Deficit di IgA e Celiachia

Il deficit di IgA è il più frequente fra i difetti del sistema immunitario. 
Come abbiamo visto in un precedente post, le IgA sono una classe di anticorpi del nostro organismo.
Deficit selettivo assoluto
Gli anticorpi della classe A sono più bassi rispetto alla norma, ma le altre classi sono normali. Il deficit è assoluto cioè più basso del valore di 5 mg/dl.
Deficit selettivo parziale

Gli anticorpi della classe A sono più bassi rispetto alla norma, ma le altre classi sono normali. Il deficit però è maggiore del valore limite di 5 mg/dl.
Deficit non selettivi
Non solo i valori di una classe di anticorpi è minore rispetto alla norma, ma vi è un deficit anche in un'altra classe. 


La forma più tipica è l'Immunodeficienza Comune Variabile (IDCV), nella quale le IgA e le IgG sono più basse della norma.
Il deficit di IgA ha una alta affinità con la Malattia Celiaca.
La casistica osservata è un riscontro di Malattia Celiaca venti volte più frequente nei soggetti con deficit di IgA rispetto alla popolazione generale [1].
Va detto che le IgA totali nei bambini non raggiungono gli stessi valori degli adulti[2]. Vi è quindi un deficit parziale fisiologico fino ai 6-12 anni.
Alla nascita le IgA sono trasmesse dalla madre attraverso il colostro ed il latte.  Pian piano l'organismo comincia a produrle (per switch isotopico[3]).
Nella gran maggioranza dei casi in cui si riscontra un deficit parziale infantile, esso può seguire una progressiva normalizzazione con il tempo, fino a regredire negli anni successivi.
In alcuni casi però, può divenire cronico, rimanendo selettivo o associato a sottoclassi delle IgG[4].
In questo caso, si parla di Immunodeficienze primitive[5].
I sintomi
Il deficit parziale è spesso asintomatico, se è selettivo.
Negli altri tipi di deficit, i sintomi sono quelli che possiamo aspettarci considerando che le IgA proteggono le orecchie, la bocca, gli occhi, i polmoni, l'intestino e tutte le mucose[6].
Pertanto sono;
otiti, candida intrattabile, infezioni ricorrenti, faringiti, bronchiti, polmoniti, infezioni intestinali, ecc..
L'associazione AIP, Associazione Immunodeficenze Primitive, ha stilato una lista di 10 campanelli d'allarme[7].
E' necessario, se si è affetti da deficit assoluto o parziale di IgA prestare attenzione alle trasfusioni e agli emoderivati.
In caso di infusione di immunoglobuline IgG per i soggetti affetti da Immunodeficienza Comune Variabile, è necessario utilizzare quelle a "basso dosaggio IgA".
Analogamente, in caso di trasfusioni di sangue, è necessario utilizzare sangue al quale sia stata effettuata la procedura denominata "lavaggio delle emazie".
In entrambi i casi queste precauzioni eviteranno lo shock anafilattico al quale può andare in contro un soggetto con dun deficit IgA[8].
Terapia
Il deficit isolato di solito non necessita di terapie, poichè, se è parziale, è quasi sempre asintomatico.
Solitamente diventa sintomatico il deficit totale o l’immunodeficienza comune variabile (IDCV).
La terapia quindi è necessaria solo in alcuni casi (di solito antibiotici per il deficit isolato e antibiotici e immunoglobuline IgG di origine umana per la IDCV).
Per informazioni per queste patologie:
AIP – Associazione Immunoeficenze Primarie.
Possono segnalarvi strutture e ospedali specializzati per queste patologie.
[1] http://www.ospedalebambinogesu.it/Portale2008/Default.aspx?IdItem=1123
[2] http://www.medicoebambino.com/?id=SEM0410_10.html (controllare la tabella a fine pagina)
[3] http://it.wikipedia.org/wiki/Anticorpo
[4] http://www.msd-italia.it/altre/manuale/sez12/1471112.html
[5] http://www.aip-it.org/WP/le-immunodeficienze-primitive
[6] http://www.aip-it.org/WP/le-immunodeficienze-primitive/il-nostro-sistema-immunitario
[7] http://www.aip-it.org/WP/le-immunodeficienze-primitive/10-campanelli-dallarme
[8] http://www.apss.tn.it/Allegati/DOC_281399_0.doc