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venerdì 14 novembre 2008

I test sulle intolleranze alimentari

I test sulle intolleranze alimentari NON HANNO ALCUN VALORE DIAGNOSTICO NE’ SCIENTIFICO[1].

Non stiamo parlando ovviamente di celiachia, l’intolleranza al glutine, ma di una serie di test poco seri, per nulla affidabili e ovviamente a pagamento, che promettono di scoprire a quali alimenti si sarebbe intolleranti senza specificarne il perché.

Infatti vengono detti “non convenzionali”, ma la realtà è che NON SONO ATTENDIBILI[2].

Il paziente pertanto DOVREBBE ESSERE AVVERTITO, PRIMA DI ESSERE INVITATO DA UN MEDICO A FARE QUESTO TIPO DI TEST.

Questi test non hanno né danno alcuna spiegazione scientifica sulle cause e non hanno superato i controlli incrociati dei trial ai quali sono stati sottoposti[3], dando addirittura risultati differenti con lo stesso campione di sangue!

In particolare, sto parlando del CitoTest[4] ; altri test (tipo VegaTest[5]) sono così "fantasiosi" che non vale neanche la pena prenderli in considerazione.

Il Citotest è fatto con un campione di sangue e spesso effettuato presso i laboratori di analisi molto accreditati e questo porta la gente a pensare che sia un esame affidabile e valido[6].


La cosa davvero singolare è l’elevatissima percentuale di positività (quasi il 90%[7]) di questi test, a prescindere dal paziente che li effettua.

Il Citotest non dice con cosa possiamo sostituire un alimento, mentre raccomanda esattamente per quanti mesi effettuare la dieta di eliminazione dei cibi (di solito per 4 mesi), come se fosse possibile capire a priori in quanto tempo un soggetto piuttosto che un altro potrà recuperare la presunta intolleranza.

Inoltre induce le persone a pensare che il problema sia il cibo in sè e non una patologia o, nei casi più semplici, una errata abitudine alimentare.

Cerchiamo di valutare alcuni possibili danni implicati da questi test non attendibili:

- In un soggetto sano che magari ha semplicemente abusato di alcuni cibi particolarmente irritanti o pesanti e/o di alcool, per un periodo:

Togliere indiscriminatamente vari tipi di cibo (carboidrati, verdure, carni di vario tipo, uova, pesce, ecc..) senza alcun motivo, può provocare squilibri metabolici per carenze di principi nutritivi fondamentali (ferro, calcio, proteine, ecc..).

- In un soggetto sano che ha avuto una reazione avversa ad un farmaco (ad es. un antibiotico):

Valgono considerazioni analoghe a quelle proposte per il caso precedente, con la differenza che il paziente non prenderà i probiotici e i farmaci che lo aiuterebbero a disintossicarsi poiché pensa che il problema sia da attribuire ad un effetto tossico del cibo. E’ probabile che continuerà ad assumere lo stesso farmaco mentre fa la dieta consigliata dal test, con gli effetti che potete immaginare.

- In un soggetto realmente ammalato:

A prescindere dalla patologia di cui soffre realmente, qui il rischio è davvero enorme. Il paziente farà la dieta proposta dal test SENZA FARE ALTRI ESAMI, per mesi, fino a quando non si accorgerà che il periodo della dieta è finito ed i problemi non sono risolti.

E se il soggetto è CELIACO ma ancora non diagnosticato?

Per elencare i possibili problemi dei test sulle intolleranze alimentari in un soggetto celiaco Vi racconto la mia esperienza.

Nel 2005 a seguito di numerosi problemi (diarrea, perdita di capelli, gonfiore addominale esagerato, dolori, anemia) andai da un gastroenterologo.
Questi mi prescrisse (ho ancora la richiesta sul foglio di carta intestato della clinica) il famigerato test delle intolleranze alimentari, il CitoTest.

All’epoca non lo conoscevo e mi fidai ciecamente della prescrizione del medico.

In seguito ho dovuto faticare per convincere altri medici (immunologi, reumatologi e gastroenterologi) che era stato DAVVERO UN MEDICO a prescrivermelo!

Il risultato di questo test (pagato 100 euro nel 2005, ora so che costa intorno ai 270 euro) fu piuttosto inquietante, perché risultavo intollerante a tantissimi cibi:
pesce, uova, latticini di tutti i tipi, tonno, asparagi, carne di vitello e di manzo, lieviti, funghi, crostacei, piselli e…grano tenero e grano duro.

Non ci ho messo molto a capire che la quasi totalità di questi cibi non mi dava alcun problema e la vera intolleranza era sì il grano, ma anche il farro e tutti gli alimenti che contenevano amidi di frumento.

Ovviamente, eliminando il grano e i cibi ad esso correlati, mi ripresi completamente.

Il gastroenterologo a quel punto mi disse, dopo 4 mesi di dieta , di fare delle prove, ogni settimana, per re-integrare il grano e i suoi derivati.

Fu un disastro. Le reazioni erano MOLTO PIU' VIOLENTE DI PRIMA.
Avevo persino le afte nella bocca (mai avute prima).

Tornai da lui dopo mesi di tentativi (per telefono mi aveva detto di insistere) dicendo che non ce la facevo più, che ero tornata a stare male peggio di prima.

A quel punto lui mi disse: "MA ALLORA….OPS...SCUSA... SEI CELIACA!. NON MANGIARE GLUTINE, ARRIVEDERCI!”



Credo che siano superflui ulteriori commenti.


Ora la malattia celiaca mi è stata certificata dall'ASL, ma quelle continue ri-esposizioni al glutine, durate mesi per la fiducia malriposta nel medico e nel test consigliato, mi hanno provocato non pochi problemi che avrei evitato se mi fossero state prescritte subito le analisi corrette e successivamente la dieta senza glutine.


Questi test sono pericolosi!


Quale giro di affari si nutre di questi test che promuovono regimi alimentari così rischiosi ed azzardati?
Deve essere davvero notevole.


Non si tratta di creme di bellezza, lozioni o tisane che promettono risultati miracolosi ma che, tuttavia, anche se non raggiungono alcun risultato, almeno non provocano danni.

Si tratta di errate e/o mancate diagnosi che provocano conseguenze alla salute della gente che viene tratta in inganno.

NON VI E’ ALCUNA INFORMATIVA ESPLICITA SUL FATTO CHE IL TEST E’ UN ESAME NON CONVENZIONALE.

NON VIENE SPECIFICATO CIOE’ CHE NON HA SUPERATO LE PROVE PER L’ACCREDITAMENTO AL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE.

E’ PER QUESTO CHE SI PAGA TOTALMENTE E NON CON UN TICKET.

NON SI PRESCRIVE CON UNA RICETTA (COME SI FA PER GLI ALTRI ESAMI DEL SANGUE come ad es. gli anticorpi per la celiachia) E NON VIENE EFFETTUATO NEGLI OSPEDALI.


E’ abbastanza per poterne diffidare?




8 commenti:

  1. ciao credo di essere celiaca ho sempre mal di pancia dolori addominali pancia gonfia diarrea ho fatto le analisi per la celiachia ma avevo smesso di mangiare glutine e sono risultata negativa credo di aver sbagliato tutto . adesso ho fatto anche i test delle allergie tutto negativo tranne prurito nel latte e uovo a dimenticavo ho il ferro basso e il colesterolo buono basso dovrei fare la gastroscopia ma ho paura e se risultassi negativa alla celiachia cosa potrebbe essere? ho paura ciao e scusate lo sfogo

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  2. Ciao,
    purtroppo se quando hai fatto le analisi per la celiachia eri già a dieta senza glutine da più di 15 gg, le analisi potrebbero essere falsamente negative.

    Per le allergie cosa hanno detto i medici? Ti hanno dato una dieta?

    Per fare la gastroscopia devi magiare cibi con glutine da almeno 6 settimane prima di farla.

    Se non dovessi essere celiaca io indagherei sulle allergie, visto che sei risultata positiva.

    In bocca al lupo.

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  3. ciao sono una ragazza di 22 anni. Ho sofferto negli ultimi anni di mal di testa cronico e di un insistente e fastidiossissimo gonfiore addominale.
    Da piccola ho sempre sofferto di coliche addominali frequenti e stipsi.
    Sono andata da svariati dottori ch mi hanno imbottita di antidepressiviperchè imputavano il tutto a stress,nn hanno di certo risolto il problema,infine sono andata da un dottore esperto di biologia molecolare che mi ha messo a dieta senza glutine ormai da più di un anno.
    i sintomi sono decisamente migliorati,addiritura è guarita anche la dermatite che mi affligeva da anni su mani piedi e braccia.
    Se
    sgarro e oso mangiare anche solo tre biscotti il dolore e il gonfiore mi ritorna e non lo sopporto.
    non ho mai fatto il test per la celiachia e vorrei provare a farlo quanto meno per ricercare o escludere una causa al mio problema.Ho letto che devo mangiare almeno per sei settimane cibi con glutine prima di effettuarlo,vorrei sapere in che proporzioni dovrei mangiare questi alimenti cioè se devo reintrodurre la pasta oppure se un pacchetto di biscotti o creacker possono essere sufficienti grazie e complimenti per il sito

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  4. Ciao. E' sufficiente un paio di biscotti o un pacchetto di crackers al giorno. L'importante è la costanza, non la quantità.

    Tuttavia, se avevi una dermatite, potresti far effettuare direttamente le biopsie delle lesioni, senza dover effettuare la gastroscopia. Se fosse dermatite erpetiforme, la celiachia della pelle, basterebbe la biopsia della parte di pelle che ha problemi. Per questo però, c'è bisogno di un equipe specializzata. Cerca il recapito l'AIC (www.celiachia.it) della tua regione e fatti consigliare un centro ospedaliero (centro di riferimento) per la diagnosi della malattia Celiachia e Dematite Erpetiforme.

    In bocca al lupo

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  5. ma quindi che esame dovrei dare per scoprire se sono celiaca?

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  6. Per la malattia celiaca si fanno prima le analisi del sangue specifiche (vedi articolo sulle analisi per la celiachia http://puntodivistaceliaco.blogspot.com/2010/05/analisi-per-la-malattia-celiaca_03.html) e poi si vede se sono positivi, ed eventualmente si fa la gastroscopia.

    Se invece si indaga per la Dematite Erpetiforme (http://puntodivistaceliaco.blogspot.com/2008/10/la-dermatite-erpetiforme-dh-celiachia.html) si preleva semplicemente un campione di pelle dalla lesione cutanea, cioè da una parte affetta da dermatite.
    Ma questo le sarà delineato con chiarezza dal Suo medico o dal gastroenterologo.

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  7. Ciao a tutti...bel post...io domani mattina dovrei fare il test, sulla ricetta c'è scritto: ab Anti trnasglutaminasi, ab anti enomisio, ab anti gliadina igG,IgA
    ma ho eliminato il glutine da piu di due settimane... se oggi lo assumo, il test di domani darà risultati attendibili? Grazie, Sara.

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  8. E' probabile che si possano avere dei falsi negativi.
    Non si comincia mai la dieta GF prima di fare gli esami, purtroppo anche se si è celiaci, i risultati possono essere falsamente negativi.

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