Che la chiamino Celiachia, Sprue Celiaca, Morbo Celiaco o Intolleranza al glutine, si tratta sempre di una malattia autoimmune.
Come abbiamo visto nelle ricerche riportate in uno dei post precedenti, ben 2 anticorpi, l'anti-endomisio e l'anti-transglutaminasi, specifici per la diagnosi della malattia celiachia, agiscono contro le cellule del nostro stesso organismo.
Anche nella Celiachia quindi, si ha una produzione di anticorpi contro il "self", cioè noi stessi, così come avviene nelle altre malattie autoimmuni.
Abbiamo però anche visto che queste cellule non vengono attaccate se non vi è l'innesco, la miccia, e cioè il glutine.
Tuttavia sembra che una prolungata esposizione al glutine di un soggetto celiaco[1] non diagnosticato possa aumentare di molto le possibilità che quel soggetto contragga un'altra patologia autoimmune[2].
Quindi, se la malattia celiaca non viene diagnosticata in tempo, si comporterebbe essa stessa come miccia, innesco per altre (spesso ben più gravi) patologie autoimmuni[3].
Stiamo parlando di malattie come il Diabete autoimmune (di tipo I, insulino-dipendente), Tiroiditi autoimmuni, Artrite Reumatoide, Lupus Eritematoso sistemico, morbo di Addison, Vasculite, Epatite autoimmune, Connettiviti, sindrome di Sjogren, ecc...
Il rischio infatti, aumenta con il numero di anni di esposizione[4].
Inoltre, se l'esposizione prolungata al glutine ha innescato un'altra malattia autoimmune, la dieta senza glutine riesce a bloccare solo gli anticorpi della celiachia ma non quelli della seconda malattia, sopraggiunta in un secondo momento.
Va detto comunque che almeno, non stimolando il sistema immunitario con il glutine, ci si può concentrare nel contenere gli effetti delle altre malattie.
Cosa deve fare un celiaco per sapere per tempo se ha contratto altre malattie autoimmuni?
Intanto rivolgersi ad un bravo reumatologo.
Questo specialista infatti valuterà la possibilità di far effettuare una serie di analisi molto particolari per verificare l'assetto immunitario e gli eventuali anticorpi con il "self".
E' fondamentale cominciare a curare una malattia autoimmune ai suoi esordi, perchè gli auto-anticorpi avranno avuto poco tempo per fare danni agli organi.
Pertanto è buona norma effettuare un controllo, specie per i celiaci diagnosticati tardivamente.
Alcuni cenni sulle malattie autoimmuni
Le malattie autoimmuni sono molto subdole e pericolose. Possono attaccare fegato, reni, tiroide, pancreas, intestino, polmoni, cuore, pelle, terminazioni nervose, articolazioni, occhi, ecc.. e fare danni irreversibili.
A seconda del loro comportamento, si distinguono le forme organo-specifiche (ad esempio l'epatite autoimmune o la tiroidite a.), sistemiche (generalizzate, come le connettiviti) e intermedie (che hanno entrambe le componenti)[5].
La Celiachia ad esempio è considerata una malattia organo-specifica perchè le lesioni si hanno in una parte dell'intestino (il duodeno).
Spesso le cure previste per queste malattie possono avere degli effetti collaterali piuttosto forti, come nel caso di cortisonici se devono essere presi a dosi elevate. Anche per questo devono essere prese in tempo, per evitare di avere poi situazioni di difficile gestione che richiedono dosaggi elevati per stabilizzare la situazione.
Quali analisi effettuare?
A differenza della Celiachia, le analisi da effettuare per le malattie autoimmuni possono variare da caso a caso. Pertanto sarà il reumatologo a decidere quali analisi effettuare oltre che quando e se ripetere i controlli.
Le analisi, molto spesso, andranno effettuate negli ospedali perchè molti di questi test (ad es. gli ANA anticorpi anti-nucleo, gli ENA anticorpi anti antigeni nucleari estraibili [anti-SS-A e SS-B] o ancora gli AMA anticorpi anti-mitocondrio, il fattore reumatoide, le analisi sul complemento, ecc) non vengono effettuati in tutti i laboratori.
Controllate quindi, prima di recarvi in un ambulatorio di analisi, perchè sarebbe inutile fare due prelievi (uno lì e un'altro in ospedale).
[1] http://www.areamedlab.it/pdf/mdl/francavilla.pdf
[2] http://www.pediatria.univ.trieste.it/archi/CD/Autoi/CD_autoimm.htm
[3] http://www.openstarts.units.it/dspace/handle/10077/337
[4] http://www.ipocm.ministerosalute.it/dettaglio/pdPrimoPiano.jsp?id=308&sub=5&lang=it
[5] http://eprints.unifi.it/archive/00001263/11/Capitolo_9_1.pdf
Come abbiamo visto nelle ricerche riportate in uno dei post precedenti, ben 2 anticorpi, l'anti-endomisio e l'anti-transglutaminasi, specifici per la diagnosi della malattia celiachia, agiscono contro le cellule del nostro stesso organismo.
Anche nella Celiachia quindi, si ha una produzione di anticorpi contro il "self", cioè noi stessi, così come avviene nelle altre malattie autoimmuni.
Abbiamo però anche visto che queste cellule non vengono attaccate se non vi è l'innesco, la miccia, e cioè il glutine.
Tuttavia sembra che una prolungata esposizione al glutine di un soggetto celiaco[1] non diagnosticato possa aumentare di molto le possibilità che quel soggetto contragga un'altra patologia autoimmune[2].
Quindi, se la malattia celiaca non viene diagnosticata in tempo, si comporterebbe essa stessa come miccia, innesco per altre (spesso ben più gravi) patologie autoimmuni[3].
Stiamo parlando di malattie come il Diabete autoimmune (di tipo I, insulino-dipendente), Tiroiditi autoimmuni, Artrite Reumatoide, Lupus Eritematoso sistemico, morbo di Addison, Vasculite, Epatite autoimmune, Connettiviti, sindrome di Sjogren, ecc...
Il rischio infatti, aumenta con il numero di anni di esposizione[4].
Inoltre, se l'esposizione prolungata al glutine ha innescato un'altra malattia autoimmune, la dieta senza glutine riesce a bloccare solo gli anticorpi della celiachia ma non quelli della seconda malattia, sopraggiunta in un secondo momento.
Va detto comunque che almeno, non stimolando il sistema immunitario con il glutine, ci si può concentrare nel contenere gli effetti delle altre malattie.
Cosa deve fare un celiaco per sapere per tempo se ha contratto altre malattie autoimmuni?
Intanto rivolgersi ad un bravo reumatologo.
Questo specialista infatti valuterà la possibilità di far effettuare una serie di analisi molto particolari per verificare l'assetto immunitario e gli eventuali anticorpi con il "self".
E' fondamentale cominciare a curare una malattia autoimmune ai suoi esordi, perchè gli auto-anticorpi avranno avuto poco tempo per fare danni agli organi.
Pertanto è buona norma effettuare un controllo, specie per i celiaci diagnosticati tardivamente.
Alcuni cenni sulle malattie autoimmuni
Le malattie autoimmuni sono molto subdole e pericolose. Possono attaccare fegato, reni, tiroide, pancreas, intestino, polmoni, cuore, pelle, terminazioni nervose, articolazioni, occhi, ecc.. e fare danni irreversibili.
A seconda del loro comportamento, si distinguono le forme organo-specifiche (ad esempio l'epatite autoimmune o la tiroidite a.), sistemiche (generalizzate, come le connettiviti) e intermedie (che hanno entrambe le componenti)[5].
La Celiachia ad esempio è considerata una malattia organo-specifica perchè le lesioni si hanno in una parte dell'intestino (il duodeno).
Spesso le cure previste per queste malattie possono avere degli effetti collaterali piuttosto forti, come nel caso di cortisonici se devono essere presi a dosi elevate. Anche per questo devono essere prese in tempo, per evitare di avere poi situazioni di difficile gestione che richiedono dosaggi elevati per stabilizzare la situazione.
Quali analisi effettuare?
A differenza della Celiachia, le analisi da effettuare per le malattie autoimmuni possono variare da caso a caso. Pertanto sarà il reumatologo a decidere quali analisi effettuare oltre che quando e se ripetere i controlli.
Le analisi, molto spesso, andranno effettuate negli ospedali perchè molti di questi test (ad es. gli ANA anticorpi anti-nucleo, gli ENA anticorpi anti antigeni nucleari estraibili [anti-SS-A e SS-B] o ancora gli AMA anticorpi anti-mitocondrio, il fattore reumatoide, le analisi sul complemento, ecc) non vengono effettuati in tutti i laboratori.
Controllate quindi, prima di recarvi in un ambulatorio di analisi, perchè sarebbe inutile fare due prelievi (uno lì e un'altro in ospedale).
[1] http://www.areamedlab.it/pdf/mdl/francavilla.pdf
[2] http://www.pediatria.univ.trieste.it/archi/CD/Autoi/CD_autoimm.htm
[3] http://www.openstarts.units.it/dspace/handle/10077/337
[4] http://www.ipocm.ministerosalute.it/dettaglio/pdPrimoPiano.jsp?id=308&sub=5&lang=it
[5] http://eprints.unifi.it/archive/00001263/11/Capitolo_9_1.pdf
ho scoperto tardi la celiachia poi anni dopo l'intolelranza al lattosio, ora scopro l'orticaria da freddo e tiroide sballata. Tutte malattie autoimmuni. Non oso pensare a tutto quello che accadrà prossimamente. Anni e anni passati a non capire. ciao
RispondiEliminaMi perdoni la domanda, ma sono molto interessata all'argomento. Vorrei sapere il perché.
RispondiEliminaHa chiesto ai medici ma non hanno dato spiegazioni o non ha chiesto perché sapeva o sentiva che le spiegazioni non sarebbero state comunque esaurienti? Dove si è fermata la comunicazione fra lei e i medici?