGATIVO
    non trovo le Ig antitransglutaminasi e nemmeno gli AGA e le Igg totali ; sotto la elettroforesi delle proteine trovo questi valori (sono le igg totali??)
    IgG 717 mg/dl (riferimento 172-1570)
    IgA 57 mg/dl (1-236)
    IgM 105 mg/dl (17-242)
    mi perdoni l'ignoranza
    grazie ancora

    RispondiElimina
  47. Salve, i 3 valori finali sono gli anticorpi totali e siccome sono perfetti, le analisi che ha scritto prima sono attendibili. Quindi, dalle analisi la bimba non ha anticorpi specifici per la celiachia (sempre se prima di farle aveva mangiato glutine, cioé nelle settimane precedenti l'esame).
    Spero di esserLe stata utile.

    Cordialmente,
    Dott.ssa Guarino.

    RispondiElimina
  48. Gentili esperti,
    ho 32 anni, con l'esordio di diabete di tipo I a 17 anni,per la presenza di autoimmunità eseguo ogni 5-6 anni gli esami per la determinazione gli anticorpi specifici nella diagnosi la celiachia.
    Le volte precedenti (nel 1998 e nel 2006) gli esami erano risultati negativi.
    Ho appena ricevuto l'esito degli ultimi esami (ottobre 2012):
    - antic. anti Transglutaminasi IgA < 4 U/ml test neg < 4
    - antic. anti Transglutaminasi IgG < 6 U/ml test neg < 6
    - antic. anti Edomisio 1/10 test neg < 1/10 Debolm. positivo

    In definitiva i primi due sono negativi, mentre gli antic. anti Edomisio con un valore di 1/10 sono debolmente positivi.
    Come devo interpretare questi risultati? Un valore debolmente positivo è in questo caso un dato che fa propendere quasi certamente per la diagnosi di celiachia o può essere un dato insignificante?

    Vi ringrazio per l'attenzione
    Cordiali Saluti
    Matteo

    RispondiElimina
  49. L'antiendomisio è un valore verificato da un tecnico, quindi è operatore dipendente. Se fosse nettamente positivo avrebbe sicuramente una importanza molto alta. In ogni caso, la situazione è da verificare con ulteriori esami.

    Potrebbe richiedere di fare i nuovi test DPG-AGA (anticorpi anti peptidi deamidati di gliadina) che spesso hanno dato risposte più nette.

    Cordialmente,
    Puntodivistaceliaco.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie per aver risposto al quesito;

      oltre a questi nuovi test è opportuno ripetere anche gli anticorpi anti endomisio per verificare se il valore debolmente positivo viene confermato?

      Se venisse confermato, una celiachia diagnosticata con un valore "debolmente positivo" corrisponde ad una forma "lieve" oppure la celiachia comunque sia diagnosticata si manifesta sempre grado di "aggressività"?

      Grazie, Matteo

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  50. No, o si è celiaci o no.

    L'attivazione più o meno forte del sistema immunitario è dinamica.
    Dipende dallo stadio (iniziale o conclamato) della malattia e da come il sistema immunitario si trova in quel momento. E' una reazione simile al comportamento rispetto ad un qualsiasi virus: non tutti rispondono nella stessa maniera e, persino per la stessa persona, può dipendere da come ci si trova in quel momento (lo stress influenza moltissimo le reazioni del sistema immunitario).

    Rifare l'antiendomisio ha senso solo se cambia laboraotorio di analisi, poiché cambiano i tecnici che eseguiranno il test che, ripeto, è operatore dipendente.
    Cordialmente,

    RispondiElimina
  51. Buonasera a tutti qualche giorno fa mi e' stata diagnosticata la celiachia la mia e' una domanda un po' piu' burocratica.....sono stata seguita durante tutto l'iter privatamente la gastro mi e' stata fatta in una clinica che non si trova nella mia regione...detto cio' mi e' stato richiesto dalla mia asl un certificato di piano diagnostico e terapeutico e sin li' tutto bene....la cosa che non riesco a capire e che nessuno e' stato in grado di spiegarmi e' questa.....questo certificato io lo posso andare a fare anche in un centro abilitato che si trova fuori dalla mia provincia???? Grazie Chiara

    RispondiElimina
  52. La diagnosi può essere fatta in tutta italia, a patto che sia certificata da un gastroenterologo (anche privato). L'esenzione va fatta solo nella sua regione di residenza. Io sono stata diagnosticata all'ospedale di Pisa, ma la mia asl è nel Lazio e l'ha accettata senza problemi.

    RispondiElimina
  53. Buonasera,
    devo effettuare una gastro per sospetta celiachia ma sono terrorizzata all'idea di farla con sedazione cosciente, ho provato a chiedere al mio medico e al gastroenterologo che mi sta seguendo ma non capisco alcune cose: il ssn la passa con sedazione completa? se no, conoscete a milano dove la fanno privatamente con questo metodo senza spendere una fortuna? ho chiamato un ospedale e mi hanno fatto parlare con un dottore del reparto, mi diceva sì sì la sediamo non si preoccupi e poi ma sììììì col valium basta aumentare la dose (!)
    HELP!! grazie mille :-)

    RispondiElimina
  54. Io la provai con il valium (dose da cavallo, tanto che mio marito mi portò in auto quasi in braccio). Ma non dormivo e non riuscirono a fare che un controllo veloce dei villi. So che in alcuni ospedali fanno la sedazione profonda (serve l'anestesista), ma da ricoverati, non in day hospital. Io la feci privatamente, a Roma. Mi dispiace ma a Milano non conosco nessuna clicnica da indicarLe. Se qualche lettore volesse darLe un'inidicazione..

    Comunque provi a farla. Magari è più brava di me e risce a resistere e stare buona. Le assicuro che non si soffoca, si respira con il naso. A me aveva fatto reazione la lidocaina che sparano in gola per non avere la reazione del conato di vomito.

    RispondiElimina
  55. Buonasera D.ssa Guarino grazie intanto per questo blog esaustivo e molto utile.
    Sono una donna di 40 anni che da molti anni ho diarree dopo l'assunzione di frumento e derivati...ho eseguito 4 anni e recentemente rifatte le antitransglutaminasi IgA e antiendomisio risultate negative.
    Ho però scoperto in questo blog che occorre fare anche il dosaggio delle IgA e IgG totali altrimenti si rischia il falso negativo nel caso di deficit IgA...
    Ritornata dal mio medico per fargli notare questo mi dice che invece le analisi sono attendibili così...allora dopo le mie insistenze mi ha prescritto le immunoglobuline totali e le antigliadina DEAMIDATA peptide ( sempre richieste da me su suggerimento di questo blog; il medico non sapeva neanche che questo esame non è l'antigliadina che di solito si esegue nella diagnosi dei bambini, ma un altro tipo di esame più recente)...ma si può??
    Per di più l'addetta all'accettazione degli esami ematici mi dice che una nuova circolare della asl prevede che questi esami DPG-AGA (antigliadina deamidata) ed EMA antiendomisio siano eseguiti SOLTANTO in seconda battuta per chi risulta positivo all'antitransglutaminasi...per cui ritengo fondamentale ribadire ciò che Lei dice spesso in questo blog e cioè che insieme all'antitransglutaminasi occorre farsi prescrivere anche le IgA ed IgG totali (cosa che i medici spesso ignorano).
    Mi è stato detto che se indagano e vanno a vedere che ho già fatto l'antitransglutaminasi e sono risultata negativa possono rifiutare di eseguire le DPG-AGA secondo queste nuove direttive..
    Comunque sto attendendo i risultati anche se ho il forte dubbio di essere celiaca visto che in famiglia non sono la sola ad avere questa diarrea post frumento e inoltre ho scoperto di avere anemia sideropenica e tiroidite autoimmune..
    Per il resto sintomi eclatanti nulla a parte questi ultimi.
    Grazie per la Sua attenzione e per i consigli che da a tutti noi.

    RispondiElimina
  56. Buonasera! Oggi ho ritirato le analisi del sangue e il valore delle anti transglutaminasi IgA risulta >100, mentre quello delle anti transglutaminasi IgB risulta 3,9 (quindi decisamente sotto il limite di 20). Potrebbe essere celiachia? Purtroppo in rete non ho trovato nessuna caso come il mio (IgA positivo e IgB negativo) e fino a lunedi' mattina non posso andare dal medico.
    Grazie. Annalisa

    RispondiElimina
  57. Beh, in realtà la positività di tipo IgA è lo standard. Perché siano positive le analisi per la celiachia non occorre mica che entrambe le classi (IgA e IgG) debbano essere positive. Basta che sia positiva una sola.

    Secondo il protocollo di diagnosi, Lei ora dovrebbe andare da un gastroenterologo e farsi fare la gastroscopia con le biopsie per verificare se è celiaca (le analisi ematiche sono solo il primo passo). Se anche la gastroscopia (soprattutto le biopsie) confermeranno le lesioni tipiche della celiachia, allora avrà la diagnosi e l'esenzione.

    Mi raccomando, NON SMETTA ASSOLUTAMENTE DI MANGIARE GLUTINE o la gastroscopia dovrà rifarla.

    Cordialmente,
    Dott.ssa Guarino.

    RispondiElimina
  58. Buonasera
    complimenti per il blog, veramente interessante! Arrivo qui dopo varie ricerche in rete sul mondo della celiachia. Ho 43 anni, sempre mangiato normalmente senza problemi, ottima digestione, buona forchetta e amante di pasta, dolci, carboidrati ecc. Il 18/1/13 mentre sono via per lavoro sono colpita da un violento virus intestinale improvviso che mi fa correre in bagno 20 volte in una notte (la mia collega era stata male vomitando tutto il pomeriggio io di notte invece con diarrea acquosa violenta quindi abbiamo pensato a un virus). Un virus del genere solitamente in 3/4 giorni si esaurisce. Io invece inizio una via crucis di problemi intestinali costanti dal 18/1: a parte i primi giorni del virus, da allora a oggi non ho mai avuto dolori o crampi, solo esclusivamente episodi di diarrea acquosa tutte le mattine indipendentemente da cosa mangiavo (e comunque mangiavo riso in bianco, patate, carote, banane). Verso metà febbraio torno dal mio medico visto che nonostante tonnellate di fermenti lattici e di Diosmectal la situazione non si risolve e mi parla di eventuale cealichia da indagare con esami del sangue specifici. Io nel dubbio dal 16/2 ho iniziato a mangiare rigorosamente senza glutine e in effetti ho visto un lento miglioramento (prendo comunque ancora i fermenti lattici due volte al dì e assumo anche Gelenterum, prima 6 e ora 4 pastiglie al dì), non so se dovuto al Gelenterum o alla dieta gluten free. Oggi ho ritirato gli esami del sangue:

    ANTI TRANSGLUTAMINASI IgA >300 AU/mL (valore di rif. <12.0 ; 12.0 - 18.0 valore dubbio)

    ANTI TRANSGLUTAMINASI IgG 10.4 AU/mL (valore di rif. <12.0 ; 12.0 - 18.0 valore dubbio)

    ANTI ENDOMISIO IgA 1:160 Titolo (valore di rif. <1:10 ; 1:10 - 1:40 valore medio ; >1:40 valore alto)

    ANTI ENDOMISIO IgG <1:10 Titolo (valore di rif. <1:10 ; 1:10 - 1:40 valore medio ; >1:40 valore alto)

    ANTI GLIADINA IgA >300 UA/mL (valore di rif. 3.0-10.7)

    ANTI GLIADINA IgG 64.5 AU/mL (valore di rif. 3.0-10.8)

    Oggi ho visto il mio medico di famiglia che mi ha detto in base a questi risultati potrei essere celiaca ma anche avere solo una gluten sensitivity e mi consiglia di continuare a mangiare senza glutine per un paio di mesi e poi decidiamo se fare la gastro (e quindi riprendo a mangiare glutine) o meno.
    Vorrei un suo consiglio sui miei esami del sangue che io non riesco a interpretare visto che non ci capisco granchè :( secondo Lei da questi risultati si può già avere un'indicazione che potrei essere celiaca? Ho anche il ferro molto basso ma sono anemica da sempre.

    Scusate se ho scritto un romanzo ma sono in confusione totale! Grazie mille fin d'ora per l'aiuto!!

    Cordiali Saluti
    Paola

    RispondiElimina
  59. Si, direi proprio che Lei potrebbe essere celiaca. Quantomeno, il virus intestinale, potrebbe aver slatelizzato una situazione di predisposizione già esistente.

    In questi casi il protocollo di diagnosi prevede:

    - andare da un gastroenterologo esperto di celiachia
    - seguire il protocollo diagnostico che prevede una gastroscopia con biopsie della II e II parte del duodeno.

    Qualsiasi analisi va fatta solo e solamente dopo 6 settimane CONSECUTIVE di dieta CON GLUTINE. Se dovesse fare analisi mentre è a dieta senza glutine potrebbe avere dei FALSI NEGATIVI.

    RispondiElimina
  60. Mi scusi, ancora una cosa: secondo la Sua esperienza, in base ai risultati delle mie analisi che ho indicato sopra, il mio potrebbe essere un caso di Gluten Sensitivity e NON di celiachia? Oppure con alcuni valori così alti come ho io l'eventualità della Gluten Sensitivity è da escludere a priori o poco probabile?

    Grazie!
    Paola

    RispondiElimina
  61. La gluten sensitivity si diagnostica qualora tutte le analisi della malattia celiaca sono negative (soprattutto le biopsie) ma i sintomi permangono e sono strettamente correlati all'ingestione del glutine.

    Lei ha già le analisi ematiche positive. In ogni caso, va vagliata prima la malattia celiaca.

    RispondiElimina
  62. Grazie mille per il rapidissimo feedback! Quindi secondo Lei sarebbe inutile attendere ancora un paio di mesi come dice il mio medico e sarebbe meglio fare subito una visita specialistica da un gastroenterologo e quindi la gastroscopia ?

    Una precisazione: ha scritto però "della II e II parte del duodeno", forse intendeva I e II parte del duodeno?

    Essendo che io in realtà ora mangio senza glutine solo dal 16 febbraio, secondo Lei potrei fare la gastro comunque (in fondo contrappongo 40 anni di dieta con glutine a 2 settimane di dieta senza glutine) magari seguita anche solo una settimana prima da dieta con glutine?

    Perchè 6 settimane consecutive di dieta con glutine sono abbastanza terrorizzanti!!

    Grazie ancora per l'aiuto!
    Paola

    RispondiElimina
  63. No. Intendevo II e III parte del duodeno. Sono quelle che vengono considerate dalla gastroscopia e da cui vengono prese le biopsie.

    Il protocollo prevede 6 settimane consecutive di riesposizione al glutine, tutti i giorni (bastano 3-4 biscotti al giorno).
    Una sola settimana non basta ad avere le lesioni (secondo gli esperti dell'AIC), quindi rischierebbe di dover avere ancora una situazione borderline o un falso positivo.

    Attendere o farlo subito dipende da Lei. Se se la sente, se ha la certezza che tornerà a star male con il glutine, dai suoi impegni, ecc..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho capito. In questi giorni prenderò appuntamento con un gastroenterologo per lo step successivo.

      Grazie ancora per il prezioso aiuto.

      Buona serata.
      Paola

      Elimina
  64. Buongiorno, scusi se la disturbo ancora, ma ho effettuato la gastroscopia e il referto e' che ho una duodenite ulcerosa. Sto aspettando gli esiti della biopsia (hanno prelevato 2 campioni del secondo duodeno), pero' il medico dice che l'aspetto del duodeno e' a posto. Posso quindi ben sperare? Grazie

    RispondiElimina
  65. Bisogna attendere i risultati delle biopsie ed essere certi che abbiano applicato il protocollo diagnostico della malattia celiaca (cioé le verifiche specifiche della celiachia sulle biopsie prelevate).

    Francamente mi sembra strano che un tessuto ulceroso abbia un aspetto "a posto". Forse intendeva dire che i villi sono normoformati?
    In ogni caso, bisogna aspettare l'esito delle biopsie.

    I miei migliori auguri.
    Puntodivistaceliaco

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  66. Buongiorno,
    ho ritirato oggi i risultati delle biopsie, risultano una classificazione di tipo 1 (lesione infiltrativa) secondo Marsh e di tipo A secondo Corazza Villanacci.
    I villi hanno atrofia lieve, l'infiltrato linfoplasmocitario della lamina propria e' al di sopra della norma, la quota dei granulociti eosinofili della lamina propria e' al di sopra della norma, la quota dei linfociti intraepiteliali e' al di sopra della norma (>30/100) e la morfologia delle cripte e' regolare.
    Avendo le anti-transglutaminasi >100 e' possibile la celiachia oppure solo una predisposizione?
    Purtroppo fino a venerdi' della prox settimana non posso andare dal gastroenterologo.
    Grazie mille

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  67. E' un caso "borderline". Ma vista la positività agli esami ematici un gastroenterologo potrebbe anche fare la diagnosi, nonostante per il protocollo sarebbe necessaria almeno una classificazione di grado 3a.

    Ora la parola spetta allo specialista.

    RispondiElimina
  68. buongiorno.
    intanto le faccio i complimenti per la chiarezza delle informazioni che pubblica.
    sono in attesa di una visita specialistica presso il dipartimento di pediatria dell'Umerto I.
    mia figlia (4 anni) presenta
    Ema positivo
    ANTI TRANSGLUTAMINASI IgA: 516
    IgA nella norma
    dalle analisi sembrerebbe celiaca, pur essendo completamente asintomatica.
    se la gastroscopia non dovesse confermare la malattia, in presenza di predisposizione genetica, dovrebbe comunque non assumere più glutine con l'alimentazione?
    se così fosse, a che serve fare la gastroscopia?
    di contro, in assenza di predisposizione genetica che tipo di dieta dovrebbe assumere?
    ho un medico in famiglia, lui mi ha spegato che in corrispondenza ad una reazione avversa ad un farmaco (nello spcifico un'allergia ad un antibiotico), il sistema immunitario può rispondere in maniera anomala ad una presenza massiva di glutine che, se non geneticamente predisposti, non necessariamente diventa celiachia e può rientrare nella norma dopo periodo di dieta aglutinata.
    ho letto che lei è affetta da malattia celiaca ma non è predisposta geneticamente alla malattia.
    ma continuo a domandarmi diversi PERCHE'........oltre a pensare che si tratti di un incubo.....

    RispondiElimina
  69. Cercherò di rispondere alle Sue domande.

    Mi chiede:
    - se la gastroscopia non dovesse confermare la malattia, in presenza di predisposizione genetica, dovrebbe comunque non assumere più glutine con l'alimentazione?

    Dipende dall'orientamento del gastroenterologo. La maggior parte non mette a dieta i soggetti se non ci sono lesioni, specie se si tratta di individui adulti. Di solito, in casi borderline di questo tipo, si segue la dieta solo in caso di estrema precauzione, ad esempio, durante una gravidanza, dopo numerosi e inspiegabili aborti. Ma, in generale, se non ci sono lesioni duodenali tipiche della celiachia nè linfociti aumentati non c'è nessun bisogno di fare la dieta GF. Persone con valori molto alti degli anticorpi e nessuna alterazione dei linfociti sono comunque una condizione molto rara. Di solito si verifica il contrario.

    - se così fosse, a che serve fare la gastroscopia?

    La gastroscopia è al momento l'esame "gold standard". E' l'unico esame che ci dice davvero cosa sta succendendo al livello del duodeno. Va fatta bene, da gente esperta. Le biopsie vanno esaminate secondo un protocollo che porta all'esame dei villi e dell'infiltrato linfocitario della lamina propria. I linfociti sono i responsabili delle alterazioni tipiche della celiachia. No linfociti = no celiachia.

    - di contro, in assenza di predisposizione genetica che tipo di dieta dovrebbe assumere?

    Non diamo alla predisposizione genetica nelle malattie autoimmuni un ruolo che non ha. Non è una diagnosi. La celiachia è una diagnosi. La predisposizione genetica è una predisposizione. Se non ci sono lesioni al livello del duodeno, non si fa la dieta senza glutine perché non si è celiaci.
    Diverso è per altre malattie genetiche, dove basta un gene per ammalarsi. Le malattie autoimmuni sono multifattoriali. La genetica non basta.

    - ho letto che lei è affetta da malattia celiaca ma non è predisposta geneticamente alla malattia.

    No, non è corretto. Io non risultavo predisposta secondo la valutazione dei laboratori dell'epoca. I nuovi studi sulla celiachia dimostrano che si può essere predisposti anche con la mia configurazione genetica; io non ho una configurazione "classica", ma è assolutamente compatibile con la malattia.

    Il laboratorio valutava solo la configurazione classica, ecco perché, secondo loro, non ero predisposta. In realtà lo sono eccome, e con una statistica molto al di sopra del 0,5%, quindi assolutamente significativa. Solo quando, in un test, un soggetto si colloca al di sotto dello 0,5%, considerando una curva di frequenze (la normale standardizzata), si può dire che è un evento raro.

    La mia configurazione genetica è invece molto più frequente di quanto non si pensi e molti laboratori la considerano, ma tenga presente che le mie analisi risalgono oramai a 8-9 anni fa.

    Esistono casi di soggetti che non risultano (secondo la statistica dei casi analizzati) geneticamente predisposti. Ma dobbiamo sempre tenere presente che la genetica è una scienza estremamente dinamica perché molte cose non sono ancora note.
    Inoltre, dire che una persona non è predisposta significa sempre che ci stiamo riferendo ad una statistica, cioè ad un campionamento che ogni giorno si arricchisce di nuovi casi. Quindi, potrebbe capitare, come è successo a me, che non si fa parte della maggioranza, ma non è detto che non sia predisponente, visto che parliamo di campo in cui stiamo ancora facendo ricerche.

    Per questo, la gastroscopia è e rimane l'esame che toglie ogni dubbio.

    Cordialmente,
    Puntodivistaceliaco

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    1. È la mia bambina, è un amore, il cibo non è poi così importante, c'è tutto il resto e lei è una "grazia ricevuta". Ma mi prendono i momenti di sconforto. Ho paura che non sia diagnosticata correttamente, ho paura della biopsia. Ho paura che la malattia le faccia perdere il sorriso e la serenità che la caratterizzano.
      E nessuno comprende questo stato d'animo, continuano a dire che ci sono tanti prodotti per celiaci.
      L'unica cosa che mi consola è averlo scoperto adesso e non tra vent'anni, considerando che è totalmente asintomatica, fatta eccezione per una dermatite diagnosticata atopica (pruriginosa ma non erpertiforme).
      Questa cosa mi sta devastando, non riesco a rassegnarmi e spero ancora in una biopsia negativa.
      Oltre a sperare che questo tipo di reazione sia normale.

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    2. Certo che è normale, Lei è una mamma. E una mamma si preoccupa. Fa parte del suo bellissimo e fortissimo ruolo.
      Ma bisogna anche stare attenti a che la propria preoccupazione non preoccupi eccessivamente la Sua bambina.

      I bambini sono molto sensibili e per loro la mamma è il ponte verso il mondo, quindi se Lei è preoccupata, lo sarà anche Sua figlia, con l'aggravante di non sapere perché.

      Non è mi chiaro dalla Sua mail se Sua figlia è già diagnosticata celiaca o no.

      Quello che posso dirLe è che si tratta di fasi molto diverse. Prima della diagnosi, ci sono molte cose da dover affrontare, spiegare, giustificare con il proprio figlio.
      Dopo la diagnosi, ci sono altri argomenti, altre spiegazioni, ci si concentra sulla dieta, le abitudini, ecc..

      Affronti questo percorso a fasi. Senza anticiparsi nulla, tanto, potrebbe non essercene bisogno.

      In fondo, è così che si dovrebbe crescere, affrontando una fase alla volta.

      Se le vediamo tutte insieme, ci sembrano insormontabili e andiamo in ansia.

      Se le vediamo come una cosa da affrontare per volta... senza anticiparsi niente, sono estremamente più gestibili.

      Ci scriva ancora se Le fa piacere.
      Dott.ssa Guarino.
      Puntodivistaceliaco


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    3. Grazie.
      Ha ragione, rileggendo non è chiaro.
      La diagnosi ancora non c'è, ci sono Ema positivi e anti ttg molto alte, paurosamente alte.......516.
      Più che in un caso clinico sto sperando in un miracolo....

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  70. Pensi che, se davvero la Sua bambina risulterà celiaca, una volta a dieta sarà sanissima.

    La difficoltà è anche in come noi per primi viviamo la condizione.
    Più la consideriamo normale e più lo sarà davvero.

    Bisogna evitare di isolarsi, di far pensare agli altri che sia una situazione difficile, faticosa.
    Ci vuole molta pazienza con gli altri, questo si; spiegare molte volte cos'è e cosa non è.
    Ma ne parleremo solo se ce ne sarà bisogno.
    Per ora la diagnosi non è ancora certa.

    I miei migliori auguri
    Puntodivistaceliaco

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La ringrazio ancora e le chiedo scusa, non mi sono presentata e non ho firmato i messaggi, io mi chiamo Diana e la mia splendida bambina si chiama Aurora Beatrice, che letteralmente significa "luce di un nuovo giorno portatrice di felicità"......non è un caso che abbia questo nome.
      c'è un passaggio che non riesco ancora a comprendere.
      In caso di biopsia negativa ma anticorpi positivi, se glutine=anticorpi e anticorpi=potenziale malattia immunitaria, perché potrebbe non esserci bisogno della dieta? Magari ha sviluppato gli anticorpi da un mese e ancora non c'è compromissione dell'intestino........oppure è il contrario? Cioè prima i linfociti T e poi gli anticorpi nel sangue?
      Uff......lo si, la sto tediando, ma il nostro appuntamento è per il 7 maggio, 1^ visita, fino ad allora il cervello frulla mille pensieri.
      Aggiungo una nota. Pur non avendo smesso di inserire glutine nell sua alimentazione (mangia la pasta tutti i giorni) ho cominciato a darle qualche biscotto gf. Beh......le è venuta la dissenteria........e sono i biscotti, pieni di porcherie. Scusi la schiettezza, ma essere celiaci non significa tollerare di farsi venire il colesterolo......non capisco pechè si consenta di produrre alimenti il cui ingrediente principale è l'olio di palma. E non vuole essere polemica, è disperazione, se mia figlia è celiaca......devo costringerla alla diarrea oggi per non fargliela venire domani.

      Diana

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  71. salve vorrei sapere se queste analisi che ho fatto sono corrette per capire se sono celiaco:

    - ab anti endomisio
    - ab antigliadina iga
    - ab antigliadina igg
    - transglutaminasi
    - immunoglòobuline ige
    - immunoglobluline iga

    manca qualcosa?

    grazie per la risposta

    RispondiElimina
  72. In caso di deficit IgA totali, si verificano anche le IgG totali (immunoglobiline). Per il resto, c'è tutto.

    RispondiElimina
  73. Buongiorno, vorrei chiedere un consiglio. Ho effettuato gli esami per la celiachia: gliadina, endomisio e transglutaminasi. Di quest'ultima le IgG sono risultate positive, non dovevano essere superiori a 18, le mie sono a 32. Non ho però alcun deficit di IgA totali. Potrebbe essere un valore che indica la presenza di celiachia?
    Grazie per la disponibilità

    RispondiElimina
  74. Quando ha fatto gli esami stava mangiando glutine? Le IgG sono la "memoria" immunologica che abbiamo. Ad esempio, se abbiamo avuto un virus, gli anticorpi saranno presenti come IgG ma non come IgA. Lo stesso accade quando ci vacciniamo. Le IgG avranno l'anticorpo presente, ma, a meno che non ci sia la malattia in atto, le IgA non ne danno traccia.
    Tuttavia, potrebbe essere un falso positivo.

    Direi che sono da ripetere dopo almeno 6 settimane di glutine, ma sicuramente il suo medico o gastroenterologo avrà un quadro più completo della situazione.

    RispondiElimina
  75. Si, non ho mai smesso di mangiare glutine. Ho ripetuto le analisi per ben due volte a distanza di 3 settimane ed il risultato è stato lo stesso. La ringrazio per l'attenzione

    RispondiElimina
  76. Bisognerebbe vedere se ha altri sintomi e segni. Se ha malassorbimento (analisi delle urine ed emocromo completo per vedere se ci sono problemi di anemia ferropriva), analisi delle feci per vedere se c'è infiammazione intestinale, ecc.. Se il sospetto è forte, si fa la gastroscopia con le biopsie duodenali. Quello è l'esame che toglie tutti i dubbi.

    RispondiElimina
  77. Salve. Anche se non è un medico,vorrei il parere di chi, come Lei, mi sembra piuttosto ferrata in materia. Ho eseguito, per escludere la diagnosi di celiachia, i seguenti esami:
    1) Anticorpi antitransglutaminasi (IgA e IgG),
    2) Anticorpi antiendomisio,
    3) Anticorpi antigliadina deamidata

    Questi ultimi corrispondono agli anti-peptidi deamidati di gliadina? (Il dubbio mi è sorto perchè il medico curante aveva prescritto gli anti-gliadina, ma in ospedale mi hanno detto che al loro posto ora si eseguono gli anti gliadina deamidata, i quali però non sono a carico del paziente - come gli anti transglutaminasi e gli anti endomisio-; la cosa mi è sembrata strana perchè tempo fa mi ero informata sul costo dei singoli esami presso un laboratorio privato e i DPG-AGA erano i più costosi, mentre gli anti-gliadina deamidata sono rimborsati dal ssn!)

    Inoltre, in un post del 2008, da Lei pubblicato, avevo letto dell'importanza di eseguire contemporaneamente ai suddetti esami anche IgA tot e IgG tot (cosa che non ho fatto). Ritiene che alla luce della maggiore attendibilità dei nuovi esami sia superfluo farli o mi suggerisce di ripeterli tutti quanti, o, una volta in possesso dei risultati, dosare anche IgA tot e IgG tot? Grazie in anticipo per la risposta, Rossella

    RispondiElimina
  78. Gli anti-gliadina (semplici) sono esami che dosano gli anticorpi (appunto contro la gliadina), ma sono sensibili soprattutto per i bambini. Spesso sono negativi nei celiaci adulti. Diverso è per gli anti gliadina deamidata, Sono esami più recenti (di cui si parla in questo post) e molto attendibili.
    Probabilmente, essendo più recenti, in alcune asl non sono rimborsabili.

    Per le IgA e IgG totali, è chiaro che qualsiasi test che si riferisce al dosaggio di anticorpi specifici, non è attendibile se la totalità degli anticorpi di quella classe (nel nostro caso IgA o IgG) è deficitaria.

    I test sono tarati per dei campioni con le IgA e/o le IgG normali, cioé in un range predefinito. Se il range cambia, vengono meno le condizioni per cui il test ha effettuato la taratura.

    Cioé, se io ho 100 anticorpi totali, cioé contro tutti i virus per cui il sistema immunitario è programmato per intervenire (es. morbillo, rosolia, ecc..) e faccio un test per vedere quanti, di questi 100 anticorpi totali, sono quelli contro la gliadina, e ne trovo 5, allora fisso il limite di 5 anticorpi per essere celiaci.

    Ma se io ho un sistema immunitario con 50 anticorpi totali e cerco gli anticorpi antigliadina e ne trovo 2, non posso dire che siccome è minore di 5 il soggetto non è celiaco, perché non ha 100 anticorpi di tutti i tipi quindi totali, ne ha solo 50.
    Il test tarato per 100 anticorpi totali non può valere per chi ha 50 anticorpi.

    Quindi, conviene sempre fare la conta degli anticorpi totali.

    RispondiElimina
  79. Dunque non devo ripetere gli anticorpi già dosati, ma posso eseguire solo IgA tot e IgG tot anche dopo 2-3 settimane dagli altri?

    E nel caso in cui anche questi risultassero entro il range di riferimento, consiglierebbe comunque una gastroscopia ( ho ferritina bassa, emoglobina ai limiti della norma, perdita di capelli, unghie striate, ipovitaminosi d e cicli mestruali sempre più inconsistenti; questa situazione va avanti ormai da sei anni, sono state escluse cause ginecologiche ed endocrine - eccetto una presunta tiroidite cronica - e sia mia madre (sclerosi multipla) che mio padre (diabete di tipo 1) sono affetti da patologie autoimmuni; inoltre la nonna paterna andò in menopausa precocemente ai tempi "sine causa")? Grazie ancora :-)

    RispondiElimina
  80. Gli anticorpi totali li può fare quando vuole. Se c'è un deficit si vede, che abbia assunto glutine o no, che abbia la rosolia o no, ecc..
    Se quelli totali sono più bassi del normale e quelli specifici (cioè specifici per la celiachia) fossero negativi, allora la negatività potrebbe essere un falso negativo e solo la gastroscopia scioglierebbe il dubbio. Da quello che racconta, la familiarità c'è, essendoci altre patologie autoimmuni.

    RispondiElimina
  81. Un'ultima domanda! Scorrendo i post precendenti, ho letto di anticorpi antiendomisio sia IgA che IgG; il mio referto non specifa a quale classe appartengano ( a differenza di transglutaminasi e gliadina deamidata che sono state dosate per entrambe le classi, pur non essendo stato specificato dall'impegnativa del medico curante). L'esame così eseguito è sufficiente?

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    Risposte
    1. (Mi riferisco agli anti-endomisio, nel cui unico referto non è specificato se siano IgA o IgG). Ancora grazie per l'attenzione e la pazienza! Rossella

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  82. Di solito è di classe IgA. Come per tutti gli altri test, se le IgA totali sono normali, il test è attendibile.
    Nel caso dell'antiendomisio l'attendibilità è molto alta (negli adulti), se fatto bene, anche se è un test costoso e operatore-dipendente e si tende a non prescriverlo.
    Quindi, nel suo caso, se gli anticorpi totali sono normali, i test che le hanno prescritto sono più che sufficienti.

    RispondiElimina
  83. Salve, mia figlia di 11 anni ha appena fatto la gastroscopia. Gli esami erano positivi:
    Transglutaminasi 53
    vitamina b12 949
    presenza eterodimero dq2
    allele dqb1 02 presente in eterozigosi.
    Subito dopo la gastro il medico mi ha detto che per lui l'esame è negativo, nel senso che non ha visto danneggiamenti allo stomaco e al duodeno ma bisogna aspettare la biopsia.
    Non ho capito molto cosa intende ma io spero che a questo punto lo sia celiaca perchè altrimenti con quei valori tutti positivi cosa significa? che dovrà fare altri esami?La prego mi dica secondo lei se lo sarà perchè devo aspettare un mese e sarà un mese molto lungo. A un'altra mamma han detto le stesse cose e poi l'istologico ha detto il contrario. Cosa ne pensa lei? grazie Rachele

    RispondiElimina
  84. Salve,
    La presenza dell'eterodimero Dq2 (allele dq1 02 ...) è una condizione che hanno anche molti soggetti non celiaci perché si tratta di una semplice "predisposizione" alla celiachia. La transglutaminasi è un enzima. L'esame che si fa per la celiachia è invece un particolare tipo di anticorpi contro la transglutaminasi che si chiama ANTI-TRANSGLUTAMINASI, pertanto si accerti che ci sia scritto anche ANTI o l'esame non è quello.

    Per il resto, di solito l'endoscopista gastroenterologo, in caso di celiachia nota subito le lesioni tipiche al duodeno (non alllo stomaco). Tuttavia è il patologo che svolge l'analisi principale.
    Deve controllare la quantità di cellule infiammatorie chiamate LIE (linfociti intraepiteliali) e se i villi sono nella norma.
    Se queste sono al di sopra di una soglia prestabilita e i villi si stanno accorciando, allora si può cominciare a parlare di malattia celiaca. Il patologo dovrebbe fare (non tutti lo fanno) anche una classificazione del tipo di lesione che vede al microscopio (si chiama classificazione di Marsh-Obehruber).
    E' quello l'esame che dice se un soggetto è celiaco o no.

    Ci sono condizioni nelle quale il gastroenterlogo non vede lesioni ma il patologo rileva criteri sufficientemente tipici della celiachia.

    Non sono casi molto frequenti, ma nemmeno rari. Si tratta spesso di soggetti che hanno mangiato poco glutine nei 6 mesi prima di fare la gastroscopia, oppure di celiachia agli esordi.

    Purtroppo dovrà attendere l'esito del patologo per avere la risposta. Nel frattempo, si accerti che il primo esame sia realmente relativo al dosaggio degli anticorpi anti-transglutaminasi (anche se penso sia così).

    Cordiali saluti.
    Puntodivistaceliaco

    RispondiElimina
  85. Buongiorno,
    sono la mamma di un ragazzo di 12 anni che dallo scorso autunno presenta diarrea ricorrente e mal di pancia con fitte anche molto dolorose.
    E' sempre stato magrissimo e spesso si lamentava di mal di pancia /mal di testa (che io attribuivo alla sua ansia per la scuola).
    Il mio pediatra, dopo aver escluso virus, ha deciso di fargli fare analisi del sangue che hanno dato i seguenti risultati:
    Ab anti-Endomisio IgA: NEGATIVO
    Ab Anti-transglutaminasi IgA 8,43 U/mL (valori normali < 4 U/ml;border line 4-10 U/ml;valori paologici >10 U/ml)

    Devo dire che è anche un soggetto allergico (vie respiratorie - asma)
    Ho anche ritrovato analisi del sangue di mio figlio del 2010 che feci fare per via della stanchezza che dimostrava allora che riportano
    Sideremia : 51 mcg/dL (75-170)
    Ferritina : 17,8 ng/mL (23,9 - 336,2)

    Comunque il pediatra mi ha rimandato ad una visita gastroenterologica.

    Secondo Lei potrebbe essere celiaco, anche con EMA negativo?

    Grazie e complimento per il Blog, molto interessante!!

    RispondiElimina
  86. Salve,
    l'anti-endomisio è un esame operatore dipendente.Inoltre, nei bambini di solito non è molto specifico (quanto negli adulti). Da quello che vedo il valore delle anti-transglutaminasi è borderline, quindi la possibilità c'è.

    Sono state controllate le IgA totali? Se suo figlio ha un deficit delle IgA totali, anche lieve, il primo esame potrebbe essere un falso negativo e il valore borderline delle anti-transglutaminasi sarebbe probabilmente considerato un valore positivo.

    In ogni caso, la gastroscopia fugherà ogni dubbio.
    Si ricordi che il ragazzo non deve smettere di mangiare glutine (per almeno 6 settimane antecedenti) o la gastroscopia sarà inutile.
    Cordiali saluti.

    RispondiElimina
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    1. Aggiornamento:
      Mio figlio ha fatto altre analisi, ho sentito il medico al telefono e, a quanto pare le Anti-transglutaminasi sono salite a 25; inoltre altri esami che ha fatto (non so precisamente quali, ne ha fatto una marea!) confermerebbero l'inizio di malattia. Insomma, c'è un forte sospetto. Stiamo ancora aspettando il responso dei test genetici, ma il dottore mi diceva che si prospettano due strade, se questi ultimi confermeranno la predisposizione:
      - aspettare e ripetere gli esami tra qualche tempo
      - fare la biopsia

      Da quanto ho capito (ed istintivamente) mi verrebbe da preferire la seconda, ma forse, se è "solo" l'inizio è meglio aspettare?

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    2. "Solo" l'inizio significa che i villi duodenali stanno cominciando a diventare atrofici e che quindi sta cominciando il malassorbimento.
      Nei celiaci in fase evolutiva può significare bassa statura, perdita di capelli, problemi relativi al calcio (ossa e denti), ecc...
      Il test genetico non dirà se suo figlio è celiaco, ma solo se è predisposto alla malattia.
      Valuti insieme al suo medico l'ipotesi di fare direttamente la gastroscopia con le biopsie. Tenga presente che si può fare anche con la sedazione profonda.

      Cordialmente,

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    3. Grazie del consiglio.
      Cordiali saluti

      Elimina
  87. Grazie per la risposta tempestiva! Non mi risultano essere stati fatti altri esami, infatti il reperto non dice niente di più. Dunque non so quante siano le IgA totali.
    Seguirò i suoi consigli e, se verrà confermata la celiachia, si spigeranno finalmente tante cose!...
    Un ultima domanda: che Lei sappia l'allergia può avere un collegamento con l'eventuale celiachia? (mi spiego un po' meglio; l'allergia nel soggetto celiaco potrebbe essere causa o conseguenza?).
    Grazie e ricambio i cordiali saluti

    RispondiElimina
  88. Potrebbe trattarsi di una conseguenza. Mi spiego.

    Sappiamo che il buon funzionamento del sistema immunitario è strettamente collegato allo stato di salute dell'intestino.

    La celiachia provoca una flogosi, una infiammazione duodenale (di natura linfocitaria) con una iperattivazione costante del sistema immunitario.

    Questo crea disequilibri nella risposta immunologica secondaria, sia per via della condizione intestinale (disbiosi intestinale con flora batterica sbilanciata), che per l'eccessiva stimolazione (dovuta alla reazione alla gliadina).
    In queste condizioni, si può essere maggiormente sensibili ad antigeni poiché la risposta immunitaria è sbilanciata e sproporzionata.

    Quando si tratta di pseudo-allergie, non è raro osservare una diminuzione drastica delle reazioni durante il primo anno di dieta senza glutine. Nelle allergie vere e proprie (IgE mediate), può essere più difficile, ma sono comunque possibili i miglioramenti. Per ulteriori chiarimenti su questo punto, dovrebbe chiedere ad un allergologo.

    Cordiali saluti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. grazie mille!
      preziosissima

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    2. Salve, siamo andati dall'allergologo che oltre ai soliti antistaminici, ha prescritto a mio figlio il Limpidex (lansoprazolo) per la duodenite che ha riscontrato...
      Vorrei sapere se questi farmaci possono influire sulla gastroscopia con biopsie che mio figlio andrà a fare per sospetta celiachia dovuta a positività degli t-TG IgA a 25. Grazie

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    3. Si tratta di un inibitore della pompa protonica (IPP), quindi non darà problemi per la gastroscopia. Diverso sarebbe stato se gli avesse prescritto un antinfiammatorio e, soprattutto, un farmaco a base di cortisone.

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    4. La ringrazio molto. Il suo blog è proprio di grande aiuto!
      un cordiale saluto

      Elimina
    5. Allora, gastroscopia fatta, ora attendiamo i risultati istologici;
      una domanda; mi hanno dato in mano i risutlati sierologici completi (prima ne avevo parlato solo al telefono) e siamo dunque a TTG IgA 25 ed EMA positivo (+--). Da quanto ho letto in rete questi sono comunque valori bassi anticorpali. La gastroscopia a "vista" non ha rivelato nulla di anormale. La mia domanda è: è possibile che siano falsi positivi? Se il risultato delle biopsie sarà borderline, cosa succede? Anche se non sta malissimo mio figlio ha comunque disturbi intestinali (due o tre volte a settimana feci molle o comunque non formate). Ho l'impressione che non si sappia sempre bene come gestire questi casi "borderline"...
      grazie e tanti auguri di Buona Pasqua!

      Elimina
    6. Mi sembra che la positività ci sia (e di due tipologie di analisi diverse). Ma, chiaramente, occorre aspettare i risultati delle biopsie.
      Per i casi borderline, il problema è che il medico -in questi casi- non può più affidarsi alle linee guida, ma deve effettuare la diagnosi secondo la propria esperienza. In pratica, deve abbandonare il cosiddetto metodo "Evidence Based Medicine", che guida il professionista ad una diagnosi con criteri specifici e altamente riscontrati nella statistica dei casi trattati da molti medici, e deve fare una diagnosi utilizzando esclusivamente la propria esperienza/conoscenza. E' un rischio. Alcuni fanno fare altre indagini (ad esempio la verifica della compatibilità genetica, la familiarità con altri celiaci parenti di I grado diagnosticati, ecc...). Altri non vogliono azzardare nulla non avendo evidenze certe (tenga presente che quando poi il paziente deve andare all'ASL per l'esenzione ci potrebbero essere problemi).

      Tanti Auguri di Buona Pasqua anche a Lei e alla Sua famiglia.

      Elimina
    7. Salve, ho avuto il responso della biopsia ed è negativa (assenza di lesioni). Dunque la diagnosi sarebbe di CELIACHIA POTENZIALE. (Lui è predisposto geneticamente) Deve rimanere a dieta libera ed è previsto un controllo tra 6 mesi (suppongo con analisi del sangue) e eventuale biopsia tra un paio di anni.
      Dopo un primo momento di sollievo, mi sono ricordata di aver letto in rete che è ancora in discussione la necessità di mettere a dieta senza glutine i pazienti diagnosticati "celiaci potenziali", in quanto 1/3 di loro svilupperà la malattia...
      Ora la mia domanda è la seguente:
      Il ragazzo (12 anni e mezzo) ha appena iniziato lo sviluppo; non è rischioso "aspettare" che sviluppo (forse) la malattia in una fase così delicata? Non sarebbe meglio fargli fare la dieta e magari riprendere una dieta libera alla fine dello sviluppo?
      Proprio oggi mi ha chiesto allora a cosa son dovuti i suoi malesseri di pancia... cosa possiamo fare ora? .
      Grazie

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    8. Salve,
      con la gastroscopia negativa Suo figlio non è celiaco.

      Il 30-35% della popolazione ha i geni predisponenti per la celiachia, ma non è celiaco e probabilmente non lo diventerà mai.
      Il termine "celiachia potenziale" è troppo suggestivo. Direi che sarebbe meglio dire che è predisposto geneticamente alla malattia.

      Se anche dovesse diventarlo, questo potrebbe accadere fra un anno, come fra venti anni o 40 (le stime che ha citato sono ancora imprecise perché per avere qualcosa di certo dovremmo attendere la fine degli studi longitudinali, cioè che durano molti anni). La verità è che non lo si può predire.

      La genetica predisponente non si riferisce solo alla malattia celiaca, ma a tantissime malattie. Noi, infatti, abbiamo geni che ci predispongono a molte malattie (cardiache, autoimmuni, ecc..) ma non si può certo vivere "aspettandando" che una malattia si scateni. Immagini cosa significhi.
      Paradossalmente, poi, la possibilità aumenta proprio quando il soggetto è sotto stress per un periodo molto lungo.

      Per questi motivi, i medici Le hanno detto di continuare la dieta libera e di fare controlli in futuro.
      La prevenzione in questo caso è relativa solo ai controlli.

      In ogni caso, anche se dovesse sviluppare la celiachia, la diagnosi sarebbe veloce e lo sviluppo non sarebbe compromesso.

      Cordiali saluti.
      Puntodivistaceliaco

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    9. Grazie, come sempre, per la tempestività della risposta. La ringrazio della disponibilità e dell'opportunità di poter trovare delle risposte chiare e precise.
      un cordiale saluto anche a lei

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  89. buon giorno, io sono stata dichiarata celiaca da un anno alla bellezza di 39 anni. Il pediatra mi ha consigliato il test genetico per mia figlia di due anni, benchè lei stia benissimo e cresca meravigliosamente. il risultato è stato:

    HLA-DQA1*HR 05:XX
    HLA-DQB1*HD 03:01
    ASSENZA DI ETERODIMERI DI ASSOCIAZIONE CELIACHIA

    TECNICA UTILIZZATA: BEADS FLUORESCENTI IN FASE SOLIDA (LUMINEX)
    CAMPIONE ANALIZZATO: SANGUE VENOSO PERIFERICO.

    CHE COSA SIGNIFICA ESATTAMENTE?
    GRAZIE INFINITE MARZIA

    RispondiElimina
  90. Salve,
    significa che sua figlia non ha la predisposizione genetica per diventare celiaca.
    La celiachia è una malattia autoimmune che può scatenarsi appena nati o, come spesso accade, durante la vita. Significa che si nasce predisposti alla malattia, ma questa potrebbe non scatenarsi mai, oppure manifestarsi durante la vita.
    Sua figlia, non avendo la predisposizione, non dovrebbe diventare mai celiaca.

    RispondiElimina
  91. Salve, sono Rachele, le ho già scritto in precedenza in merito a mia figlia di 11 anni. Aveva fatto la gastroscopia e il gastroenterologo ha detto che per lui a prima vista l'esame era negativo. Quello che mi ha sconcertato però sono i risultati:
    QUADRO MORFOLOGICO DI LESIONE DI TIPO ATROFICO CON TOTALE SCOMPARSA DEI VILLI ( tipo 3c sec. Marsh mod. Oberhuber)
    GRADO: B2 (sec. Corazza- Villanacci).
    Non riesco a capire come possa non avere visto una situazione così grave. Io ora mia figlia la alimento senza glutine. Il mal di pancia l'ha avuto solo due volte ma per tre volte è uscito il sangue quando è andata in bagno. Credo e mi auguro solo per emorroidi interne perchè alla vista non ha nulla e non ha dolore. sto aspettando di fare la visita di controllo. cosa mi può dire in merito? i valori delle antitransglutaminasi erano comunque bassi, a 54. e come è possibile che altri con valori molto più alti avevano poi la biopsia a un grado 1? grazie per la sua sempre disponibilità. Rachele

    RispondiElimina
  92. Il quadro è clinicamente chiarissimo. Con un'atrofia totale e una classificazione di grado 3C (è il massimo!), sua figlia è certamente celiaca.
    Credo che il gastroenterologo si sia confuso.
    Se porta il referto ad un altro grastroenterologo, avrà certamente l'esenzione dell'ASL.
    Per la questione degli anticorpi, non si preoccupi. A volte la sensibilità delle transglutaminasi nei bambini non è molto alta (lo è invece negli adulti). Non ricordo se avevano controllato anche eventuali deficit congeniti degli anticorpi totali (questo spiegherebbe perché i valori non sono alti).

    In ogni caso, quello che conta è il referto delle biopsie. E' quello l'esame gold standard della malattia celiaca.

    Per il sangue, se era sangue vivo si tratterà molto probabilmente di emorroidi, cosa molto comune nei celiaci, vista l'infiammazione intestinale.
    Posso rassicurarla per esperienza personale: il problema sparisce completamente dopo un paio di mesi di dieta GF.

    Concordo totalmente con Lei per l'inizio della dieta GF, visto che il referto è già stato fatto ed è così chiaro.

    Ci tenga aggiornati.

    Cordialmente,
    Puntodivistaceliaco.

    RispondiElimina
  93. Salve sono Lucrezia ed ho 25 anni.
    Da 13 soffro di osteopenia curata con integratori di calcio. Per anni mi hanno detto, vari medici e psichiatri, che ero anoressica ma ho sempre mangiato. Soffro di tristezza e depressione se mangio cibi contenenti glutine. Per anni ho sofferto di una dermatite con sebo nelle mani. Ora dopo varie analisi per continue scariche diarroiche e gonfiori associati a meteorismo ho scoperto di avere un deficit di vitamina D, B12,acido folico, zinco, ferro. Soffro di amenorrea e da 10 anni assumo la pillola anticoncezionale. La colonscopia con biopsia ha fatto emergere un dolicocolon e due linfomi del chorion. La esofagogastroduodenoscopia con biopsia una gastrite cronica con ipotrofia, ulcere corpo-fondo e un'ernia iatale. Non ho mai vomitato ne avuto mal di stomaco forti o nausee. Ho un deficit di IgA totali, praticamente un valore 0.0 su 7. Aspetto i referti delle 8 biopsie eseguite. Secondo lei sono celiaca? Ho altri disturbi quali:dolori alle caviglie e ai polsi, gonfiori alla pancia, ritenzione idrica anche se bevo 2-3 litri di acqua al giorno, bocca secca al mattino, cattivo umore se assumo cibi contenenti glutine, emicranie ricorrenti, stanchezza anche se dormo 8 ore. Grazie

    RispondiElimina
  94. Gentile Lettrice,
    chiaramente non posso sapere se Lei è celiaca o meno.

    Posso solo dirle che la sua situazione presenta alcuni dei sintomi riscontrabili anche nella celiachia, ma senza le analisi degli anticorpi specifici (di classe IgG, visto che ha il deficit delle IgA) e soprattutto l'esito delle biopsie duodenali (la celiachia è una malattia che provoca lesioni nella II e III porzione del duodeno), nessuno può dirle se è celiaca o no.

    Si ricordi che:

    - per avere risultati attendibili, deve aver mangiato glutine per almeno 6 settimane consecutive prima della gastroscopia

    - l'esame del patologo sulle biopsie deve essere specifico per la celiachia, con conta dei linfociti intraepiteliali e verifica del rapporto cripta/villo oppure almeno la classificazione delle lesioni.

    Ci faccia sapere l'esito delle biopsie.
    Cordialmente,
    Puntodivistaceliaco

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La ringrazio per la sua risposta. La contetterò per informarla sugli esisti delle biopsie. Una domanda: il mio medico dice che ho ulcere nello stomaco ma il duodeno sembra a posto. Ora assumo due pastiglie da 40 mg di Esopral. Non credo di avere l'helicobacter pylori perché non ho nausee ne ho mai vomitato. Secondo lei quale può essere la causa della gastrite cronica?

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    2. Da psicologa, le direi subito che potrebbe dipendere da una gestione dell'ansia e dello stress insufficiente, che necessita di tecniche di potenziamento. In altri termini, una somatizzazione stress-correlata.

      In realtà questa è solo una delle possibili cause.

      Innanzitutto esistono 2 tipologie di gastrite cronica; il tipo A (spesso con predisposizione ereditaria), con alcuni fattori che portano ad una iper produzione di acidi gastrici, e il tipo B, che dipende dalla presenza dell'Helicobacter Pylori.

      Il tipo A può essere dipeso dal tipo di alimentazione e dal numero di volte in cui si mangia durante il giorno (es. lunghi digiuni), da problemi di stress e ansia, dal fumo, dall'alcool, ecc..

      Le gastriti possono persino provocare anemia e problemi di assimilazione del ferro, quindi non sono da sottovalutare.

      Cordialmente,
      Puntodivistaceliaco

      Elimina
  95. Gentilissima dottoresaa Ho i valori delle.ttg Iga a 70 e aga iga . praticamente quasi asintomatica....solo.forti bruciori di stomaco e cattivo alito da mesi niente.diarrea e rare coliche nn
    sono.in lista per.la.biopsia.duodenale la mia.domanda.e'la.seguente:se la biopsia dovesse risultare nella norma nn sono celiaca?

    RispondiElimina
  96. Direi di si, ma andrebbe indagato il perchè del falso positivo all'esame ttg.

    RispondiElimina
  97. Nn ho capito mi perdoni. ...se la.biopsia sarà negativa non sarei celiaca ??

    RispondiElimina
  98. Esattamente. La gastroscopia con le biopsie duodenali, se fatta bene, è l'esame "gold standard", cioè quello che toglie ogni dubbio.

    RispondiElimina
  99. Ciao sono la mamma di un bimbo di quasi tre anni ho appena ritirato le sue analisi e vorrei gentilmente, un suo parere:
    IgA ( anti - transglutaminasi tissutale ) 27 AU/ml Positivo > 10
    IgG 2.50 AU/ml. Negativo<7
    Sideremia 87 [40-120]
    Anti endomisio (IgA) Dubbio
    Anti endomisio ( EMA IgG) : ass. Alla dil 1:10. [ass. Alla dil 1:10]

    HLA DQ2/DQ8 Aplotipo evidenziato: DQB1* 0301-DQA1*05-DRB1*11(DQ7-DR5)
    Commento: Assenza dell'eterodimero DQ2
    Assenza dell'eterodimero DQ8

    Grazie mille

    RispondiElimina
  100. Fossi in Lei chiederei di effettuare le analisi antigliadina deamidata (DPG-AGA) sia di classe IgA che di classe IgG. L'antigliadina è molto più sensibile nei bambini e le DPG-AGA hanno un'alta specificità. Le analisi che le hanno prescritto sono più attendibili negli adulti.

    Per la predisposizione genetica, non tenga conto della frase "Assenza dell'enterodimero DQ2 e DQ8". In realtà la configurazione QD7-DR5 è suscettibile di predisposizione.
    Lo so per certo perché è la mia configurazione genetica e io sono celiaca con diagnosi accertata.
    Purtroppo fino a qualche anno fa si pensava che solo l'intera catena del DQ2 e DQ8 fossero predisponenti. Oggi si sa che non è necessaria la catena completa. Nel caso del DQ7-DR5 (DRB1*11-DQB1*0301-DQA1*0505) si oensa che il DQA1*0505 dia la predisposizione, anche se con frequenza minore (cioè il rischio di contrarre la malattia celiaca è più basso, ma c'è). In poche parole, non si può escludere la celiachia. (http://puntodivistaceliaco.blogspot.it/2008/09/hla-e-celiachia.html)

    Io stessa sono inciampata in questo errore, tanto che i medici mi fecero rifare le analisi dell'HLA ben 3 volte perché era certo che fossi celiaca ma non si spiegavano come mai non ci fosse il DQ2 completo.

    Quindi non tenga conto dell'assenza del DQ2 e DQ8 perché non significa che non c'è predisposizione o possibilità di essere celiaci, ma solo che non abbiamo la catena completa.
    La statistica sull'HLA ha dato luogo a molti fraintendimenti ed è un ambito nel quale le ricerche sono ancora in atto. Ci sono casi di celiaci certi che non hanno alcun allele predisponente. Sono rari, ma ci sono.

    Senta cosa dice il pediatra perché è chiaro che non ci sono solo queste analisi da considerare ma anche i percentili di crescita, il calcio, il ferro espulsi con le urine, ecc...

    Cordialmente,
    Dott.ssa A.P. Guarino
    Puntodivistaceliaco

    RispondiElimina
  101. Il problema é che neppure il pediatra ci ha capito molto leggendo questi risultati, lui ritiene che non si tratti di celiachia, il bimbo pesa 13,500 kg ed é alto 98 cm, non ha nessun sintomo tranne il fatto che vada al bagno ogni tre giorni, ma questo da quando ha 7 mesi. Mi ha detto di ripetere analisi fra un mese.
    Quando le ho fatte il bimbo ere raffreddato e prendeva un collirio antibiotico per la congiuntivite.
    Io sono molto preoccupata , secondo lei é celiaco e cosa mi consiglia?
    Grazie

    RispondiElimina
  102. Potrebbe consultare un gastroenterologo. In ogni caso fare le analisi dell' antigliadina deamidata (DPG-AGA) sia di classe IgA che di classe IgG sarà sicuramente utile.

    RispondiElimina
  103. Scusi dottoressa ma volevo chiederle il fatto che abbia

    IgA ( anti - transglutaminasi tissutale ) 27 AU/ml Positivo > 10
    Non significa già qualcosa?

    RispondiElimina
  104. Si. Ma, vede, quell'esame -da solo- non fa una diagnosi, anche se è positivo.

    Tra l'altro è molto specifico per gli adulti e meno per i bambini.
    Gli esami non sono il vangelo. Possono esserci falsi positivi.

    L'unico esame che da' la certezza della malattia celiaca è la gastroscopia con le biopsie duodenali, ma sottoporre un bimbo così piccolo ad un esame così invasivo è una cosa che si fa quando molte analisi coincidono. In questo momento un solo valore positivo e un valore dubbio con due analisi con specificità non molto alta nei bambini potrebbero non giustificare una gastroscopia.

    Per quello dicevo che fare delle analisi più specifiche (DPG-AGA) potrebbe essere utile, prima di andare dal gastroenterologo.

    RispondiElimina
  105. Ok, seguirò il suo consiglio, grazie ancora

    RispondiElimina
  106. Salve,ho eseguito oggi una gastroscopia con esame istologico per sospetta celiachia.I risultati delle biopsie li avrò fra qualche giorno,ma già dalla gastroscopia non si evince nulla di rilevante.Di seguito il referto:"Esofago:non alterazioni di rilievo a carico della mucosa e del calibro del viscere.Linea Z in sede,localizzata a 40 cm dall'arcata dentale superiore,di aspetto regolare.Cardias continente in antero e retrovisione.Stomaco:non ristagno di succo nè di bile in cavità.Le pareti gastriche appaiono elastiche e normoestensibili.Non alterazioni di rilievo a carico della mucosa del fondo,del corpo e dell'antro.Eseguite biopsie antro-corpo per l'esame istologico e la ricerca dell'Helicobacter Pylori.Duodeno:superato il piloro,normoconformato,si esplora il bulbo che presenta normale morfologia e mucosa rosea.Nulla a carico della II porzione duodenale:biopsie."Alla luce di quanto emerso, si può già escludere a priori la celiachia o comunque c'è ancora la possibilità che io lo sia?In effetti i sintomi portavano a questa diagnosi, ma mi sembra che il mio stomaco goda di ottima salute.Grazie anticipatamente per la risposta. Laura

    RispondiElimina
  107. Il suo stomaco non c'entra con la celiachia.
    La celiachia è una malattia che colpisce il duodeno nella II e III parte, non lo stomaco.
    Da quanto ha scritto, non c'era nulla da segnalare nemmeno nel duodeno. Quindi, sembrerebbe tutto normale. Ma per sicurezza è meglio aspettare il referto del patologo.

    RispondiElimina
  108. BUONASERA Dott.ssa,
    gentilmente Le volevo chiedere un Suo parere medico in merito alle mie analisi:
    premetto che ho sofferto sempre di colite e ora il medico dice gastrite è un anno a questa parte che il mio intestino ogni qualvolta che ingerisce qualcosa vado in bagno anche 3.4 volte al giorno o magari dopo alcuni gg. ho nausea e nessuna voglia di mangiare dopo che ho mal di pancia facendo analisi di controllo ho ferritina a 10 vitamina D carente e calcio appena nel minimo 10
    il medico cosi mi ha prescritto le analisi per la celiachia con risultati:
    Antitransglutaminasi A negativo
    EMA negativo
    Anticorpi anti gliadina IGA NEGATIVO
    anticorpi anti gliadina igg positivo 35,3 (0:10)
    PROTEina C 0.03 (<0.5)
    ves 10 (0:25)
    sangue occulto feci assente
    esame digestivo e parassitologico feci negativo
    (feci le analisi della celiachia circa 3 anni fa e risultò tutto negativo)
    grazie mille per la Sua disponibilità, cordialità
    Elena

    RispondiElimina
  109. Mi dispiace, ma non posso darLe un parere medico perché non sono un medico. Come scritto in tutte le pagine del blog (alla fine della pagina) sono una psicologa celiaca.
    Posso solo consigliarle di indagare se ha un deficit delle IgA, visto che le analisi specifiche per la celiachia sono negative mentre quelle specifiche IgG per la celiachia sono positive.
    Inoltre, Le consiglio di rivolgersi ad un agstroenterologo e non al medico di base perché è il gastroenterologo che può diagnosticare la malattia celiaca.
    Cordialmente,
    Puntodivistaceliaco

    RispondiElimina
  110. La ringrazio molto buonaserata

    RispondiElimina
  111. Buongiorno, mio figlio di 9 anni ha fatto gli esami per verificare la presenza di celiachia. I sintomi tipici della malattia sono assenti. Questi sono i valori:
    - Antiendomisio IGA valore 1:80 (valori rif. 1:5);
    - Antiendomisio IGG valore 1:40 (valori rif. 1:10);
    - Transglutaminasi IGA valore 72,20 (valori rif. > 16 positivo);
    - Anti Transglutaminasi IGG valore 7,30 (valore rif. fino a 20).
    Mi può dare il suo parere. Grazie per la disponibilità.

    RispondiElimina
  112. Le analisi sembrerebbero positive per la malattia celiaca.
    Chiaramente è il gastroenterologo che deve valutarle e dirle se dovrà fare anche la gastroscopia per la diagnosi definitiva.

    RispondiElimina
  113. Salve ho fatto diagnosi per la celiachia. Ema e transglutaminasi sono negative mentre la biopsia parla di lesione di tipo infiltrativa. Cosa significa?

    RispondiElimina
  114. Dipende dal grado della lesione. Se è alta, è probabile che lei sia celiaca sieronegativa. E' una condizione non molto rara (anche io rientro in questi casi). Di solito è perché si ha un deficit delle immunoglobuline totali IgA e/o IgG e quindi le analisi (che sono tarate su campioni di persone che non hanno deficit) risultano non attendibili.

    In ogni caso deve chiedere al suo gastroentrologo la diagnosi finale. Lui ha tutti i referti e tutti i sintomi ed è l'unica figura professionale che può fare la diagnosi di celiachia (non il medico di base).
    Cordialmente,
    Puntodivistaceliaco

    RispondiElimina
  115. Egr.ia Dott.ssa,
    leggo da tempo il suo blog per informarmi sul Morbo Celiaco. Vorrei da Lei un chiarimento. Come scaturisce la celiachia in forma conclamata da una forma silente? Mi spiego meglio, una donna adulta che assume regolarmente il glutine e prodotti come il seitan ed ha sempre ritenuto di soffrire di colon irritabile come fa ad avere all'improvviso problemi intestinali tali da scoprire di essere celiaca? Un aumento di glutine nella dieta in soggetti predisposti fa conclamare la malattia?

    RispondiElimina
  116. Salve,
    intanto distinguiamo la forma silente dalla forma latente.
    La cosiddetta celiachia silente è una celiachia conclamata ma che non ha sintomi tali da essere avvertiti dal paziente.
    Significa che i villi sono atrofici, l'infiammazione duodenale è attiva, la malattia è nel suo stato "florido", ma è asintomatica.
    A meno che non si facciano le analisi specifiche per verificare alcune anomalie (come l'anemia ferro-priva o la carenza di assunzione di calcio, la mancata crescita nei bambini oppure ripetuti aborti delle donne), il soggetto non avverte grossi problemi.

    La celiachia latente, invece, è una predisposizione genetica che però non equivale ad avere la malattia conclamata.

    La celiachia è una malattia autoimmune di tipo multifattoriale. Significa che non basta avere i geni predisponenti perché la malattia si scateni, ma essi devono anche essere "attivati". Non si nasce celiaci; lo si diventa.
    L'attivazione dei geni avviene attraverso un stress che può essere psicologico o fisiologico (o entrambe le cose). Infatti, molti bambini diventano celiaci subito dopo la nascita oppure durante la loro vita. D'altro canto, ci sono persone predisposte geneticamente che non diventano mai celiache.
    Quindi, l'attivazione della malattia può accadere per un trauma (come le donne che dopo il parto diventano celiache). Negli ultimi anni si sta facendo strada l'ipotesi che l'attivazione dei geni predisponenti possa essere scatenata dalla eccessiva esposizione al glutine che l'industria alimentare ha provocato attraverso l'utilizzo di farine sempre più cariche di glutine (per una panificazione più agevole) e altri prodotti normalmente non contenti glutine (come ad esempio, il prosciutto cotto, le salse, le bevande, ecc...).
    Una volta attivata la catena genetica predisponente, il soggetto diventa celiaco e, almeno al momento, non si riesce a "spegnere" i geni, in modo da far regredire la malattia (che quindi diventa cronica).

    Cordialmente,
    Puntodivistaceliaco

    RispondiElimina
  117. La ringrazio per la sua risposta esauriente. Invece, la gluten sensitivity è da classificare come malattia? So che gli studi a riguardo sono appena agli inizi e molti ne sono affetti o comunque traggono giovamento eliminando il glutine dalla dieta anche se hanno i market seriologici negativi.

    RispondiElimina
  118. No, la GS, non essendo nota la causa, può essere considerata una sindrome e non una malattia.
    Si, pare sia un tipo di infiammazione non autoimmune, comunque scatenata dal glutine. Si spera che i ricercatori facciano chiarezza perché non essendo riconosciuta come malattia, non si ha diritto alle cure del sistema sanitario nazionale, come nel caso della celiachia, per la quale i cibi sono passati dal SSN essendo considerati farmaci salvavita.

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  119. Le faccio tutte queste domande perché mi è stata diagnosticata la GS. Il mio nuovo gastroenterologo, colui che mi ha prescritto la dieta senza glutine a vita, mi ha detto che posso diventare celiaca ma secondo lui è inutile continuare a stare male aspettando che le transglutaminasi siano positive. Per lui è inutile anche spendere soldi per test molto specifici che sono svolto a Brescia e Trieste. Mesi fa un altro gastroenterologo mi aveva fatto un esofagogastroduodenoscopia con biopsia ma, secondo il mio nuovo medico, il patologie non ha svolto una ricerca corretta ed esauriente sul Morbo Celiaco. Probabilmente per un errore nell'impegnativa da parte del mio medico di base.
    Ora inizio questa nuova vita anche se reticente perché la trovo ancora molto limitante. Mi sento bene, un'altra persona, ma sono sempre tentata a fare degli sgarri. Mi sento in un limbo perché ho gli stessi sintomi di una persona celiaca ma non gli stessi diritti sanitari.

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    Risposte
    1. Sembrerebbe che -più che una GS- sia un problema di diagnosi di celiachia. La GS si diagnostica quando la celiachia è esclusa ma le analisi sono fatte bene.
      E' successo anche a me.
      Tenga presente che se il laboratorio ha le biopsie (per legge deve tenerle per 10 anni) può richiedere l'esame corretto sulle stesse biopsie, senza esporsi di nuovo al glutine.
      Io lo feci e fui diagnosticata grazie alla "revisione dei vetrini".

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    2. Come posso richiedere la revisione degli esami?

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    3. O la richiede direttamente al laboratorio che ha effettuato le analisi delle biopsie oppure lo può fare attraverso il gastroenterologo. In ogni caso, deve richiedere la revisione dei vetrini per la ricerca delle caratteristiche del morbo celiaco, secondo le linee guida per i patologi dell'AIC (Associazione Italiana Celiachia). All'inizio fanno un po' di storie, ma poi gliela faranno.

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  120. Salve dottoressa,
    ho 19 anni e da circa 2 mesi soffro quotidianamente di dolori allo stomaco con scariche liquide e rigurgiti acidi ogni qua volta mangio alimenti contenti glutine ho fatto gli esami e gli anti trasguminasi iga sono usciti dubbio e gli anti gliadina iga positive con un valore abbastanza alto rispetto ai riferimenti mentre tutti gli esami igg negativi anche se poco sotto la soglia ..lei cosa ne pensa potrebbe essere celiachia ?

    RispondiElimina
  121. Deve sentire un gastroenterologo. I dubbi ci sono. Deciderà lui se farle rifare le analisi in un altro laboratorio o farle fare direttamente la gastroscopia. Di solito non sono solo questi i sintomi che si prendono in considerazione e solo il gastroenterologo può valutare se si devono fare altre analisi e quali.
    Comunque, si, il dubbio c'è.

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  122. A quanto pare, la malattia celiaca è stata esclusa.

    I sintomi che lamenta sembrerebbero compatibili con una gastrite. Chiaramente non so che dieta segue, ma anche la gastrite provoca diarrea. Le "bollicine" sono comuni in questi casi.
    Lo stress provoca la gastrite, la gastrite non consente un'azione corretta degli enzimi che devono scindere i composti i quali fermentano e provocano gas, problemi (sfoghi cutanei) e diarrea.
    Le posso consigliare (giusto per essere certi che si tratti di gastrite) di sentire il medico per l'interpretazione del referto della gastroscopia, sia per eventuali analisi sulla funzionalità epatica (solo per escludere un coinvolgimento).
    Se si tratta di gastrite l'uso di inibitori della pompa protonica insieme a gastroprotettori e probiotici per la flora di solito risolvono, quindi si fidi del suo medico perché sicuramente ha la soluzione.
    Se lo stress dovesse continuare, una chiacchierata con uno psicologo potrebbe aiutarla ad imparare a gestire lo stress, ma solo se il medico le dovesse confermare che si tratta di gastrite psicosomatica.
    Continui con le analisi per vedere la causa dei suoi problemi. Ha già escluso la celiachia, quindi la soluzione è ad un passo.
    Tenga duro.
    I miei migliori auguri.
    Puntodivistaceliaco

    RispondiElimina
  123. Gentile Signora, posso solo cancellare il post precedente perché lei lo ha inserito effettuando l'invio con quel nominativo. Se lo desidera, lo concello, non c'è problema.Per la domanda che poneva, se i villi risultano normali, è inutile effettuare l'esame delle IgA totali (lo potrebbe fare giusto per sapere se dal punto di vista degli anticorpi va tutto bene). Ma ai fini della diagnosi di celiachia, direi che poiché i "reperti endoscopici", cioé le biopsie erano negative, la celiachia sembra essere esclusa.
    Cordialmente
    Puntodivistaceliaco

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  124. Sì mi scusi, come le ho detto non sono molto pratica con i blog...può pure cancellare il mio commento dove figurano nome e cognome.
    Per il resto, la gastroscopia è stata effettuata a inizio maggio, tra l'altro senza biopsia, stando a quanto mi ha spiegato l'internista che me l'ha fatta fare (non so a questo punto cosa si intende nel referto per "reperti endoscopici negativi); io i sintomi peggiori li avverto da fine giugno, cioè in seguito all'episodio stressante di cui le parlavo...certo, è passato poco tempo, ma è possibile che un forte stress abbia fatto scatenare una celiachia latente che in apparenza non figurava nella gastroscopia di due mesi prima? O mi sto preoccupando troppo io (che comunque ho già parecchie grane con la salute, tra cui una tiroidite autoimmune)?...
    Per quanto riguarda le Iga non so dire, ma da vari mesi ho sempre VES alta e globuli bianchi aumentati...
    Cordiali saluti
    A.

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  125. Salve, quando fanno le biopsie vengono rilevati i linfociti intraepiteliali. Se lei stava già male, tanto da far sospettare una celiachia, fa la gastroscopia con le biopsie e non esce nulla, nemmeno i linfociti leggermente aumentati, poi dopo un mese o due le si scatena la celiachia.. beh.. lo vedo improbabile. Piuttosto, controllerei che le analisi delle biopsie siano state effettuate secondo il protocollo (sebbene, ripeto, i villi erano normali). La ves e i globuli bianchi indicano un'infiammazione, ma purtroppo non si sa quale. Cosa dice il suo gastroenterologo? Ha escluso la celiachia, ok, ma qual è la diagnosi? Ne avete parlato?

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  126. Ovviamente, Lei mangiava glutine prima della gastroscopia da almeno 6 settimane consecutive, vero?

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  127. Buonasera, no come le ho detto la gastroscopia è stata fatta senza biopsie, in teoria…la dottoressa internista che mi ha seguita sostiene che non mi hanno prelevato tessuto dal duodeno: i villi, a quanto ho capito, risultavano normali “a vedersi” durante l’ispezione della gastroscopia (ma allora i "reperti endoscopici" del mio referto cosa sono? Non ci sto più capendo nulla *_*).
    Per la sua ultima domanda: sì, mangiavo glutine al momento della gastroscopia, anche perchè il suo scopo era un’indagine generale a livello gastrointestinale in base ai sintomi che lamentavo (tra cui anemia e lieve febbre), non era specifica per la celiachia.
    A seguirmi non è un gastroenterologo, bensì un'internista, come le dicevo, la quale non ha formulato diagnosi in seguito alla gastroscopia (mentre ero sedata hanno effettuato la ricerca dell’ Helicobacter Pylori, che è risultata negativa).
    Le riporto nuovamente i valori delle analisi:
    -anticorpi EMA iga <1:5 (valore di riferimento: negativo se <1:5)
    -anticorpi tTG iga 2 (v.d.r.: negativo se 10)
    La ringrazio ancora per l'attenzione,
    cordiali saluti
    A.

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  128. Mi perdoni, ma dietro sua richiesta ho cancellato il suo primo post.

    In ogni caso, se non ricordo male, c'era scritto "reperti endoscopici", ecco perché ho pensato che fossero biopsie. Ma ora mi dice che hanno ricercato l'HP, quindi erano riferiti probabilmente a quello.

    Se non ci sono state biopsie effettivamente non si può sapere se i linfociti erano normali. A volte, se la gastroscopia avviene all'inizio della patologia, i villi non sono ancora atrofici ma la conta dei linfociti è alta.

    Loro però hanno evidentemente tutti i dati del suo caso (anamnesi, altre analisi, ecc). Quindi la diagnosi devono farla loro e non noi.
    La deve chiedere perché le indagini non si esauriscono con l'esclusione di una patologia. Non si arrenda. La chieda e chieda un po' di chiarezza perché se non ci sta capendo nulla forse è perché o ancora non si sono sbilanciati su una diagnosi, oppure non sono stati chiari nella comunicazione.
    Cordialmente,
    Puntodivistaceliaco

    RispondiElimina
  129. Gentile dott.ssa, ha fatto bene a cancellare quel commento, anzi mi spiace che il nome sia comunque rimasto.
    Di chiarezza infatti ne ho ricevuta davvero poca. Secondo lei posso almeno dare per esclusa la celiachia, o debbo continuare ad indagare?..
    A.

    RispondiElimina
  130. Controlli bene, forse visualizza ancora il nome per via della cache del sito. Io non vedo più alcun commento ne' il suo nome.

    Dunque, la celiachia sembrerebbe esclusa, tanto è vero che non hanno ritenuto il caso di fare le biopsie, anche se non è la procedura corretta, secondo le linee guida della diagnosi stilate dall'AIC (andrebbero fatte comunque).
    La cosa brutta è che ora lei può solo fidarsi o meno dell'equipe che ha condotto gli accertamenti, ma non ha nulla di certo, se non il fatto che, almeno al momento, i suoi villi sono integri. Quindi deve fidarsi della loro esperienza e non di un referto condotto secondo il protocollo.

    A questo punto, fare l'analisi delle IgA totali forse sarebbe il caso, giusto per scrupolo.

    Lei comunque dovrebbe chiedere una diagnosi relativamente alla causa dei suoi disturbi. Non è lei (ne' altri) che può escludere la celiachia; lo può fare solo un gastroenterologo avendo sott'occhio tutta la sua cartella clinica.
    Qualora il centro non si sbilanci, non risponda alle sue richieste di chiarezza e di diagnosi sulla causa dei suoi disturbi, l'unica cosa che potrebbe fare è rivolgersi ad un gastroenterologo.
    Fossi in lei però, mi rivolgerei ancora a chi ha la sua cartella clinica, chiedendo una diagnosi e non solo l'esclusione di una delle possibili cause.
    Cordialmente,

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    1. La ringrazio moltissimo per la sua disponibilità, e pure io stavo pensando di fare le analisi delle Iga totali.
      Adesso il nome non compare più.
      Appena saprò qualcosa le farò sapere.
      Un caro saluto
      A.

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  131. Anonimo ha scritto: "Ssalve dottoressa io qualche tempo fa endocrinologo mi ha prescritto anti transglutaminasi perché soffro di anemia ipocronica. Io ero molto scettica a fare questo esame. Cmq l'ho fatto i transglutaminasi 121, 6 poi ho fatto la gastroscopia piu biopsia. la risp della bbiopsia dice: due frammenti di mucosa duodenale di cuo uno estesamente disepilizzato. Sedi di appiattimento del profilo dei villi. Compatibile con una condizione di malassorbimento tipi celiachia sein accordo cn i dati clinico-laboratoristico. Poi x un mese e mezzo ho iniziato la dieta senza glutine. Poi mi sono rivolta ad un gastroenterologo lui mi ha detto che dovevo riprendere il glutine xké mancavano glia anti endomisio per due settimane hi mangito normalmente, ho fatto qst esame e sono presenti (titolo:1:20) questo cosa significa ci sono o nn ci sono? Per favore mi potete rispondere granzie mille "

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  132. Si, sono presenti, l'esame è quindi positivo e il gastroenterologo potrà certificare la celiachia. Il titolo 1:20 significa che sono stati rinvenuti anticorpi antiendomisio con una concentrazione di 1 anticorpo antiendomisio su 20 elementi analizzati.

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  133. Grazie per la vostra risposta

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  134. ...ieri ho eseguito una gastro di controllo e sono in attesa dei risultati istologici.... Nonostante stia seguendo da qualche settimana / mese la dieta senza glutine è emerso : bulbo duodenale assottigliato. Seconda porzione duodenale assottigliata : eseguiti prelievi bioptici. .... sono possibili segni endoscopici di mucosa nn ancora guarita?

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  135. E' presto. Ci vogliono diversi mesi. La ricrescita dei villi dipende anche dall'età e differisce da persona a persona.

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    1. quindi all'istologia potrebbe emergere ancora un quadro di marsh 3 o una linfocitosi?

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    2. Potrebbe, si. Oppure il livello è sceso e questo indicherebbe che si è avviato il processo di normalizzazione.

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  136. .. l'ultima gastro a vista nn sembrava avere lesioni...eppure l'istologia disse altro...questa volta mi preoccupa vedere già un assottigliamento all'endoscopia. speriamo ben. grazie per la pazienza.

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  137. ...scusa se mi permetto di disturbati ancora... l'assottigliamento resta sempre predittivo di un danno alla mucosa ? Cioè ho qualche speranza do trovare un marsh zero... quante volte questi segni macroscopici sono dei falsi ? Ci sono altre patologie che possono dare questi quadri.. scusa l'ansia .ma non so cosa aspettarmi da questo istologico

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  138. l'assottigliamento è un danno alla mucosa, Il problema è se è provocato dalla celiachia o no. A volte persino gli antibiotici possono provocarlo oppure alcuni virus. Il marsch 0 significa non avere nulla. Se c'è linfocitosi e assottigliamento e altri sintomi si fa la diagnosi. Solo il gastroenterologo può porla. Sulla base di quello che scriverà il patologo e gli altri sintomi.

    RispondiElimina
  139. Buonasera, a causa dell'anemia, del gonfiore addominale, meteorismo, flatulenza e rumori intestinali, dolori muscolari e articolari, crampi.....ho fatto le analisi per la celiachia (trasglutaminasi e antiendomisio) che sono risultati negativi, le IGA totale sono al limite minimo, la gastroscopia riporta quanto segue:

    Prelievo effettuato nell'intestino discendente,4 frammenti piuttosto ben orientati di mucosa duodenale in cui si osservano: architettura ghiandolare conservata ( rapporto villo cripta: 3/1) e quota linfoplasmacellulare della lamina propria normorappresentata in assenza di significativa iperplasia delle cripte; linfociti T intraepiteliali: 9 linfociti CD3 +/100 cellule epiteliali.

    Il gastroenterolo ha detto che non sono celiaca e non ha voluto prendere in considerazione la sensibilità al glutine dandomi solo dei fermenti lattici. Faccio presente che ho un midollo ipocellulare ( al 15% di cellularità) con scarsa produzione di globuli bianchi (scoperto da poco) ma il gastroenterologo dice che non ha nessuna incidenza.

    Lei pensa che la gstro sia stata fatta correttamente? e la situazione del midollo potrebbe aver limitato la produzione dei linfociti ?
    Grazie

    RispondiElimina
  140. Salve,
    la sua richiesta è piuttosto specifica. Essendo una psicologa celiaca, questo va decisamente oltre le mie competenze e le mie esperienze. Penso dovrebbe chiedere ad un ematologo. La gastro sembrerebbe essere stata svolta secondo le indicazioni dell'AIC (Associazione Italiana Celiachia).
    I miei migliori auguri.

    RispondiElimina
  141. buon giorno mia figlia ha 11 mesi a causa dellle eczeme ha fatto analisi con i risultati:deamidati della gliadina igG 8<7negativo 7-10border line>10positivo,transglutaminasi tissutale igA negativo,allergia al latte 0,25 <0,10 negativo HGB emoglobina11.3valori riferimento 12-15,ematocrito 33.1 valori rif.37-47,volume corpuscolare medio 68.2 valori rif.80-96,cont.medio emoglobina MCH 23.4 valori rif.27-31,PLT-conteg.piastrine 449 valori rif.150-380 cosa significa e' celiaca??grazie

    RispondiElimina
  142. Salve, come sa non sono un medico ma una psicologa celiaca che da qualche indicazione su come affrontare il percorso di diagnosi e la celiachia stessa.
    I valori deve controllarli un gastroenterologo perché deve considerare anche i sintomi, la storia pregressa, i percentili di crescita, ecc...
    A quanto sembra c'è solo un valore borderline, quindi è necessario che il medico controlli anche altre indicazioni e sintomi.
    Cordialmente,
    Puntodivistaceliaco

    RispondiElimina
  143. Buongiorno,

    dalla mia sintomatologia mi hanno detto di avere una alta GS, ma la gastroenterola dice che le sa più di celiachia propria, anche se i miei sintomi sono più fortemente extraintestinali. Vedrò la gastroenterologa solo a settembre, ma visto che stavo facendo pasticci a onde da un paio di mesi almeno (prima ero a dieta senza glutine) ho deciso di intensificare il glutine e provare a fare gli esami. Però non so se le quantità che ho mangiato prima di intensificare (ultimi dieci giorni) erano sufficienti. Però non ce l’o fatta a continuare.
    Dagli esami che riporto sotto può essere in dubbio la celiachia o è da escludere totalmente?

    Da quel che capisco son positive solo l’anti gliadina igA e l’anti gliadina deamidata IgA
    Leggendo qua e là, mi sembra di aver capito che la gliadina semplice igA può anche essere segnale di una qualsiasi infiammazione intestinale, quindi non indicativa. Mentre mi sembra di capire che la gliadina amidata igA è indicativa di celiachia. Da qualche parte ho letto anche che la gliadina è il primo anticorpo a reagire alla riassunzione di glutine. In questo caso potrebbe essere che è positiva lei e son negativi gli altri perché non ne ho assunto ancora abbastanza e per ora solo l’ antigliadina reagisce?
    O invece questo quadro esclude la possibilità di celiachia?

    In attesa di poter parlare con la gastroenterologa, chiedo a Lei, che mi pare molto ferrata (più di molti medici) e con un bel bagaglio in proposito. Grazie di questo blog. I miei saluti.

    ENDOMISIO igA, igG, ig totali : negativi

    TRANSGLUTAMINASI IgG <0.1 (< 1.0 Neg, 1.0-2.0 Debolmente pos, 2.0-5.0 Pos, > 5.0 Altamente pos)

    TRANSGLUTAMINASI IgA 0.3 (Pos >= 8.0 , Neg < 8.0)

    GLIADINA DEAMIDATA IgA 115.7 ( Neg < 50 , Pos >= 50)


    GLIADINA DEAMIDATA IgG 18.1 ( Neg < 50, Pos >= 50)

    GLIADINA IgA 200.5 (Neg < 50, Pos >= 50)

    GLIADINA IgG 47.7 (Neg < 50, Pos >= 50)

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  144. Salve,
    il tempo di riesposizione è di 6 settimane consecutive, con un carico di glutine che il mio gastroenterologo faceva corrispondere più o meno a 3-4 biscotti con farina di grano (o un piatto di pasta) tutti i giorni.
    Quindi, da quello che Lei dice, il suo periodo di esposizione sarebbe inferiore.
    Il dubbio è effettivamente che Lei sia celiaca, viste le positività delle analisi, nonostante un periodo di esclusione del glutine.
    Credo che la gastroscopia fugherebbe ogni dubbio, il problema è se Lei ora sta nuovamente mangiando senza glutine.

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  145. Grazie.
    Ho interrotto perchè mi stava tirando troppo giù e son intervenute delle urgenze di vita per cui devo rimettermi presente e in forza. Ma già che mi sentivo già una polpetta, ecc ho provato lo stesso a fare gli esami. Dovrò di nuovo rimandare tutto e ricominciare poi da capo. Puff

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  146. Ciao, sono Francesca. Ti scrivo per chiederti un parere.

    Da diversi anni soffro di sintomi variegati di cosiddetta colite.
    Sono anemica da diversi anni e nell'ultimo anno c'è stato un calo di peso importante e ora sono in uno stato di denutrizione. Sono seguita da una nutrizionista da un mese.

    Da settembre, dopo che si erano intensificati i sintomi di colite, sono stata visitata da un gastroenterologo che mi ha fatto fare subito il test per la celiachia, sangue e biopsia. Entrambi negativi.

    Il mio dubbio è questo: negli ultimi anni ho mangiato poco glutine. Nel 2011 ero stata da un altro nutrizionista che per risolvere i problemi intestinali mi aveva detto di eliminare i carboidrati (pane pasta riso) e assumere zuccheri tramite frutta e verdura, oltre a mangiare molte proteine. Stavo bene di pancia..ma forse era una dieta squilibrata e con il tempo sono dimagrita.
    Ho reintrodotto piano piano tutti i carboidrati ma il mio stato di salute è peggiorato.

    Quando mesi fa ho fatto i test per la celiachia non assumevo molto glutine (non so quanto se ne deve assumere!) e inoltre, prima della biopsia, sono stata senza assumere glutine per una settimana.

    Ora grazie alla dieta della nutrizionista che mi segue adesso mangio in modo completo da un mese e mezzo. Ma non sto molto bene e devo ancora capire se la denutrizione è passata (con le analisi).

    La mia domanda è questa: secondo te potrei essere un caso falso negativo di celiachia? Dovrei ripetere il test?

    Sicuramente parlerò bene con il medico e la nutrizionista (tra una settimana), ma ho trovato questo blog e vorrei un tuo parere.

    Ti ringrazio!

    RispondiElimina
  147. Ciao Francesca,
    la quantità di glutine (informazione datami da un gastroenterologo molto noto nell'ambito della ricerca sulla malattia celiaca) è l'equivalente di 3,4 biscotti al giorno. Va assunta però tutti i giorni per almeno 6 settimane consecutive.
    Inoltre, dovrai controllare che gli anticorpi totali di classe IgA e IgG siano nella norma o le analisi del sangue non saranno comunque attendibili.

    Credo che sia meglio chiedere al gastroenterologo di fare altri accertamenti per questa situazione, non solo i test della celiachia; deve dirti cosa c'è che non va, fare una diagnosi, non escludere la celiachia e basta.

    P.S.: verifica che il "nutrizionista" sia laureato ed abilitato a prescrivere diete. Purtroppo ci sono molti abusivi che con un corso di qualche lezione si spacciano per medici e dietisti.

    RispondiElimina
  148. Buonasera, da bambina ho sofferto di anemia da ferro e ho sempre avuto una lieve piastrinopenia. Nei 5 ultimi anni i sintomi gastrointestinali,mal di testa e di ossa, etc. si erano intensificati ed in piu' avevo cominciato a gonfiarmi (ho aumentato 5 kg rispetto al mio peso forma che e' circa 54 kg). Ho deciso circa 11 mesi fa di fare una dieta senza glutine (molto scrupolosa) . Risultato, dopo circa 7 giorni sono tornata al mio peso forma (bevendo anche dell'acqua) e ho cominciato a stare benissimo. Recentemente ho deciso di fare il test del sangue dopo aver reintrodotto il glutine per 12 giorni (non c'e' l'ho fatta a continuare). I risultati sono questi:
    ANTI TRANSLUGAMINASI IgA (met. ELI) 6.98 UI/ml val. rif. 0.00-20.00
    ANTI-GLIADINA Deamidata IgG (met. ELISA) 1.6 U/ml val. rif. 1.0-15.0
    Come posso interpretare questi risultati? La ringrazio tantissimo. Cordiali saluti.

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  149. Sembrano negativi, dal momento che rientrano nei valori di riferimento. In ogni caso, deve dirlo il suo medico. Tenga presente che spesso eliminare il glutine può dare miglioramenti anche a chi non è celiaco. E' probabile che, insieme al glutine, abbia eliminato anche cibi con lieviti industriali che possono gonfiare, oppure cibi con molto sale che provoca ritenzione idrica, ecc..

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  150. Salve, io sono celiaca dall,etá di un anno ed ho voluto approfondire la questione anche per quanto riguarda mia figlia. Ha fatto analisi del sangue e ricerca genetica DQ2 DQ8. I risultati sono i seguenti: antigliadina igA 4.9( negativo fino a 8) ;igG 47.7 (<50). Antiendomisio igA positivi++; igG assenti. Antitransglutaminasi 41.8(>positivo). DQ2 presente, DQ8 assente. Il pediatra sospetta una celiachia al 90% anche se dall'altra parte, vista la giovane etá di appena 16 mesi, preferisce aspettare per la biopsia. Mi rivolgero ad altri ma nel frattempo avrei piacefe a sentire altri pareri. Grazi!

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  151. Effettivamente è troppo presto per la biopsia, ma il sospetto c'è. Contatti comunque un gastroenterologo. A volte la diagnosi nei bambini molto piccoli viene posta anche senza gastroscopia (magari con le analisi di antigliadina deamidata).
    Cordialmente,
    Puntodivistaceliaco

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  152. Buongiorno a tutti.
    Soffro da sempre di meteorismo e stipsi ostinata, ho sempre avuto forti mal di testa ( sempre liquidati come cefalee mio tensione e emicranie generiche) e una leggera tendenza all'anemia, così come alla carie dentaria 'facile'; ho spesso dolori articolari, pressione molto bassa e un po' di debolezza. Da qualche mese a questa parte la qualità della mia vita è notevolmente peggiorata per via dell'addome sempre gonfio che mi provoca palpitazioni e tachicardia.
    Sto seguendo da qualche giorno una dieta senza glutine e i sintomi mi sembrano molto attentati.
    Devo procedere con delle indagini, facendomi prescrivere le analisi del sangue o i sintomi che ho elencato non c'entrano nulla con la celiachia?
    Dimenticavo di dire che ho quasi 42 anni e l'anno scorso sono stata operata per un nodulo al seno.
    Grazie in anticipo per la risposta.

    RispondiElimina
  153. Alcuni sintomi potrebbero essere collegati. Per fare le analisi però, dovrebbe riprendere a mangiare glutine tutti i giorni, altrimenti potrebbero risultare falsamente negative. Si consigli con il medico di famiglia per le esami ematiche.
    Cordialmente,
    Puntodivistaceliaco

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  154. Buongiorno, la mia situazione è la seguente: soffro praticamente da sempre di diarrea, aftosi, sono tendenzialmente anemica con carenza di ferro e da sempre parecchio sottopeso. Da qualche tempo ho spesso dolori articolari e soffro di dermatiti.
    Sono intollerante al lattosio e ho la tiroidite autoimmune di Hashimoto in ipotiroidismo subclinico.
    Familiarità per cancro al colon.
    Nel 2005 ho eseguito gli esami IgA, IgG e EMA con risultati negativi ma mancavano le IgA totali.
    Continuando a soffrire sempre di problemi intestinali, nel 2010 eseguo gastroscopia con il seguente esito: "frammenti di mucosa duodenale con villi ad architettura conservata ed incremento del numero di linfociti T intraepiteliali pari a 45 per 100 cellule". Il gastoenterologo mi disse che fino a qualche anno prima sarei stata ritenuta celiaca e quindi avrei anche avuto l'esenzione, ma ora le linee guida sono cambiate e non posso essere ritenuta celialca (?!??). Ora dopo anni continuo a soffrire di problemi intestinali e quindi mi sono recata da un'allergologa/immunologa che è convinta che sia il glutine a darmi tutti i miei problemi (cosa di cui è convinta anche la mia nutrizionista che mi segue per cercare di farmi prendere peso) e che l'intolleranza al lattosio sia proprio legata a quello e mi consiglia fortemente di ripetere gli esami del sangue (perchè secondo lei incompleti e quindi non attendibili) + quelli per la predisposizione genetica. Il problema è che il mio medico di base non è d'accordo sostenendo che basta la seriologia già eseguita!
    A questo punto sono molto confusa...
    Potrebbe realmente trattarsi di celiachia?

    Grazie mille!

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    Risposte
    1. Come sa non sono un medico ma una psicologa celiaca.
      Detto questo, la Celiachia è una malattia autoimmune e come tale necessita dell'attivazione. L'attivazione può avvenire anche nell'arco di più anni e il soggetto avverte come una sorta di peggioramento.
      Specie nei casi di attivazione in età adulta, si può andare incontro a fasi nelle quali si sta quasi bene e fasi nelle quali si peggiora nettamente.

      Per tale motivo, non trovo riscontri in quanto detto dal medico e la sierologia può essere ripetuta. Infatti, nei soggetti geneticamente predisposti, ma non ancora celiaci, il protocollo prevede proprio dei controlli periodici sierologici, per vedere se la malattia si è attivata o no.

      L'altra cosa per cui non trovo riscontro è quella che mi riferisce del gastroenterologo. Da quel che sapevo io, è il contrario. Inizialmente la soglia dei LIE (linfociti intraepiteliali) era di 40/100. Successivamente fu abbassata ed ora è 25/100.
      Va detto però che senza i villi tipicamente atrofici, l'infiltrato linfocitario da solo non può dare diagnosi certa, specie con una sierologia negativa.

      A mio modesto parere, dovrebbe recarsi in un centro specializzato per la celiachia (cerchi su internet la sede AIC, Associazione Italiana Celiachia, della sua regione e chieda loro in quale centro può rivolgersi, al fine di rifare gli accertamenti (a quel punto la ricetta per i test ematici la faranno direttamente loro) e controllare se la Celiachia si è attivata oppure si deve indagare su altre cause, escludendo la celiachia.

      Cordialmente,
      Puntodivistaceliaco

      Elimina
    2. Grazie mille per la risposta celere!
      Complimenti veramente per questo bel blog!

      Seguirò il Suo consiglio, che poi è lo stesso che mi ha dato l'allergologa suggerendomi il centro celiachia del policlinico maggiore di Milano.

      Grazie ancora e buona giornata!

      Elimina
  155. Salve, innanzitutto complimenti per il blog. Le scrivo per chiederle un consiglio. Da circa 6 mesi ho vaginiti batteriche ricorrenti, tutti batteri di origine intestinale/fecale più una candida recente. La mia ginecologa mi ha chiesto se in famiglia c'è qualcuno celiaco , ma la mia risposta è stata negativa. Tuttavia insieme alle vaginiti ho notato cambiamenti delle mie feci, sempre molli,giallognole,a volte quasi liquide, ed un gonfiore addominale dopo i pasti. Ho chiesto alla mia dottoressa della celiachia e lei la esclude in quanto nel 2012 mi fece fare le analisi che risultarono negative. Ho letto le vecchie analisi
    tTG anti transglutaminasi IgA 0.4 (<7 negativo)
    È sufficiente per escludere la celiachia anche se è un esame di 3 anni fa? Non so se insistere con la mia dottoressa per ripeterli

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    Risposte
    1. Direi proprio di no. La celiachia è una malattia che si scatena per stress psicofisico, come spesso accade nelle malattie autoimmuni. Tipicamente ai parenti di primo grado dei celiaci con sierologia negativa ma con predisposizione genetica si consigliano gli esami del sangue al massimo ogni 2 anni, per vedere proprio se la malattia rimane inattiva oppure si palesa.
      Quindi, mi spiace, ma dovrà rifare le analisi seguendo il protocollo diagnostico.
      Oltre a quell'analisi sarebbe il caso di fare anche le stesse ma di classe IgG e le due antigliadina deamidata. Di solito non si fa una sola analisi di un solo anticorpo nè di un solo gruppo anticorpale.

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  156. Salve, vorrei sapere se già solo con le seguenti analisi del sangue è possibile escludere la celiachia:
    Ab anti-endomisio IgA <1:5 (negativo se <1.5)
    Ab anti-Transglutaminasi IgA 2.00 (negativo se <10; positivo se >= 10
    Grazie da subito
    Rita

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    Risposte
    1. Si se:
      - non ha deficit delle immunoglobuline totali IgA
      - ha mangiato con glutine durante le 6 settimane precedenti alle analisi

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  157. Salve, la ringrazio per avermi risposto. In realtà le scrissi già l'anno sorso, quando appunto avevo fatto le analisi che le ho riportato. Mancava la conta delle IgA totali, però. Si tratta quindi di analisi vecchie e parzialmente incomplete. Ho tutt'ora il dubbio riguardo alla celiachia, perché nelle ultime analisi del sangue che ho effettuato, il colesterolo totale e quello HDL risultavano entrambi bassi, nonostante sia in sovrappeso. Inoltre la sideremia era estremamente bassa, ma questo potrebbe essere ricondotto alle mie mestruazioni abbondanti. L' omocisteina era normale, che so essere una spia di allarme per la caliachia qualora si presenti con valori alti, e le proteine totali pure. Per finire, ho spesso prurito alla parte interna delle braccia, con occasionale fuoriuscita di bollicine rosse. Non mi andrebbe di sottopormi alla biopsia intestinale con sedazione, perché sempre l'anno scorso feci gastroscopia più colonscopia per indagini generali, e non mi andrebbe di ripetere l'esperienza dell'anestesia. Potrei ripetere gli esami del sangue, sperando che siano attendibili, e magari in un laboratorio diverso da quello dello scorso anno. Se gentilmente Lei mi potesse indicare tutte le analisi che devo effettuare, così mi tolgo finalmente questo dubbio. Grazie di cuore Rita A.

    RispondiElimina
  158. Salve sono un ragazzo volevo chiederle una domanda ho un dubbio che mi preoccupa molto mi sono arrivati stasera gli esami del sangue e sulla parte delle immuniglobuline E e segnato 1882,00 in grassetto e anche sull'antigliadina IGG 13,30 in grassetto volevo sapere se dovrei procupparmi

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