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lunedì 1 settembre 2008

Ma il glutine fa male?

In generale, il glutine fa male?

E' una domanda meno banale di quel che sembra.
Verrebbe spontaneo rispondere di no, a meno che non si è celiaci, ma non è vero, almeno non del tutto.


A quanto pare I CELIACI NON SONO GLI UNICI AD ESCLUDERE IL GLUTINE DALLA LORO DIETA.

L’associazione fra celiachia e patologie neurologiche è nota da tempo, pertanto sappiamo che pazienti affetti da parestesie, neuropatie periferiche, epilessia o alterazioni della personalità e del comportamento spesso, quando vengono messi a dieta senza glutine ne ricevono benefici.

Ma ci sono altri casi.


Da una ricerca riportata nel "portalediabete" sembra che sia utile l'esclusione del glutine anche nella dieta dei diabetici di tipo I[1] (diabete giovanile o autoimmune).

Inoltre, il glutine è escluso anche in alcuni casi di autismo[2] (insieme alla caseina).

Ma, a quanto pare, gioverebbe persino in alcune forme di colon irritabile[3] (anche in assenza di celiachia), particolare davvero sorprendente.

Conosco molte persone che pur non essendo celiache hanno avuto degli indubbi giovamenti nell’eliminare il glutine dalla dieta.

Il glutine non solo è difficile da digerire (è praticamente una colla alimentare), ma in molti soggetti infiamma addirittura l’intestino.
Viene spontaneo chiedersi il perché.

Potrebbe accadere che le razioni avverse al glutine possano essere legate alla permeabilità intestinale[4].

In condizioni normali il nostro intestino permette il passaggio nei vasi sanguigni e poi nei reni solo e solamente ad alcune molecole. Le molecole che devono passare attraverso le cellule delle pareti intestinali sono accuratamente selezionate e detto passaggio avviene in tutto l’intestino ma in particolare nel tenue.

Se per qualche motivo alcune molecole “più grosse” passano attraverso le mucose intestinali , si vengono a creare problemi.


Studi hanno dimostrato che la perdita della permeabilità selettiva dell’intestino è alla base di moltissime malattie, in particolare allergie e malattie autoimmuni. Sembra che sia implicata anche nella stessa celiachia.

Negli ultimi anni si è scoperto il ruolo di un peptide, la zonulina, che regola il grado di permeabilità intestinale.

Sembra infatti che squilibri nella produzione endogena di questa proteina, aumentino la permeabilità intestinale con le conseguenze sopra descritte.

Se la gliadina (proteina del glutine) oltrepassa una barriera intestinale che invece la dovrebbe contenere, cosa succede? Può provocare infiammazione anche a chi non è celiaco?

Esiste un’intolleranza al glutine che non sia la celiachia?

Sembra di no, a meno che non crediate alla bufala dei test sulle intolleranze alimentari[5]

Eppure il dubbio rimane.

Alcuni ricercatori, per esempio, hanno scoperto che nei soggetti autistici la gliadina provoca effetti simili a quelli degli oppiacei (morfina, ecc..).

Di particolare importanza è il fatto che in questi soggetti si è riscontrata una quantità notevole di peptidi (non digeriti) di gliadina nelle urine, così come accade (ad esempio) per il calcio o il ferro non assorbito in soggetti con elevata permeabilità intestinale, che spesso hanno problemi di calcoli renali o renella.

Questo farebbe pensare non solo ad una tossicità della gliadina (magari dell'A-gliadina che è la fazione più tossica), ma ad un ruolo importantissimo giocato dalla permeabilità intestinale, prima ancora di pensare al risvolto puramente immunologico.

Io, in questo senso, lancio il mio sasso...

Per ora però, dobbiamo accontentarci di sapere che in alcune patologie l’esclusione del glutine ha benefici effetti, cosi come in alcuni casi lo ha anche la caseina o il lattosio, poiché molti meccanismi intestinali non sono ancora stati del tutto chiariti (persino nella stessa malattia celiaca), almeno fino a quando la ricerca non ci avrà dato delle risposte sul vero ruolo della permeabilità intestinale.


[1] http://www.portalediabete.org/diabete1/patologie_associate/celiachia.html
[2] http://autismo.inews.it/dieta/sulfatazione.htm
[3] http://it.groups.yahoo.com/group/celiachia/message/69167
[4] http://protonutrizione.blogosfere.it/2006/04/protonutrienti.html
[5] http://www.albanesi.it/Salute/intolleranzealimentari.htm



2 commenti:

  1. Tutta questa fretta.tutto il correre.Manca tutto.Dopo tutto il correre non possiamo piu' nutrire il nostro organismo. Si lavora pensando solo di pagare le tasse?Tira tira la corda si strappa,o peggio se' gia' strappata.Il glutin free,ok,ma e' una toppa,il problema e' perche' i fornai hanno fretta,perche' aggiungono e potenziano,ma,sopratutto,come mai la produzione,adotta a volte produzioni ,magari modificate^?Esigete la naturalezza.Rispettiamo la grande Madre Terra.

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  2. Verissimo, non si vuol perdere tempo a far lievitare nulla, come se far lievitare la pasta del pane o della pizza sia perdere tempo. ! Invece è farci star bene , quindi tempo ben speso.

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