Se siete celiaci avrete notato che, spesso anche dopo l’inizio della dieta, alla normalizzazione dei villi non sempre segue quella della flora batteria intestinale.
Ce ne accorgiamo ad esempio dopo periodi in cui abbiamo assunto degli antibiotici o dopo aver esagerato con una dieta un po’ troppo pesante, benché sempre senza glutine.
O semplicemente, dopo aver commesso, nostro malgrado, un errore nella dieta, ingerendo glutine.
Insomma è come se fossimo più “delicati di intestino”, per dirla con un gergo più semplicistico.
Ma ce ne sono altri. Batteri, funghi, lieviti ecc.. se assunti in quantità opportune, sono in grado di modificare la flora batterica, ma non solo.
Alcuni possono aumentare la produzione di vitamine del gruppo B o acido folico, aumentare le difese immunitarie, insomma hanno un vero e proprio effetto curativo[2].
Normalmente, il nostro intestino ne ospita diversi, ma l’equilibrio fra questi graditi (o sgraditi) ospiti è il vero ago della bilancia di gran parte della nostra salute.
L’assunzione di probiotici serve infatti a rinforzare le colonie di microrganismi già presenti nell’intestino.
Quando la flora intestinale è alterata (disbiosi) vuol dire che una “specie” ha preso il sopravvento sulle altre.
Nel caso della candida albicans[3], ad esempio, è sbagliato pensare che sia un batterio che abbiamo “contratto” chissà in quale modo (uno dei sintomi della sua eccessiva proliferazione è la lingua bianca).
La candida è normalmente presente nel nostro intestino (o nel cavo orale) e, come molti funghi, serve a difenderci dalle intossicazioni da metalli, inoltre svolge un ruolo addirittura nella digestione degli zuccheri.
Ma in determinate situazioni, può crescere in maniera spropositata, creando diversi problemi.
Pertanto, pensare di eradicare la candida dal nostro organismo è sbagliato concettualmente oltre che dal punto di vista medico. Si deve tenere sotto-controllo, farla diminuire, ma non certo estirpare.
Pertanto solitamente, oltre ai farmaci micotici, si usano i probiotici che aumentando così le loro colonie “buone”, evitando che la candida possa proliferare a dismisura.
Un equilibrio, appunto. E’ questo il segreto.
Va da sé che, anche qui, i benefici dei probiotici sono reali solo quando reale è il bisogno.
I Consigli:
- Attenzione ai multivitaminici. Spesso abbiamo bisogno di vitamina C ma non di tutti quei minerali e quelle vitamine (un esempio di carenza di vitamina C sono le piccole lacerazioni ai lati della bacca, fenomeno chiamato chelite). Scegliete gli integratori in base a quello che realmente vi serve.
- Molti prodotti contengono lattosio. Accertatevene prima di assumerlo, se avete un’intolleranza.
- Non sommate probiotici agli integratori. Spesso molti probiotici hanno già una parte di sali minerali e vitamine, inoltre spesso stimolano -di per sé- la produzione di vitamine. Informatemi presso il vostro medico (e leggete il bugiardino).
[1] http://www.codacons.it/medicina/vitamine.html
[2] http://www.benessere.com/dietetica/arg00/probiotici.htm
[3] http://it.wikipedia.org/wiki/Candida_albicans
Ce ne accorgiamo ad esempio dopo periodi in cui abbiamo assunto degli antibiotici o dopo aver esagerato con una dieta un po’ troppo pesante, benché sempre senza glutine.
O semplicemente, dopo aver commesso, nostro malgrado, un errore nella dieta, ingerendo glutine.
Insomma è come se fossimo più “delicati di intestino”, per dirla con un gergo più semplicistico.
A quel punto coliti, stomatiti, afte, lingua bianca, diarrea e cose di questo genere potrebbero ripresentarsi, sebbene in maniera decisamente meno violenta del passato, quando cioè assumevamo ancora glutine.
Pertanto se il Vostro medico non riesce a darvi una soluzione, sarete probabilmente portati a tuffarvi senza riserve nel mondo degli integratori e/o dei probiotici.
Ma cosa sono e che benefici possono realmente darci?
GLI INTEGRATORI
Si tratta di vitamine e minerali che servono per rinforzare il nostro corpo e ri-miniralizzarlo, ma non hanno scopo prettamente “curativo”.
Infatti vengono usati per “aiutare” il nostro corpo a riequilibrarsi, ma una volta che ci siamo ripresi è meglio limitarli o abbandonarli del tutto.
Spesso infatti vengono usati a sproposito o in maniera smodata e questo può causare molti danni.
La dose giornaliera di calcio, ferro, vitamina A ecc.. è stabilita in base a molti canoni, quali l’età, l’attività fisica ecc… ma soprattutto in base a quello che mangiamo.
Come abbiamo visto con l’intolleranza al lattosio, non mangiare latticini freschi non significa non assumere calcio, perché se assumiamo carne e parmigiano il calcio assunto dal nostro organismo sarà più che sufficiente.
Assumere quindi un integratore con molti minerali anche se stiamo mediamente bene potrebbe addirittura essere deleterio.
Inoltre se abbiamo una permeabilità intestinale alterata, le molecole di questi minerali passeranno attraverso la parete cellulare intestinale andando a finire nei reni e, in soggetti predisposti, provocare calcoli renali, renella o altri problemi.
Anche per quel che riguarda le vitamine, bisogna fare attenzione.
Il nostro organismo ne assume solo una precisa quantità, che è quella che ci serve. Il restante deve essere necessariamente eliminato.
Il problema è che non sempre l’eliminazione avviene in maniera “tranquilla”.
Ci sono casi in cui ci può essere un accumulo dovuto a dosi eccessive (ipervitaminosi)[1], e questo può addirittura arrivare a danneggiare alcuni organi (come il fegato).
L’eccessiva assunzione di vitamina A, ad esempio, è molto temuta poichè questa vitamina diventa addirittura tossica se assunta in alte dosi.
Il contributo degli integratori deve quindi essere limitato ai periodi di effettivo bisogno (ad esempio, dopo una colica addominale, renale, un’influenza o una terapia antibiotica, ecc..), ma sempre facendo attenzione alle dosi e a quello che stiamo mangiando durante lo stesso periodo.
I PROBIOTICI
La definizione di probiotico è di "microrganismi viventi che si dimostrano in grado, una volta ingeriti in adeguate quantità, di esercitare funzioni benefiche per l’organismo".
Ad esempio sono probiotici i batteri come Lactobacillus acidophilus, Lactobacillus casei, Lactobacillus lactis, Lactobacillus bulgaricus, Streptococcus thermophilus o il Bifido bacterium bifidum.
Pertanto se il Vostro medico non riesce a darvi una soluzione, sarete probabilmente portati a tuffarvi senza riserve nel mondo degli integratori e/o dei probiotici.
Ma cosa sono e che benefici possono realmente darci?
GLI INTEGRATORI
Si tratta di vitamine e minerali che servono per rinforzare il nostro corpo e ri-miniralizzarlo, ma non hanno scopo prettamente “curativo”.
Infatti vengono usati per “aiutare” il nostro corpo a riequilibrarsi, ma una volta che ci siamo ripresi è meglio limitarli o abbandonarli del tutto.
Spesso infatti vengono usati a sproposito o in maniera smodata e questo può causare molti danni.
La dose giornaliera di calcio, ferro, vitamina A ecc.. è stabilita in base a molti canoni, quali l’età, l’attività fisica ecc… ma soprattutto in base a quello che mangiamo.
Come abbiamo visto con l’intolleranza al lattosio, non mangiare latticini freschi non significa non assumere calcio, perché se assumiamo carne e parmigiano il calcio assunto dal nostro organismo sarà più che sufficiente.
Assumere quindi un integratore con molti minerali anche se stiamo mediamente bene potrebbe addirittura essere deleterio.
Inoltre se abbiamo una permeabilità intestinale alterata, le molecole di questi minerali passeranno attraverso la parete cellulare intestinale andando a finire nei reni e, in soggetti predisposti, provocare calcoli renali, renella o altri problemi.
Anche per quel che riguarda le vitamine, bisogna fare attenzione.
Il nostro organismo ne assume solo una precisa quantità, che è quella che ci serve. Il restante deve essere necessariamente eliminato.
Il problema è che non sempre l’eliminazione avviene in maniera “tranquilla”.
Ci sono casi in cui ci può essere un accumulo dovuto a dosi eccessive (ipervitaminosi)[1], e questo può addirittura arrivare a danneggiare alcuni organi (come il fegato).
L’eccessiva assunzione di vitamina A, ad esempio, è molto temuta poichè questa vitamina diventa addirittura tossica se assunta in alte dosi.
Il contributo degli integratori deve quindi essere limitato ai periodi di effettivo bisogno (ad esempio, dopo una colica addominale, renale, un’influenza o una terapia antibiotica, ecc..), ma sempre facendo attenzione alle dosi e a quello che stiamo mangiando durante lo stesso periodo.
I PROBIOTICI
La definizione di probiotico è di "microrganismi viventi che si dimostrano in grado, una volta ingeriti in adeguate quantità, di esercitare funzioni benefiche per l’organismo".
Ad esempio sono probiotici i batteri come Lactobacillus acidophilus, Lactobacillus casei, Lactobacillus lactis, Lactobacillus bulgaricus, Streptococcus thermophilus o il Bifido bacterium bifidum.
Ma ce ne sono altri. Batteri, funghi, lieviti ecc.. se assunti in quantità opportune, sono in grado di modificare la flora batterica, ma non solo.
Alcuni possono aumentare la produzione di vitamine del gruppo B o acido folico, aumentare le difese immunitarie, insomma hanno un vero e proprio effetto curativo[2].
Normalmente, il nostro intestino ne ospita diversi, ma l’equilibrio fra questi graditi (o sgraditi) ospiti è il vero ago della bilancia di gran parte della nostra salute.
L’assunzione di probiotici serve infatti a rinforzare le colonie di microrganismi già presenti nell’intestino.
Quando la flora intestinale è alterata (disbiosi) vuol dire che una “specie” ha preso il sopravvento sulle altre.
Nel caso della candida albicans[3], ad esempio, è sbagliato pensare che sia un batterio che abbiamo “contratto” chissà in quale modo (uno dei sintomi della sua eccessiva proliferazione è la lingua bianca).
La candida è normalmente presente nel nostro intestino (o nel cavo orale) e, come molti funghi, serve a difenderci dalle intossicazioni da metalli, inoltre svolge un ruolo addirittura nella digestione degli zuccheri.
Ma in determinate situazioni, può crescere in maniera spropositata, creando diversi problemi.
Pertanto, pensare di eradicare la candida dal nostro organismo è sbagliato concettualmente oltre che dal punto di vista medico. Si deve tenere sotto-controllo, farla diminuire, ma non certo estirpare.
Pertanto solitamente, oltre ai farmaci micotici, si usano i probiotici che aumentando così le loro colonie “buone”, evitando che la candida possa proliferare a dismisura.
Un equilibrio, appunto. E’ questo il segreto.
Va da sé che, anche qui, i benefici dei probiotici sono reali solo quando reale è il bisogno.
I Consigli:
- Attenzione ai multivitaminici. Spesso abbiamo bisogno di vitamina C ma non di tutti quei minerali e quelle vitamine (un esempio di carenza di vitamina C sono le piccole lacerazioni ai lati della bacca, fenomeno chiamato chelite). Scegliete gli integratori in base a quello che realmente vi serve.
- Molti prodotti contengono lattosio. Accertatevene prima di assumerlo, se avete un’intolleranza.
- Non sommate probiotici agli integratori. Spesso molti probiotici hanno già una parte di sali minerali e vitamine, inoltre spesso stimolano -di per sé- la produzione di vitamine. Informatemi presso il vostro medico (e leggete il bugiardino).
[1] http://www.codacons.it/medicina/vitamine.html
[2] http://www.benessere.com/dietetica/arg00/probiotici.htm
[3] http://it.wikipedia.org/wiki/Candida_albicans
Buon giorno, a proposito di integratori vorrei chiederle un chiarimento, il Multicentrum per adulti in compresse contiene amido modificato i celiaci possono utilizzarlo o no? La cosa curiosa poi è che il Polase in compresse pur non contenendo amido è sconsigliato a favore delle bustine effervescenti... insomma leggere gli ingredienti non basta!
RispondiEliminaGrazie.
Infatti, se legge il post c'è scritto di chiedere al medico.
RispondiEliminaIn ogni caso, l'AIC ha da tempo chiarito la questione sull'amido modificato.
Per legge, se si tratta di amido che deriva dal frumento deve essere scritto negli ingredienti. Se non è scritto (c'è solo "amido modificato") allora è stato ottenuto dal mais, dalla patata o dal riso (http://www.celiachia.it/menu/faq.aspx?idcat=2&idfaq=99).
Di solito i celiaci utilizzano il prontuario AIC, che contiene anche gli integratori. Può essere consultato gratuitamente (e ci sono anche versioni per smartphone Iphone o Android).
Fermo restando che si può chiedere al proprio medico o al farmacista, che verificherà sul computer quanto ha stabilito la Federfarma in merito all'idoneità dei preparati anche per i celiaci.
Il medico e il farmacista sono vie già battute ma ho ricevuto risposte troppo titubanti per non cercare altrove. Non ho il prontuario aic perchè non sono iscritto, troppe informazioni da inserire on-line, una cosa che non gradisco, queste le ragioni che mi hanno portato al suo blog.
RispondiEliminaGrazie per il chiarimento sulla dicitura "amido modificato".
Buon dì.