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lunedì 9 giugno 2008

La celiachia non è un'allergia

L’errore più comune sulla celiachia è quello di considerarla un’allergia; non lo è affatto.

Capita spesso che il gastroenterologo, una volta accertata la patologia, dica solo che è un’intolleranza al glutine, o che la chiami enteropatia glutine dipendente, ma non spieghi meglio il meccanismo.


Cos’è davvero la celiachia e perché non può essere considerata un’allergia?

Per rispondere a questa domanda, dobbiamo rispolverare le nostre nozioni sugli anticorpi.
Gli anticorpi si dividono in classi, e precisamente[1],




IgA - Sono presenti principalmente nelle secrezioni esterne, quali saliva, colostro, lacrime, muco delle vie respiratorie e del tubo digerente. Intervengono in infezioni di virus e batteri.
IgG - Sono la classe di anticorpi maggiormente presenti nel siero (sangue). Sono la difesa per moltissime aggressioni.
IgM - È la classe di anticorpi che per prima viene sintetizzata al contatto con un nuovo antigene, costituiscono cioè la risposta immunitaria primaria.
IgD - Sono presenti sulla membrana cellulare dei linfociti B dove, legato l'antigene per cui sono specifiche, inducono l'attivazione della cellula a proliferare,
IgE - In condizioni normali, sono presenti nel siero in concentrazione bassissima. Sono responsabili della risposta ai parassiti e soprattutto aumentano durante una reazione ALLERGICA.

Quindi, se abbiamo un’allergia, sia alimentare che non, le IgE sieriche aumentano, ma per la Celiachia questo discorso non vale.
Infatti la Celiachia non è una malattia “IgE mediata”, ma “IgA mediata” (per la verità, così come accade per molti interventi immunitari contro i virus, in un secondo momento intervengono anche le IgG).

Pertanto non può essere un’allergia.

E’ invece molto simile ad una infezione intestinale, oltre che per molti sintomi, anche perchè, secondo gli ultimi studi[2], sembra essere scatenata proprio da un virus (in soggetti predisposti).

Sembra, infatti, che il sistema immunitario “scambi” la gliadina (frazione del glutine) per un virus, in particolare, per il Rotavirus.
Questa almeno è la teoria più accreditata, elaborata nel 2005 dall'ospedale Gaslini di Genova.

Sempre stando alle ultime scoperte, questo accade –ovviamente solo in determinati soggetti- perché la catena proteica della gliadina è per ¾ identica ad una proteina che rilascia questo virus intestinale, che è un virus molto comune.
Una volta sviluppati gli anticorpi contro il Rotavirus, per un difetto che probabilmente è genetico, in alcune persone questi anticorpi non si legano solo con il virus (antigene), ma anche con la gliadina.
Questo sarebbe l'innesco, anche se poi accadono altre reazioni che portano alle classiche lesioni del duodeno e soprattutto, che fanno sì che la Celiachia sia una Malattia Autoimmune, cioè una malattia nella quale alcuni anticorpi sbagliano "bersaglio" ed "attacchino" lo stesso organismo anzichè solo gli agenti esterni.
E' un meccanismo un pò complicato che parte con la cosiddetta "perdita del self", cioè la capacità che hanno gli anticorpi di riconoscere cosa è proprio del nostro corpo (self) e cosa invece è esterno.
Tuttavia approfondiremo in un altro post questo concetto per capire come mai un'esposizione al glutine, continuata negli anni, per un celiaco, può essere pericolosa per il suo sistema immunitario.

I SINTOMI : CAMBIANO DA SOGGETTO A SOGGETTO

Ora si capisce meglio anche perché i sintomi di questa strana malattia possono essere (e spesso lo sono) molto diversi da soggetto a soggetto.

Pensate ad un’infezione intestinale: c’è quello che starà malissimo andando in bagno 8 volte al giorno, quell’altro che invece avrà solo un po’ di febbre, mal di testa e nausea o l’altro ancora che avrà solo mal di pancia e spossatezza, ecc..
Insomma non reagiamo mica tutti allo stesso modo!
Dipende da tanti fattori, dall’età, dal sistema immunitario, da quanti anni siamo stati esposti al glutine, ecc…

Ricordo un collega che un giorno mi disse: “Mah.. io ho un amico celiaco, ma mica sta così male come te quando per errore mangia del glutine”. Il mio primo impulso è stato quello di strozzarlo, o quantomeno dirgli che aveva lasciato il cervello a casa. Poi gli ho detto che era meglio documentarsi un pò su questa malattia, e poi, se proprio è necessario, parlare.

[1] Fonte : Wikipedia.
[2] http://www.gaslini.org/news.asp?idnews=18&liv=7_1
http://www.corriere.it/Rubriche/Salute/Medicina/2006/10_Ottobre/13/celiachia.shtml.



17 commenti:

  1. mia figlia è intollerante al glutine del frumento, in questa categoria rientra anche il kamut e il farro?

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  2. Esatto,
    può trovare la lista degli alimenti concessi, vietati ed a rischio al link "PER I CELIACI NEO DIAGNOSTICATI", in alto a sinistra del blog.

    Auguri.

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  3. Buonasera, mi chiamo Ilaria e sono disperata. Diarrea, dermatite sul voto e su parti del corpo, vomito, gonfiore, perdita di capelli.. da anni sono in cura da un allergologo che putroppo non mi ha fatto fare la gastroscopia subito, ma solo dopo anni. Ho eliminato il glutine su suo consiglio (stavo benissimo) e dopo più di un anno me lo ha fatto reintrodurre: disastro. Ciò è avvenuto per diverso tempo. Dopo aver reintrodotto il glutine, seppur limitando drasticamente pane e pasta, l'allergologo mi ha fatto fare la gastroscopia e gli esami del sangue. La gastroscopia ha evidenziato la lesione alle pliche del duodeno; gli esami del sangue hanno evidenziato dei falsi positivi per quanto riguarda IgA e IgG, IgM sono positive. Cosa comporta la positività alle sole IgM? La biopsia è negativa. Il ferro non è carente, anzi, abbonda perchè per mesi ho preso integratori per i capelli e per la stanchezza. Mangiando senza glutine ho preso peso; prima ero magrissima.

    Da settembre ho eliminato il glutine e la dermatite è sparita, come del resto gli altri sintomi.

    Ho deciso di rivolgermi ad un gastroenterolgo perchè voglio andare a fondo della questione. Ma ne vale la pena nel mio caso?
    Per me mangiare senza glutine è una liberazione; sto davvero bene così, ma vorrei anche una diagnosi accurata.

    GRAZIE;
    ILARIA

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  4. Salve Ilaria.

    Nella sua richiesta, l'unica cosa non chiara è questo discorso che fa relativamente alle IgA, IgG e IgM.

    Queste tre sigle sono i nostri anticorpi TOTALI, suddivisi in classe (ig di classe A, classe G, ecc..).
    Perchè possa capire di cosa parla dovrei sapere QUALE anticorpo SPECIFICO è stato ricercato.

    Le comunico che gli anticorpi della Celiachia NON sono di classe M, quindi non si ricercano nelle IgM, ma solo IgA e IgG.

    Esistono diversi anticorpi della Malattia Celiaca e i più validi nella diagnosi sono gli ANTI TRANSGLUTAMINASI, gli ANTI ENDOMISIO, gli ANTI GLIADINA (ve ne sono altri ma sono meno specifici).
    Quali di questi è stato ricercato nelle sue analisi?

    Normalmente questi 3 anticorpi si ricercano solo nella classe A, vale a dire nelle IgA, ma in casi di deficit di IgA, si ricercano anche nella classe G, ovvero nelle IgG. Dire IgA, IgG e IgM significa parlare di TUTTI gli anticorpi che abbiamo, ma non di uno specifico.

    In ogni caso, direi che dovrebbe rivolgersi ad un centro ospedaliero specializzato per la diagnosi di Celiachia. Anche perchè se non le viene fatta una diagnosi certa non potrà avere l'esenzione che da diritto ad una quota di prodotti senza glutine pagati dallo Stato.

    Inoltre, una diagnosi deve essere certa (la Celiachia porta alla dieta senza glutine per il resto della vita, fino a quando non troveranno un'altra soluzione).

    Mi sembra strano che il dermatologo non abbia effettuato una biopsia della pelle per la dermatite e che la gastroscopia abbia rilevato delle lesioni al duodeno ma non sia stata fatta una diagnosi (e la biopsia duodenale non abbia identificato nulla).
    Porti gli esiti della gastroscopia e tutte le analisi che ha fatto da un bravo gastroenterologo (può chiamare l'AIC www.celiachia.it, per scoprire il centro di diagnosi della Celiachia a Lei più vicino.

    Auguri.

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  5. Riporto i valori dei prelievi ematici.

    CELIACHIA:
    Antitransglut. - IgA U/ML 0.0 (lim. inf.) - 10.0 (lim. sup.)--> 0.3

    DOSAGGIO FRAZIONI PROTEICHE PLASMATICHE:
    IGG 746 (limite inferiore) 1567 (limite superiore) --> 770
    IGA 69 (limite inferiore) 407 (limite superiore) --> 72
    IGM 47 (limite inferiore) 188 (limite superiore) --> 269 (valore colorato in rosso).

    Grazie, Ilaria

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  6. La ringrazio per la risposta; gentilissimo. Nel frattempo le ho pubblicato gli esiti degli esami. Venerdì ho l'appuntamento con la gastroenterologa. Provvederò a contattare l'AIC per avere un ulteriore nominativo.
    GRAZIE,
    Ilaria

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  7. Mi scuso per le risposte frammentate. Sono stata dal dermatologo e mi ha "riso in faccia"! Ha detto che non ci sono malattie della pelle legate al glutine. Mi è stata diagnosticata l'acne periorale: ho preso per 3 mesi il Tetralisal che ovviamente non ha avuto alcun effetto e mi ha intontita, indebolita ulteriormente Sono stata dal ginecologo per escludere che le papule sul mento fossero imputabili ad un problema ginecologico (la visita non ha riscontrato nulla di anomalo). Bene, il ginecologo mi ha prescritto la pillola dicendomi che si trattava di acne ormonale: ovviamente non è cambiato nulla.
    Confido sulla visita di venerdì. Gli esami del sangue e la gastroscopia li ho eseguiti in un periodo forse non indicato: mangiavo cibi con glutine, poi, per 15 gg ho sospeso e nei 15 gg prima di effettuare l'esame ho ripreso a mangiare cibi con glutine (l'allergologo ne era a conoscenza). Mi chiedo cosa possa causarmi questi disturbi. Mangiando senza glutine sto benissimo; se lo reinserisco peggioro visibilmente. Spero che mi venga prescritto un esame per la dermatite.
    La ringrazio.

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  8. Le analisi che mi invia sono relative ai valori delle immunoglobuline totali (a parte quello della celiachia, il primo, relativo alle transglutaminasi che è negativo).

    Sarebbe meglio rifare queste analisi.
    Quelle delle Immunoglobuline totali IgA, IgG e IgM.
    269 è fuori scala (il massimo infatti è 188). Può darsi che ci sia una malattia infettiva in atto. Se dovessero continuare ad essere così alte dovrebbe sentire un immunologo.
    Cosa ha detto il suo medico di famiglia?

    Per quel che riguarda la negatività alle Tranglutaminasi di tipo IgA, non è -da solo- un esame che esclude la celiachia.

    Occorrerebbe infatti vedere se Lei è stata esposta al glutine per un periodo di almeno 6 settimane consecutive, prima di fare queste analisi.
    In ogni caso, l'unico esame che conferma o esclude la Celiachia è la gastroscopia con le biopsie, se fatta da gente esperta.

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  9. Leggo ora il suo secondo messaggio.

    Non mi esprimo su quanto detto dal suo allergologo, nè sulle modalità di esposizione al glutine che Le ha prescitto.

    Posso solo dire che la Dermatite Erpetiforme (DH) (celiachia della pelle)o sindrome di Duhring è stata scoperta nel 1884. La diagnosi si fa con una biopsia della pelle.

    http://puntodivistaceliaco.blogspot.com/2008/10/la-dermatite-erpetiforme-dh-celiachia.html

    Inoltre le linee guida per la diagnosi di Malattia Celiaca prevedono un esposizione continuata al glutine di almeno 6 mesi prima degli esami del sangue e della gastroscopia (non lo dico io ma le linee guida stilate da medici AIC).

    Le consiglio un centro per la diagnosi (chiami l'AIC, Le consiglieranno l'ospedale più vicino dove rivolgersi).
    Auguri.

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  10. Lei ha perfettamente ragione. Ho anche io il dubbio che gli esami non siano stati fatti seguendo il protocollo. La mia famiglia ha speso tanti soldi..tutti medici privati. Il medico di base non ha battuto ciglio quando ha visto gli esiti; in famiglia sono passata per "fissata"! Intanto chi corre in bagno e si gratta sono io! Confido in venerdì. Nel frattempo sentirò anche l'AIC Lombardia. Quando ho fatto la gastroscpopia mi dissero che l'intestino era quello tipico di una persona celiaca (mi sono rivolta all'Humanitas, Castellanza) ! Peccato che poi la biopsia non ha rivelato nulla. Le farò sapere cosa mi diranno venerdì. La ringrazio per l'attenzione. Gentilissimo.
    Ilaria

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  11. Buona sera, oggi ho effettuato una visita dal gastroenterologo. Le dico solo che guardando la mi storia clinica mi hanno detto che potrei denunciare i medici che mi hanno seguita. Ora, a causa della privazione di glutine sono costretta a seguire una dieta glutinata per 1 anno. Ieri ho contattato l'AIC e mi hanno detto di rimanere in tale centro solo se avessero seguito il protocollo. Oggi mi sono trovata molto bene; trattasi di un polo universitario che svolge costante ricerca nel campo della celiachia. Per il momento non effettueranno alcun esame per via dell'alimentazione aglutinata seguita negli ultimi5 mesi. Devo tornare tra 3 mesi per una visita di controllo. Per ogni problema posso chiamarli.
    Grazie per la disponibilità.
    Ilaria

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  12. L'importante è che ora è sulla buona strada per avere una diagnosi adeguata. Mi spiace per il fatto che deve ricominciare da capo. Anche a me è successo, per questo ho creato il Blog, perchè sapere che esiste un protollo per la diagnosi è importante.
    I miei migliori auguri.

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  13. Grazie mille per il suo interesse. Per curiosità, dopo quanto tempo dalla reintroduzione del glutine ha iniziato a stare male? Io mangio cibi con glutine da venerdì sera, ma per il momento ho solo un leggero mal di pancia e delle sporadiche eruzioni cutanee. I dottori non hanno escluso nemmeno una infiammazione al colon, ma ovviamente mi hanno detto di non farmi nessuna idea perchè solo con gli esami avremo una diagnosi.
    Grazie.
    Ilaria

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  14. Personalmente ho cominciato con forte diarrea il giorno dopo la prima introduzione. La cosa è durata per tutto il periodo di reintroduzione (e ovviamente ho dovuto mettermi in malattia perchè 6 scariche al giorno non sono compatibili con il mio lavoro).

    Inoltre una forte gastrite, colite e meteorismo. Ma ognuno ha una reazione differente.

    Essendo una malattia multigenica non tutti hanno le stesse reazioni o gli stessi sintomi.

    Ci sono celiaci asintomatici (nessun sintomo a parte il malassorbimento, perdita di capelli, dolori articolari), celiaci con sintomi solo di tipo neurologico come l'atassia, problemi alla deambulazione, depressione, ecc.., celiaci con problemi unicamente relativi alla pelle (dermatiti) e celiaci con sintomi gastrointestinali (come me) che almeno sono subito riconducibili al problema di natura intestiale. Ovviamente c'è anche chi ha un pò di tutti questi sintomi.
    E' chiaro che prima di parlare di Malattia Celiaca bisogna essere certi che si tratti proprio di questo problema, ma qualsiasi cosa ha una causa.

    Quindi faccia attenzione: L'infiammazione intestinale è UN SINTOMO, non una patologia e come tale va trattato, ricercandone la causa.

    Spesso in medicina si confondono i sintomi con le cause. Ma questo deriva dall'approccio medico (vedi la sindrome del colon irritabile, più volte confusa con morbo di chron o celiachia o duodenite eosinofila, oppure semplice disbiosi intestinale).

    E' chiaro che nel caso di infiammazioni croniche si deve indagare su due fronti: un'alimentazione abituale che introduca un particolare tipo di cibo o una patologia.

    La disbiosi intestinale o le sindromi ad essa collegate causate dallo stress sono di natura temporanea, magari recidivante, ma sicuramente non causa dermatite nèmalassorbimento. Un paziente informato è un valido aiuto per la diagnosi che deve effettuare un medico.

    Ci faccia sapere.
    In bocca al lupo.

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  15. La ringrazio molto. Perdita di capelli: in abbondanza (in passato, durante la dieta glutinata). Meteorismo sì, non posso negarlo (da venerdì). Dolori articolari mi accompagnano da almeno 2 anni. Vediamo un po' come va nei prossimi giorni. La cosa strana è che il mese scorso ho accidentalmente mangiato un cibo contenente glutine ed ho avuto subito una scarica.. ora niente! Mistero!!
    Grazie di tutto, le farò sicuramente sapere nei prossimi mesi.
    Ilaria

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  16. Buongiorno
    sono la mamma di un bambino di 27 mesi, in via di accertamenti per la celiachia, nell'esame genetico vi è una nota che dice : "presenza dell' eterodimero celiaco DR5-DQ7 (aplotipo 3)" (cosa significa?). Ha la ferritina 9 (30- 400), Le igE totali 324 ( 0 -30)
    igA anti trnsglutaminasi <0.1 (0-7)
    IgG 0.9 (0.0-7)
    igA <0.1 (0-7)

    sa darmi qualche chiarimento in attesa del parere del gastroenterologo?
    Grazie
    Aspetto con ansia una sua risposta
    Patrizia

    RispondiElimina
  17. Salve,
    la presenza dell'enterodimero DR5-DQ7 sugnifica che geneticamente si potrebbe essere predisposti per la celiachia, ma non si sa se si è celiaci o se lo si diventerà mai.
    Significa solo che non si può escludere a priori che un giorno, nell'arco della vita, si potrebbe diventare celiaci. Non è un esame per capire se si è celiaci, esprime sono una probabilità di poterlo diventare e questo aplotipo porta una percentuale bassa (io però ce l'ho e sono celiaca).

    Tenga presente che moltissima gente non celiaca ce l'ha.

    Sono invece gli altri esami che danno un'indicazione più chiara.

    Gli esami per la celiachia mostrano gli anticorpi specifici negativi. Il bimbo non mostra attivazioni del sistema immunitario di tipo autoimmune per la celiachia.

    Si vede invece una probabile allergia (con quel valore è molto probabile).

    Le IgE sono gli anticorpi per le allergie, ma bisognerebbe capire a cosa il bimbo è allergico (le IgE sono tutti gli anticorpi di quella classe, ma il dosaggio è totale e non dice quali si sono attivati).

    Le consiglio una consulenza con un allergologo/immunologo e Le consiglio di farla al più presto per capire a cosa è allergico.

    I miei migliori auguri.

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