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giovedì 16 aprile 2009

Celiachia e Candida

La Candida Albicans è un fungo e si trova normalmente nel nostro intestino. ca
Come abbiamo segnalato in un precedente post[1]  ha persino una sua funzionalità, relativamente ai metalli e al metabolismo degli zuccheri.
Tuttavia in particolari condizioni questo fungo prolifera operando una vera e propria infezione di più organi.
L'associazione fra Celiachia e Candida è piuttosto comune.

Addirittura si è anche parlato di un ruolo di con-causa della Candida Albicans nello scatenare la Malattia Celiaca[2].
In ogni caso l'associazione fra la candidosi di Candida Albicans e la Malattia Celiaca è riconosciuta da quasi tutti i ricercatori.
Poichè può associarsi anche ad altre malattie autoimmuni (tiroiditi, diabete, ecc..), è molto probabile una sua correlazione con il funzionamento immunitario. Anche i soggetti con deficit di IgA, sono spesso soggetti ad infezioni ricorrenti di Candida.
La Candida A. può proliferare in tutte le mucose, intestino, bocca (lingua bianca), genitali (cistiti), e attacca persino la pelle.



Spesso è inutile curarla solo in maniera topica se non si risolve anche il problema intestinale perché dall’intestino migra agli organi genitali attraverso le vie linfatiche.
Sono quindi possibili delle recidive.
Altri motivi che favoriscono il proliferare di questo fungo sono le cure prolungate con antibiotici, lo stress, i farmaci che abbassano le difese immunitarie (immunosoppressori), le diete mono-tematiche (sempre con lo stesso alimento), ecc..
La Candida Albicans si combatte su più fronti.
Come abbiamo visto, non è possibile eradicarla, ma solo diminuire la sua proliferazione e confinarla nell'intestino.
Pertanto avremo approcci topici come lavande, micotici locali, e per la bocca particolari e specifici colluttori, oltre a farmaci ben precisi.

E’ molto utile anche il bicarbonato (sia da per sciacqui, sia da bere).
Ma soprattutto va curata al livello intestinale.
Di solito i medici sanno bene cosa fare, anche i medici generici, ma potete rivolgervi anche al gastroenterologo o ad un infettivologo.
Esistono alcuni farmaci micotici da assumere con molta cautela, e sempre sotto controllo medico.
Soprattutto, va riequilibrata la flora batterica intestinale tramite i probiotici.
E' l'unico vero meccanismo che blocca la proliferazione della Candida.
[1] http://puntodivistaceliaco.blogspot.com/2008/09/integratori-e-probiotici.html
[2] http://www.celiac.com/articles/695/1/Does-Candida-Albicans-Trigger-the-Onset-of-Celiac-Disease/Page1.html

33 commenti:

  1. Per prima cosa sento il dovere di ringraziarla perchè mette a disposizione le proprie energie e la propria esperienza per aiutare altre persone. Grazie di cuore perchè ho trovato più risposte qui che dai medici. Ho una diagnosi di "intestino irritabile", ma per escludere la celiachia dopo un anno e mezzo di dieta senza glutine (grazie alla quale sto meglio ma non bene, contaminazioni involontarie forse?) ora sono ritornata alla dieta libera per evitare falsi negativi (e forse le prime analisi rientrano in questa categoria per colpa di un gastroenterologo incompetente). Ma prima della diagnosi dell'intestino irritabile ho avuto la diagnosi di candida intestinale causata da intossicazione di mercurio e arsenico, probabilmente rilasciato dagli amalgami delle otturazioni dentarie. Diagnosi avuta da specialisti (?) della medicina alternativa e confermata dai risultati dell'unico test con un fondamento scientifico: il mineralogramma del capello. Anche su questo problema ci sono tante persone che su internet si confrontano e si danno consigli. Non solo ho tolto il glutine e il lattosio, ma tanti altri cibi "pesanti" come carne di maiale, crostacei, alcolici e naturalmente dolci e simili. Ho tolto gli amalgami secondo il protocollo di rimozione protetta, di solito c'è un miglioramento quasi immediato, nel mio caso no. E adesso sono al punto di partenza, sto meglio ma non sto bene, ho sempre una febbricola persistente che nessuno sa spiegare ma che mi fa vivere al 60% delle mie potenzialità, dovendo rinunciare a progetti lavorativi e di studio. Nessuno mi aveva mai parlato di questa correlazione tra candida e celiachia, ma il mercurio - dicono alcuni testi - scatena le malattie autoimmuni. Forse il percorso è stato: mercurio-candidosi-celiachia? Sospetto che la mia febbre a 37.2/37.4 abbia un'origine intestinale, ma è solo un'idea e sono ben accetti consigli e suggerimenti per capirci qualcosa di più. Da poco ho rispreso ad "intossicarmi bene" per evitare altri falsi negativi, per arrivare ad una risposta definitiva, sperando che il patologo che mi analizzerà sia competente.
    Ancora grazie e rimango in attesa di un commento o un suggerimento.
    Cristina

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  2. Salve Cristina.

    Innanzitutto, per ammalarsi di una patologia autoimmune (di qualsiasi tipo), occorre avere una predisposizione genetica.

    Quindi, mi sento di rassicurarLa sul fatto che non per tutti i soggetti vale il discorso che i vari agenti di innesco (come il mercurio o altri) attivino una malattia multigenica come le patologie autoimmuni.

    Da quello che ho capito, nel suo caso non possiamo ancora parlare di malattia celiaca. Deve infatti attendere di rifare le analisi ematiche e la gastroscopia con le biopsie.

    Se la febbricola dipende dall'intestino si vedrà dalle biopsie, dall'aumento dei linfociti o da eventuali infiammazioni presenti, che potrebbero non dipendere dalla celiachia.

    Diversamente, se non risulterà nulla a carico dell'intestino, può sentire un reumatologo o un infettivologo.

    Come accennato precedentemente, la candida non si associa solo alla malattia celiaca. Normalmente è una condizione nella quale la flora batterica intestinale è squilibrata. Vale a dire quando cambiamo repentinamente alimentazione, quando siamo sotto stress, oppure si assumono antibiotici o inibitori della pompa protonica (protettori gastrici) per lunghi periodi, ecc...

    In questi casi l'uso dei probiotici (fermenti vivi, yogurt, ecc..) è di solito risolutivo.

    Le auguro di risolvere al più presto i suoi problemi di salute.

    Cordialmente,
    Patrizia.

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  3. Grazie per aver raccolto il mio messaggio.
    Non ho raccontato le vicende degli ultimi sei (sigh!) anni per non annoiare, ma è stata proprio la positività nel test genetico a riaprire l'ipotesi celiachia (HLA DQ8 nel mio caso). Sono felice di sapere che la gastroscopia mi sarà utile per avere un quadro certo sulla mia salute intestinale. Insomma spero di giungere alla verità, qualsiasi essa sia.
    Con stima e ammirazione la saluto,
    Cristina

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  4. Premetto che qui non si annoia nessuno, anzi...
    Molte volte sono proprio le esperienze altrui ad evitare che vengano commessi errori o ad indirizzarci più velocemente verso alcuni medici specialisti in talune patologie, piuttosto che altre.
    Se vuole descrivere i suoi sintomi e le sue esperienze, sono dati che potrebbero essere utili e preziosi anche ad altri.

    In ogni caso, ci tenga aggiornati.
    Se preferisce, anche tramite email (puntodivistaceliaco@gmail.com).

    Un saluto.
    Patrizia.

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  5. salve, mi è stata diagnosticata la celiachia una decina di anni fa,ma è da qualche anno che ho reinserito nella mia dieta i prodotti normali.da qualche giorno mi è venuta la candida, può essere l'organismo che si ribella dopo così tanto tempo? la ringrazio dell'attenzione, claudia

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  6. La candida è un fungo opportunista.
    Se ha spazio e condizioni adeguate, si moltiplica.
    Non si può e non si deve eradicare perché in condizioni normali, ci è addirittura utile.
    Quindi tocca "fregarle" il terreno.

    Come? Con un attacco su più versanti. Vitamine, probiotici (in particolare quelli contenuti negli yogurt o nei fermenti lattici) e diminuire gli zuccheri.

    Se ha preso anche la lingua e il cavo orale, sciacqui con bicarbonato e acqua. Grande attenzione all'igiene dentale.

    La candida si tiene sotto controllo così, togliendo il terreno (facendo cioè proliferare la flora batterica buona) + togliendole il nutrimento (zuccheri). Poi ci sono le vitamine che aiutano (un buon integratore).

    Deve essere costante per almeno un mese, alternando le vitamine (un giorno sì l'altro no). Se avrà costanza e si ricorderà del bicarbonato, vincerà lei.

    Quando siamo sotto stress e la flora batterica buona diminuisce, la candida ne approfitta, specie nei soggetti celiaci.
    Le assicuro che la battaglia è vinta solo con la costanza.

    Mi faccia sapere.

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  7. Salve dottoressa, sono tormentata dalla candida vaginale da più di un anno e da qualche mese anche da una dolorosa vulvite. Sono vegetariana da più di 10 anni e ho sempre digerito malissimo il latte (pare che non volessi neanche quello materno) e i latticini. Ho fatto tutte le cure possibili contro la candida, soprattutto quelle omeopatiche che ultimamente mi hanno permesso di stare leggermente meglio, ma non ho ancora risolto. Ho notato che peggioro mangiando il seitan e la pasta di farro, che mi dicono contenere glutine di grano. In realtà è da un anno che ho disturbi intestinali quasi giornalieri. Cosa devo fare? c'entra con la celiachia? ho letto che ha consigliato probiotici e vitamine, quali e come assumerli? la ringrazio infinitamente.
    Margot

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  8. Non so se è già stata da un gastroenterologo, ma questo è il consiglio che mi sento di darLe.
    A volte la candida non è un problema locale. Nel senso che è un fungo "colonizzatore".

    Noi nell'intestino, in minima quantità, dovremmo averla, per questo non va eradicata completamente. Ma bisogna fare in modo che non si estenda in maniera esagerata.
    A quanto pare gli infettivologi sostengono che la candida vaginale deriva da quella intestinale, per via linfatica.

    Questo significa che delle azioni localizzate non risolvono il problema (che diventa così recidivante) perché la causa è intestinale.

    I probiotici aiutano moltissimo perché si stabiliscono e "tolgono" terreno alla candida che così è sotto controllo, stabilendo quello che viene chiamato "equilibrio della flora batterica intestinale".

    Molto utili, quindi, sono sia i probiotici parafarmaceutici che quelli contenuti normalmente negli yogurt.
    Essendo vegetariana immagino che Lei segua anche un controllo periodico e/o integrazione vitaminica, in particolar modo se non tollera i latticini.
    Tuttavia un consulto con un gastroenterologo Le dirà anche se è il caso di avviare delle analisi specifiche per la celiachia, visto che il farro è sicuramente una fonte contenente molto glutine.
    Cordialmente,
    Dott.ssa Guarino
    Puntodivistaceliaco

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  9. Salve una 10 INA di giorni fa mi è venuta una candidosi orale e sul palato sono un ragazzo di 30 anni sono sempre stato sotto peso 170x48 kg ho spesso episodi di diarrea flatulenza e feci male odoranti in + il mio medico mi ha riscontrato l ippocratismo digitale vorrei un parere

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  10. Il parere che posso esprimere è solo un consiglio. Le cosiddette "dita di ippocrate" sono un fenomeno che ha eziologie varie: cardiache, polmonari o le malattie da malassorbimento (fra cui anche la celiachia).
    Credo che, vista la sintomatologia di natura gastrointestinale che lamenta, sarebbe il caso di sentire un gastroenterologo, in modo da cominciare una serie di analisi per approfondire il problema del peso, della diarrea, ecc...
    Ci faccia sapere.
    Cordialmente,
    Puntodivistaceliaco.

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  11. Grazie della celere risposta dottoressa so che l ippocratismo digitale ha eziologia varia l anno scorso sul invito della dietologa feci anche una rx al torace risultó la trama polmonare un pó accentuata il quadro cardiaco è nella norma sono stato in cura dalla dietologa e nn avevo nessuna riserva di grassi corporei con un alimentazione adeguata sono arrivato al 14% ma ad essere sincero mangio molto poco e bevo pochissimo. La cosa che mipreoccupa è la candidosi sul palato il mio medico mi ha prescritto il mycostatin e yovis per integrare la flora batterica e fra qualche giorno faró i test per la celiachia sono seriamente preoccupato per la candidosi sul palato (anche se nel giro di 4 giorni è migliorata molto) ho letto che potrebbe anche essere causata da un sistema immunitario compromesso

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  12. Si, ma come leggerà dal post, se la flora batteria è implicata sia nel discorso immunilogico che nelle cause della candidosi. Si aiuti anche con degli sciacqui di bicarbonato di sodio. A me fecero benissimo.

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  13. Il bicarbonato mi ha detto che serve a poco e mi ha prescritto il mycostatin per fare schiaqui 3 volte al giorno. La mia domanda era allora debbo ritenere che il mio sistema immunitario sia compromesso o che nn funzioni dato che ho una candidosi sul palato mi debbo seriamente preoquopare ?

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  14. Invece a me era il mycostatin a non fare niente e un infettivologo mi consigliò il bicarbonato. E' chiaro che non siamo tutti uguali.

    Comunque sia, gli stati di disbiosi intestinale capitano a tutti. In particolare quando il sistema immunitario ha qualche problema da affrontare (la candidosi mi venne perché dovetti rimettermi a dieta con il glutine per fare la gastroscopia).
    Ci vuole molta pazienza con la candida e molta costanza.
    Se tollera gli yogurt fanno molto bene.

    Non si impressioni. La candida è una conseguenza, la prima cosa da fare è capire come sta l'intestino e se c'è una infiammazione bisogna ridurla.

    Quindi, faccia l'iter delle analisi per la celiachia.

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    Risposte
    1. ho appena fatto le analisi del sangue

      -ANTICORPI ANTI 0,2 UA/ml (negativo fino a 8) NEGATIVE
      TRANS-GLUTAMINASI

      -ANTICORPI ANTI 1 UA (fino a 10 ) NEGATIVO
      GLIADINA

      -Igg 4 UA/ml (fino a 15 ) NEGATIVO
      QUINDI NON SONO CELIACO.
      ANCHE SE accuso ancora dolori all addome, la candidosi sul palato ancora c è lievemente e le mie feci sono sempre frammentate e chiare (malassorbimento ) non sò davvero cosa pensare...

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  15. ho fatto le analisi per la celiachia risultato

    Anticorpi anti trans-glutaminasi IgA 0,2 UA/ml Negative quindi <8
    Anticorpi anti GLIADINA 1 0,2 UA NEGATIVE < 10
    quindi non sono CELIACO ma resta ancora una leggera patina sulla lingua e sul palato e restano le feci frammentate chiare non so cosa pensare...

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  16. La patina sulla lingua potrebbe essere candida.
    Mi riscriverebbe il valore dell'antigliadina? E' 10,2 o 0,2 ?
    Per le feci malformate e chiare, ha sentito il medico per eventuali analisi sulla funzionalità epatica?

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  17. La giadina è 0,2 è negativa il minimo è 10 dai valori di riferimento del lab analisi Quindi posso escludere la celiachia vero ? La lingua bianca l ho sempre avuta il mio dentista nn l ha mai assicura alla candida resta la patina bianca sul palato che mi preoqupa molto sono anche un fumatore accanito cmq dalle analisi del sangue risulta tutto nella norma ho notato soltanto una lieve diminuzione del ampiezza degli eritrociti non so cosa pensare...dovrei fare anche un tampone visto e considerato che il mio medico mi ha prescritto subito farmaci senza accertarsi clinicamente che sia veramente candida

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  18. La giadina è 0,2 è negativa il minimo è 10 dai valori di riferimento del lab analisi Quindi posso escludere la celiachia vero ? La lingua bianca l ho sempre avuta il mio dentista nn l ha mai assicura alla candida resta la patina bianca sul palato che mi preoqupa molto sono anche un fumatore accanito cmq dalle analisi del sangue risulta tutto nella norma ho notato soltanto una lieve diminuzione del ampiezza degli eritrociti non so cosa pensare...dovrei fare anche un tampone visto e considerato che il mio medico mi ha prescritto subito farmaci senza accertarsi clinicamente che sia veramente candida

    RispondiElimina
  19. No, è Lei ha scritto "Anticorpi anti GLIADINA 1 0,2" ed essendoci un 1 prima dello 0,2 e anche se c'era uno spazio, mi era venuto un dubbio.

    Se si tratta di candida non deve preoccuparsi, è frequente in molti soggetti, anche se non celiaci. E' solo impegnativa da tenere a freno, ma con gli integratori e altri accorgimenti vi si riesce.

    Cordialmente,
    Puntodivistaceliaco.

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  20. La ringrazio dei consigli e del attenzione

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  21. Un ultima domanda viste le analisi che ho fatto posso escludere la celiachia ? Definitivamente ? O converrebbe fare anche la gastroscopia ?

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  22. L'unico esame che esclude (o diagnostica) con certezza la celiachia è la gastroscopia della II e III porzione del duodeno con l'analisi delle biopsie. Solo che va fatta seguendo il protocollo, quindi va richiesta espressamente sia al gastroenterologo che al patologo e va specificato che si richiede la classificazione delle biopsie nella scala di Marsh modificata da Oberhuber.

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  23. Buon pomeriggio dottoressa,
    sono una ragazza di 30 anni con recidive ricorrenti di candida, herpes labiale (4-5 all'anno)e alvo alterno, che va più sul diarroico. Ho sempre pensato che la causa di tutti i miei mali fosse la candida. Adesso però inizio a pensare che sia l'intolleranza al glutine; questo da quando, qualche mese fa, ho iniziato ad avere una pelle fortemente secca e non l'ho mai avuta. Inoltre sto associando alcune cose. Per esempio ho sempre la pancia gonfia, sono normopeso alta 1,72 con un peso di 65 kg con una predisposizione sì ad accumulare a livello dell'addome ma con un addome che è troppo gonfio rispetto a tutto il resto e al tatto è anche un pò doloroso. Poi mi capita di vomitare il pasto, dopo nausea e malditesta; non spesso ma 4-5 volte all'anno mi capita. Le analisi dl sangue sono a posto,mai avuto nessun problema. Sono donatrice AVIS. Eppure non sto bene, sò che a livello immunitario c'è qualcosa che non va(perchè tutti questi episodi di herpes e di candida?Perchè la pelle più secca? Sono alcuni mesi che è diventata incredibilmente secca. All'inizio pensavo fosse dovuto all'età ma non credo che a 30 anni di colpo la pelle si avvizzisca così!Utilizzo creme su creme eppure non risolvo molto) e sapendo che l'intestino è la prima barriera immunitaria devo partire da lì. Ora la mia domanda è:quale tipo di analisi mi suggerisce per capire se si tratta di intolleranza al glutine? Cercare nel sangue gli anticorpi anti-endomisio e antitransglutaminasi ,antigliadina IgA e IgG? Ho letto che gli antigliadina sono meno specifici degli altri due , è vero? Cosa pensa del mio caso? La ringrazio per l'attenzione

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  24. Per verificare la celiachia occorre andare dal medico di base e chiedere le analisi previste. In genere oggi si fanno delle analisi nuove, IgA e IgG di antigliadina deamidata. Sono molto più precise delle analisi che si facevano in passato (antigliadina semplice. Inoltre potrebbe provare a fare anche l'antitransglutaminasi. L'antiendomisio si fa raramente perché è costoso, operatore dipendente e per farlo serve un tessuto che si prende dall'esofago della scimmia.

    Quindi, solitamente, si tende a fare i primi esami, quelli che ho citato.
    Una visita dal un gastroenterologo potrebbe essere una buona soluzione, anche per verificare se esiste una gastrite (i celiaci normalmente non hanno il rigetto dei cibi) o una intolleranza al lattosio, ecc..

    Si ricordi che se va da un gastroenterologo non deve chiedere di verificare se lei è celiachia, ma deve chiedere una diagnosi. Se chiederà solo di verificare la celiachia il gastroenterologo farà solo quello e se Lei non è celiachia non avrà una diagnosi e dovrà rifare tutto da capo.

    Cordialmente,

    RispondiElimina
  25. Buongiorno dottoressa,
    sono una ragazza di 24 anni. Da anni soffro di gonfiore esagerato all'addome, meteorismo, sonnolenza e lingua biancastra (tipo patina). Da un paio d'anni ho cominciato a soffrire anche di candida recidiva e alla fine la ginecologa mi ha dato da fare gli esami del sangue per diagnosticare la celiachia. Questi i risultati:

    Ab anti-Gliadina (AGA - IgA) 13,1 UA/ml --> borderline 8.0-15.0
    Ab Antiendomisio Negativo
    Ab anti-Tranglutaminasi 0,7 U/ml ---> Negativo <9.0

    Inoltre una settimana fa sono risulata intollerante ai lieviti e mi è stata consigliata una dieta completamente priva di lieviti per 2 mesi.

    Ora sincermente non so come muovermi. Non so neanche se i risultati degli esami del sangue vogliano dire che sono celiaca, sensibile al glutine oppure niente...
    Lei cosa mi consiglia di fare?
    La ringrazio per la disponibilità

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  26. Non è chiaro se ha fatto le analisi della celiachia solo per la candida o anche per altri problemi.

    Dovrebbe comunque fare una terapia di probiotici per contrastare la candida.

    La candida prolifera anche per trattamenti antibiotici, non solo in caso di infiammazioni intestinali.

    Quindi dovrebbe contattare il suo medico e aiutarsi con fermenti lattici, altrimenti escludere solo i lieviti non risolverà la situazione.

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  27. Buonasera, ho scoperto questo sito per puro caso cercando di dare risposte e conferme alle mie domande.
    Sono una ragazza di 28 anni in perfetta salute nonostante da anni abbia spesse volte sofferto di gonfiore allo stomaco, meteorismo, caduta di capelli, dolori intestinali che ormai erano latenti tali da non avvertirli più.
    Ho sempre sospettato di essere celiaca ma date le mie buone condizioni fisiche e salutari sono stata additata come "ipocondriaca" tanto dal mio compagno, tanto dalla famiglia ed infine dal mio medico di base.
    Unico fastidio pronunciato e acuito nel tempo: la mia "amica candida" che mi tiene compagnia dai tempi dell'università. Le ho provate tutte tra antibiotici, lavande vaginali, ovuli, astinenza sessuale. Ma niente. Nei periodi in cui sembrava scomparire si alternavano casi di vaginite. Infine, data la precarietà del mio apparato genitale, la candida si è introdotta nel condotto uretreo e per 5 consecutivi anni, a ridosso del ciclo mestruale, ho sofferto di cistite (a volte anche con il sangue) tanto da non tollerare più il monuril. Soluzione finale, anno 2010: tampone vaginale e relativa scoperta del batterio ureoplasma.
    Nonostante una cura efficace che mi ha ridato la vita ancora oggi sono costretta a effettuare ciclici esami ginecologici per controllare la presenza o meno di tale batterio, che mi hanno detto essere causa di infertilità, la presenza della candida e in ultimo la vaginite ( di cui comunque continuo, nonostante tutto, a soffrire).
    Solo in questo mese, per puro caso, ho scoperto di essere celiaca con la definitiva conferma della biopsia ad opera del gastroenterologo e dallo scorso venerdì ho iniziato la dieta senza glutine.
    Mi chiedo, premettendo la correlazione celiachia- candida di cui sopra: attraverso una corretta alimentazione posso debellare, sconfiggere, liberarmi da tutti questi batteri che mi affliggono da anni?
    In più, ho letto che la celiachia può portare infertilità. In tal senso sono preoccupata avendo il precedente dell'ureoplasma. Effettivamente, con il mio compagno ho provato a rimanere incinta ma il risultato è stato negativo. Negli anni non ho dato peso alla situazione data la mia giovane età ma oggi, con un curriculum ginecologico così complicato, i miei timori si fanno sentire.
    Le porgo all'attenzione il mio caso non per avere risposte significative ma per aiutare altre donne o ragazze nella medesima situazione.
    Se a 20 anni avessi fatto l'esame per la celiachia probabilmente mi sarei risparmiata i calvari ginecologici e le relative sofferenze che ho patito sia da un punto di vista fisico sia psichico che economico!!!!
    Un caro saluto,
    Vale

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  28. Buonasera, sono una ragazza di 28 anni volevo esporre il mio problema, da questa estate che ho diversi problemini di salute è incominciato tutto con un forte fastidio alla gola e numerose afte in bocca il tutto e durato per 1 mesetto ho fatto dei tamponi ma risultavano sempre negativi, visita dal otorino ma a parte le afte per lui andava tutto bene, dopo che le afte mi hanno dato tregua o avuto una vaginite(non so se era micotica o batterica perchè il mio ginecologo non mi ha fatto fare il tampone)che ho curato con degli ovuli e lavande nel giro di 15 giorni è andato tutto a posto per 1 mesetto sono stata abb bene dopo ho iniziato ad avere dolori a caviglie piedi e gambe però dolori strani che andavano venivano li ho curati con una crema per i dolori ,dopo sono ritornate le afte in bocca ma peggio di questa estate mi sono venute anche sulla lingua mi sono durate un mese e mezzo non ne potevo più, sono andata dal medico è mi ha detto che sofro di reflusso gastroesofageo con ripercussioi nel cavo orale, e mi ha dato il pantoprazolo per 1 mese e 20 giorni, ma con la cura non ho trovato beneficio le afte continuavano a formarsi,dopo le afte si è presentato un prurito diffusso in tutto il corpo che tuttora c'è per fortuna va e viene in concomitanza mi è tornata la vaginite e ho provato a curarla come questa estate ma niente cosi la mia ginecologa mi ha fatto fare un tampone risultato positivo a escherichia coli e enterococcus faecalis la sto curando ma senza risultati, in questo periodo sono uno straccio persino i capelli sono secchi con forfora e pelle secchissima cosa che non ho mai avuto, sono molto giù con il morale e molto nervosa mi irrito per niente e mi do fastidio da sola inoltre ho spesso episodi di dissenteria accompaganata da forti mal di pancia dopo i pasti li ho sempre avuti ma adesso sono più frequenti 1/2 volte alla settimana e negli ultimi giorni sono ritornate le afte in bocca e mentre mangio mi pizzica sempre la lingua.
    dagli ultimi esami del sangue avevo il volume corpuscolare medio un po' basso e basta.
    cmq ho rifatto le analisi qualche giorno fa e sto aspettando i risultati
    il mio medico escluda la celiachia perchè sono in sovrappeso ma io ho dei dubbi, secondo lei dovrei insistere e fare le analisi specifiche? insomma ho 28 anni non è normale avere tutti questi problemi di salute uno dopo l'altro mi sento stanchissima ci sono mattine che non ho la forza di alzarmi dal letto. La ringrazio e mi scuso per essermi dilungata troppo.

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  29. Salve,
    come saprà le afte non sono specifiche della malattia celiaca, ma sono l'evidenza di un problema che potrebbe essere legato ad un malassorbimento. Nel suo caso sembra esserci anche un abbassamento delle difese immunitarie, ma chiaramente sono cose che dovrebbe valutare il Suo medico.

    Le consiglio di escludere la celiachia con le analisi specifiche (ci sono moltissimi celiaci in sovrappeso prima della diagnosi poiché il malassorbimento riguarda quasi sempre ferro, calcio e altri minerali; non è detto, infatti, che riguardi tutti i nutritivi.

    Insista con il suo medico dicendo che sa per certo che statisticamente non è collagata al dimagrimento (di solito succede più nei bambini, quando si scatena in età pediatrica, ma in età adulta le reazioni sono molto diverse). Insomma, come tutte le malattie autoimmuni, i sintomi possono essere molto diversi da soggetto a soggetto e da periodo a periodo, visto che il sistema immunitario può subire variazioni anche importanti per molti motivi.

    Se la ricerca del morbo celiaco dovesse essere negativa, può provare un integratore con ferro. A me fece miracoli (insieme alla dieta senza glutine).

    Tenga presente che anche alcune forme di gastrite possono ridurre l'apporto di ferro. Le consiglio quindi di rivolgersi ad un buon gastroenterologo.
    Cordialmente,
    Puntodivistaceliaco.

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  30. Salve è fa un anno che ho diarrea molto frequente sono andata dal gastroenterologo mi ha detto di fare le analisi delle feci e quelle della celiachia ora sto facendo quelle delle feci perche quelle della celiachia costano sui 100 euro... Intanto nelle analisi delle urine o mi esce la candida albicans o enterococchi... La mia domanda è: possibile ke siano prorio sintomi di celiachia?

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    Risposte
    1. Uno dei sintomi della malattia celiaca è la diarrea, quindi, in linea di massima, si. Dovrebbe contattare un gastroenterologo.

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